mrgm1221
|
lunedì 21 gennaio 2013
|
un esperimento ben riuscito
|
|
|
|
All'inizio pensavo che essendo composto da sei storie ci sarebbe stata una gran confusione, ed ero più curioso di vedere come i registi avvessero ovviato all'inconvenievole di intrecciare la trama che al film vero e proprio. Ora, devo dire che per comprenderlo a pieno sicuramente bisogna rivederlo, anche perchè non è immediato ed è difficile pensare contemporaneamente all'organizzazione delle scene ed ai messaggi che la pellicola vuole mandare allo spettatore. Detto questo, direi che è esperimento sotto il punto di vista tecnico è molto ben riuscito, evitando gli stress da continuo cambio di storia, ma amalgamando il tutto per renderlo più.
[+]
All'inizio pensavo che essendo composto da sei storie ci sarebbe stata una gran confusione, ed ero più curioso di vedere come i registi avvessero ovviato all'inconvenievole di intrecciare la trama che al film vero e proprio. Ora, devo dire che per comprenderlo a pieno sicuramente bisogna rivederlo, anche perchè non è immediato ed è difficile pensare contemporaneamente all'organizzazione delle scene ed ai messaggi che la pellicola vuole mandare allo spettatore. Detto questo, direi che è esperimento sotto il punto di vista tecnico è molto ben riuscito, evitando gli stress da continuo cambio di storia, ma amalgamando il tutto per renderlo più... assimilabile, dando il tempo allo spettatore di riallaciare il proseguimento ogni qualvolta venga ripresa una vicenda. Il significato è senza dubbio plurimo e profondo, ecco, forse in alcuni casi non reso troppo profondo come sarebbe dovuto essere. L'idea di trasmettere una morale per ogni storia è stata dimostrata nel complesso molto bene, l'unione tra le storie è stata il fiore all'occhiello (certo, alcuni collegamenti erano un pochino forzati e andavano approfonditi). Detto questo, a chi ha compreso il film sicuramente ha fatto pensare ciò che si voleva trasmettere; naturalmente sta da parte dello spettatore poi decidere se accettare o meno ciò che gli viene proposto (smontando ogni teoria di propaganda politico-ideologica!). Temi come schiavitù, omosessualità, cospirazione, senilità, totalitarismi, religione, ma anche valori come amicizia, amore, rispetto, aiuto. I Wachoski e Tykwer sono riusciti a contenerli in quantità abbastanza adeguate all'interno del film. Film che senz'altro dovrebbe essere più considerato di come sospetto realmente sarà, cercando di coglierne i concetti più importanti. Buona visione
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mrgm1221 »
[ - ] lascia un commento a mrgm1221 »
|
|
d'accordo? |
|
edgar pironti
|
mercoledì 23 gennaio 2013
|
cogliere un messaggio dall'atlante delle nuvole
|
|
|
|
Cloud Atlas non è un film da prendere con superficialità: è indispensabile prepararsi alla visione di un lungometraggio profondo e non breve, diversamente si rischia di essere sopraffatti dalla noia.
Sei pezzi di umanità, residui di una geniale esplosione, collocati in diversi punti dello spazio e del tempo; sei storie diverse per genere ed ambientazione, simili per volti e contenuti:
Un incontro tra classi sociali diverse, una relazione epistolare celata, un'indagine rischiosa a seguito di una morte misteriosa, una rocambolesca fuga mal riuscita che genera altri tentativi di fuga, una rivelazione sconvolgente di una realtà inquietante, un impatto con una civiltà tecnologicamente superiore.
[+]
Cloud Atlas non è un film da prendere con superficialità: è indispensabile prepararsi alla visione di un lungometraggio profondo e non breve, diversamente si rischia di essere sopraffatti dalla noia.
Sei pezzi di umanità, residui di una geniale esplosione, collocati in diversi punti dello spazio e del tempo; sei storie diverse per genere ed ambientazione, simili per volti e contenuti:
Un incontro tra classi sociali diverse, una relazione epistolare celata, un'indagine rischiosa a seguito di una morte misteriosa, una rocambolesca fuga mal riuscita che genera altri tentativi di fuga, una rivelazione sconvolgente di una realtà inquietante, un impatto con una civiltà tecnologicamente superiore.
Quasi tre ore bastano a raccontare bene le vicende, forse sono poche per approfondire tutte le tematiche proposte. In ogni tempo vengono presentate problematiche simili, in contesti conosciuti o difficili da immaginare: l'amicizia nata tra uno schiavista ed il suo schiavo, una follia fuori dalla norma, inaccettabile come lo è la deprazione di una relazione omosessuale, assurdo quasi come innamorarsi di una donna creata artificialmente.
"Tutti i confini sono convenzioni. In attesa di essere superati. Si può superare qualunque convenzione, solo se prima si può concepire di poterlo fare." sono le parole di uno dei personaggi, riprese e rielaborate più volte nel corso della pellicola.
Ma allora perché ricorrere addirittura a sei vicende per mandare un messaggio piuttosto semplice e affrontato nei modi più disparati già precedentemente? Perché Cloud Atlas non si ferma qui, i collegamenti, le connessioni tra i diversi episodi possono portare a ben altre riflessioni. Dalle parole dei personaggi si può evincere un diverso modo di affrontare la vita, di credere nel futuro dopo la morte come impronta che viene lasciata sulla terra alla fine della propria esistenza.
Dall'atlante è possibile cogliere numerosi messaggi: l'amore eterno che non ha fine nemmeno con la morte, la reincarnazione e la connessione tra esistenze passate e future, la speranza di rovesciare le convenzioni sociali con le proprie azioni.
Il significato più profondo si può cogliere parafrasando le parole di Agota Kristof "Ogni essere umano è nato per scrivere un libro, e per nient'altro. Un libro geniale o un libro mediocre, non importa, ma colui che non scriverà niente è un essere perduto, non ha fatto altro che passare sulla terra senza lasciare traccia." è forse questa la vera connessione tra i personaggi che si lasciano inconsapevolmente messaggi nascosti all'interno del loro modo di esprimersi: un diario, una sinfonia, una biografia, un film, un videomessaggio. L'eco del proprio operato non cessa con la fine dell'esistenza, si propaga per gli spazi ed i tempi nei modi più casuali portando alle conseguenze più inaspettate.
Meno condivisibile è la scelta di usare gli stessi volti per rappresentare personaggi con un'indole a volte opposta, a volte simile, non sembra esserci una logica dietro questa tecnica; soprattutto considerando il modo forzato con cui si vorrebbe cambiare i connotati di un attore, tanto da farlo ambientare nell'epoca diversa, ma non troppo da non essere riconsocibile.
Resta comunque un film da (ri)vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a edgar pironti »
[ - ] lascia un commento a edgar pironti »
|
|
d'accordo? |
|
thecrow56
|
sabato 19 gennaio 2013
|
livello superiore
|
|
|
|
Personalmente lo annovero tra i film più belli che io abbia mai visto. Naturalmente quando dico per me e parlo di più belli significa che mi ha dato delle emozioni molto intense ,di quelle che lasciano il segno anche quando sei uscito e stai tornando a casa magari da solo con i tuoi problemi,e che nel corso del tempo riaffioriranno e ti faranno sorridere o ti incupiranno, o commuoveranno.Sono cloudatlassato più di quanto non sia stato matrixato o mocainizzato tanto per citare i primi due film che hanno suscitato in me emozioni analoghe. Premetto che l'ultima cosa che mi interessa,capisco che ai più parrà strano sia quella di capire un film o storia /racconto o musica,l'importante è il vissuto che l'opera a cui accedi ti trasmette.
[+]
Personalmente lo annovero tra i film più belli che io abbia mai visto. Naturalmente quando dico per me e parlo di più belli significa che mi ha dato delle emozioni molto intense ,di quelle che lasciano il segno anche quando sei uscito e stai tornando a casa magari da solo con i tuoi problemi,e che nel corso del tempo riaffioriranno e ti faranno sorridere o ti incupiranno, o commuoveranno.Sono cloudatlassato più di quanto non sia stato matrixato o mocainizzato tanto per citare i primi due film che hanno suscitato in me emozioni analoghe. Premetto che l'ultima cosa che mi interessa,capisco che ai più parrà strano sia quella di capire un film o storia /racconto o musica,l'importante è il vissuto che l'opera a cui accedi ti trasmette. La comprensione di essa viene col tempo è un processo elaborato e non immediato,se così fosse la comprensione di essa che comunque non sarà mai definitiva,sarebbe superficiale . Del film non dico nulla,a parte che il cast è superbo ,e per chi non lo avesse colto a volte sopra le righe,ma volutamente. I personaggi pur non inventati perchè tratti da un romanzo(che non ho letto),sono caratterizati come immagino meglio non si sarebbe potuto , alcuni di loro risulteranno indimenticabili. Sonmi451 sarai un altra nostra Trinity o un altra dolce Shelley Webster,e c'è chi ti amerà per sempre.Colonna sonora da Oscar,e qui sfido tutti i denigratori del film i quali so già che il destino gentilmente non mi farà incontrare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a thecrow56 »
[ - ] lascia un commento a thecrow56 »
|
|
d'accordo? |
|
vapor
|
lunedì 21 gennaio 2013
|
3 registi, un unico destino
|
|
|
|
Cloud Atlas è un film che si potrebbe definire "Post-moderno" -sempre che il Cinema stesso non sia in fondo da considerarsi la matrice stessa di quella postmodernità- Proprio per il suo contenuto, per la ricchezza delle citazioni visive,per la sua ridondanza e quell'effetto di deja-vu che rimanda al cinema stesso; vengono in mente almeno 3 pellicole che vanno a costituire la tradizione "in progress" di questo filone: The Fountain,Matrix,Waterworld, e forse altri ancora. Il catastrofismo planetario non è mai stato così suggestivo come in questi film ( e bando a quei meteoriti che in maniera accidentale ci rendono le vittime di un caos cieco..).A quelle rappresentazioni Cloud Atlas cerca di aggiungere qualcosa.
[+]
Cloud Atlas è un film che si potrebbe definire "Post-moderno" -sempre che il Cinema stesso non sia in fondo da considerarsi la matrice stessa di quella postmodernità- Proprio per il suo contenuto, per la ricchezza delle citazioni visive,per la sua ridondanza e quell'effetto di deja-vu che rimanda al cinema stesso; vengono in mente almeno 3 pellicole che vanno a costituire la tradizione "in progress" di questo filone: The Fountain,Matrix,Waterworld, e forse altri ancora. Il catastrofismo planetario non è mai stato così suggestivo come in questi film ( e bando a quei meteoriti che in maniera accidentale ci rendono le vittime di un caos cieco..).A quelle rappresentazioni Cloud Atlas cerca di aggiungere qualcosa. Forse vuole troppo: l'intreccio temporale visto in The Fountain, la civiltà regredita e imbastardita nel mondo allagato di Kevin Costner, l'uomo "sostanza" di Matrix alimentato da illusioni, e al tutto includiamo echi lontani di Avatar. Ma se il cinema dei Wachowski si fa sentire decisamente imponendosi nell'estetica futuristica, la mano di Tykwer è più sottile e il film è percorso dalla stessa tensione esistenziale che si sente nella sua opera più risucita: Profumo-storia di un assassino. Là era un uomo condannato dal suo istinto, qui i protagonisti sono tutti "divorati" dalle proprie ambizioni, e un velo di fatalismo si stende su entrambe le opere. Sono ritratti di una natura umana debole e vinta, qui destinata a dissolversi nel vuoto della sua artificialità, a scapito della sua autenticità. Il Tempo è poi l'altro grande tema del film( elemento portante di "Lola corre"), visto qui come dimensione non lineare dell'esistenza, come coordinata spirituale del mondo. La vita rinasce quindi da un'altra parte nell'universo di Cloud Atlas, ma la musica che attraversa le ere rende ogni istante eterno, ripetendo la melodia del mondo in una storia senza inizio e senza fine. Volete il Vero vero? I 3 registi sono stati "Bravo"
MAT
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vapor »
[ - ] lascia un commento a vapor »
|
|
d'accordo? |
|
donni romani
|
giovedì 3 gennaio 2013
|
magico compendio di cinema e di vita
|
|
|
|
Un senso di inquietudine colpisce dopo i primi venti minuti del nuovo kolossal dei fratelli Wachowski e di Tom Tykwer, ma è solo temporaneo, dovuto alla girandola di personaggi, ai continui flashback e forward, ai passaggi temporali, spiazzando leggermente. Col passare dei minuti, anzi delle ore, il film dura quasi tre ore, si resta prima catturati, poi affascinati, quindi incantati da questo compendio di cinema, dal trionfo di ogni genere conosciuto, dalla fantascienza, all'avventura, al thriller spionistico, al postapocalittico, alla storia d'amore alla farsa, e si capisce la grandezza del cinema, capace come nessun altra arte di dar vita ai sogni, alla poesia, all'orrore e alla grandezza umana.
[+]
Un senso di inquietudine colpisce dopo i primi venti minuti del nuovo kolossal dei fratelli Wachowski e di Tom Tykwer, ma è solo temporaneo, dovuto alla girandola di personaggi, ai continui flashback e forward, ai passaggi temporali, spiazzando leggermente. Col passare dei minuti, anzi delle ore, il film dura quasi tre ore, si resta prima catturati, poi affascinati, quindi incantati da questo compendio di cinema, dal trionfo di ogni genere conosciuto, dalla fantascienza, all'avventura, al thriller spionistico, al postapocalittico, alla storia d'amore alla farsa, e si capisce la grandezza del cinema, capace come nessun altra arte di dar vita ai sogni, alla poesia, all'orrore e alla grandezza umana. La trama è talmente complessa che si rischia di svilire il film raccontandola, diciamo solo che sei tracce principali attraversano i secoli, si passa dall'avvocato antischiavista che diventa amico di un nero scampando ad un medico avido (grande epopea a bordo di velieri e nelle piantagioni assolate), alla storia d'amore tra due ragazzi omosessuali nella Cambridge degli Anni Trenta, raccontata attraverso le lettere di uno dei due che comporrà il sestetto "Cloud Atlas" (l'atlante delle nuvole) che dà titolo al film (episodio decadente, musicale, con una fra le scene più belle, ambientate in una stanza di porcellane) ad un confronto venato di giallo fra una giornalista intraprendente degli Anni Settanta e una lobby legata alle centrali nucleari (torna alla mente la Jane Fonda di "Sindrome Cinese") alla storia contemporanea e grottesca di un editore che per dispetto del fratello finisce rinchiuso in un ospizio per anziani da cui tenterà la fuga con un gruppo di terribili vecchietti (episodio esilarante) ad uno scenario futuro in cui giovani un po' robot un po' schiave vengono tenute in vita per "servire" i consumatori in uno stato tirannico dove il primo comandamento recita "Onora il consumatore" (pesante metafora del buio che ci attende e che echeggia nella malinconia della fuga di Somnia, una delle schiave, Blade Runner ) per finire con un futuro post apocalittico, con uomini che vivono nei boschi e sacerdotesse dotate di poteri infiniti ma destinate a scomparire se non si troverà una nuova terra in cui vivere e il cui finale liberatorio e felice ci lascia emozionati e commossi. Il legame che attraversa il tempo e lo spazio è sfumato, talvolta rappresentato da una pietra, talvolta da una piccola voglia sulla pelle, ma il continuo è flusso di emozioni la costante che accompagna un'umanità, dolente, alla deriva, ma ancora capace di amore, di passione civile, di coraggio. Si resta incantati davanti alla miriade di travestimenti, trucchi, costumi, alle splendide musiche, alla profonda sensazione di assistere al lento fluire della vita, e del cinema. Si sarebbero potuti fare sei deliziosi film con la ridondante trama di questo originalissimo e personalissimo film, ma Cloud Atlas ha un nucleo unico e unito che deve essere letto, e percepito, come un unicum spazio temporale, perchè come dice Somni "esistere è essere percepito" e Cloud Atlas è un film che più che capito, amato, o odiato, va percepito.
[-]
[+] complimenti
(di osteriacinematografo)
[ - ] complimenti
|
|
[+] lascia un commento a donni romani »
[ - ] lascia un commento a donni romani »
|
|
d'accordo? |
|
eddie19
|
domenica 10 febbraio 2013
|
magnifico.
|
|
|
|
Un film epico, realizzato perfettamente, recitato magistralmente, un esperimento riuscito per i fratelli Wachowsky e Tom Tykwer, che si confermano registi straordinari.
La lunghezza del film, è compensata, da un ritmo serrato, che catapulta il pubblico in realtà completamente diverse, ogni epoca è connessa sia da tracce fisiche , che da sentimenti e ideali comuni.
Ogni secondo dei 164 minuti è elaborato nel dettaglio, con effetti speciali e scenografie, di grande impatto, i dialoghi non sono mai scontati, anzi sono uno dei punti di forza di questo capolavoro.
Gli attori (Tom Hanks, Halle Barry e Hugh Grant, tra i più celebri) hanno un ruolo in ogni epoca, che evidenziano tratti comuni ad ogni epoca, fisici e morali.
[+]
Un film epico, realizzato perfettamente, recitato magistralmente, un esperimento riuscito per i fratelli Wachowsky e Tom Tykwer, che si confermano registi straordinari.
La lunghezza del film, è compensata, da un ritmo serrato, che catapulta il pubblico in realtà completamente diverse, ogni epoca è connessa sia da tracce fisiche , che da sentimenti e ideali comuni.
Ogni secondo dei 164 minuti è elaborato nel dettaglio, con effetti speciali e scenografie, di grande impatto, i dialoghi non sono mai scontati, anzi sono uno dei punti di forza di questo capolavoro.
Gli attori (Tom Hanks, Halle Barry e Hugh Grant, tra i più celebri) hanno un ruolo in ogni epoca, che evidenziano tratti comuni ad ogni epoca, fisici e morali.
Un mix di generi esaltante, si passa dalla schiavitù in America, ad una società futura proiettata in un cosumismo sfrenato, da un musicista omosessuale nell'Inghilterra del 20 secolo all'episodio più comico nell'Inghilterra attuale fino ad un mondo apocalittico che rappresenta un paradosso tra la tecnologia e gli istinti primitivi dell'uomo.
Un film complicato, non adatto a chi vuole passare un Sabato spensierato, un film che fa riflettere, che offre spunti, da elaborare autonomamente, sulla società passata, presente e futura,
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eddie19 »
[ - ] lascia un commento a eddie19 »
|
|
d'accordo? |
|
beppe baiocchi
|
venerdì 21 giugno 2013
|
un film ambizioso con parecchi punti dolenti
|
|
|
|
1849 Un avvocato viaggia nel Pacifico per un accordo commerciale, incontrerà uno schiavo di colore che clandestinamente si è imbarcato sulla nave.
1936 Un giovane musicista omosessuale prende lavoro da un famoso musicista dell'epoca per trovare ispirazione
1973 Una giornalista incontrerà un vecchio che nasconde un segreto riguardante una centrale nucleare
2012 Un editore impicciato in situazioni loschi si nasconde contro la sua volontà in una casa di riposo un po particolare
2144 Una clone (che viene utilizzata per scopi commerciali) prende coscienza e cercherà di far valere i propri diritti di essere umano (seppur fatto in "provetta)
2??? Un uomo in una terra pericolosa e retrograda incontra una donna di una civiltà superiore che dovrà guidare alla scoperta di alcune rovine
Cloud Atlas è sicuramente un film complicato, prende direttamente spunto dall' " Atlante delle Nuvole" di David Mitchell e ha l'ambizione di prendere sei storie, di generi diversi ma con tematiche reciprocamente comuni e intersecarle in un unico lungometraggio.
[+]
1849 Un avvocato viaggia nel Pacifico per un accordo commerciale, incontrerà uno schiavo di colore che clandestinamente si è imbarcato sulla nave.
1936 Un giovane musicista omosessuale prende lavoro da un famoso musicista dell'epoca per trovare ispirazione
1973 Una giornalista incontrerà un vecchio che nasconde un segreto riguardante una centrale nucleare
2012 Un editore impicciato in situazioni loschi si nasconde contro la sua volontà in una casa di riposo un po particolare
2144 Una clone (che viene utilizzata per scopi commerciali) prende coscienza e cercherà di far valere i propri diritti di essere umano (seppur fatto in "provetta)
2??? Un uomo in una terra pericolosa e retrograda incontra una donna di una civiltà superiore che dovrà guidare alla scoperta di alcune rovine
Cloud Atlas è sicuramente un film complicato, prende direttamente spunto dall' " Atlante delle Nuvole" di David Mitchell e ha l'ambizione di prendere sei storie, di generi diversi ma con tematiche reciprocamente comuni e intersecarle in un unico lungometraggio. Le storie però non sono raccontante in ordine cronologico, ma sono narrate parallelamente. A scrivere la sceneggiatura e a dirigere la pellicola sono i visionari Tom Tyker (Lola Corre) e i fratelli Wachowski (Matrix) messi alla dura prova dalla difficoltà di un tale progetto.
Sei storie intrinsecamente collegate, una narrazione volutamente frammentata, un cast di stelle di primo livello (che quasi tutti interpretano un personaggio per ogni epoca), e la coesistenza di tre registi(anche se non hanno girato le stesse storie) però non sono facili da gestire.
La difficoltà maggiore è data dal faticosissimo lavoro di montaggio, che per quanto possa essere fatto bene, riuscendo a mantenere spesso l'emotività che alcune scene rappresentano, risulta troppo frammentata e risulta assai difficile capire il senso di quest'opera. Si percepisce chiaramente che secondo gli autori che tutto è collegato e che le azioni fatte in una determinata epoca (passato, presente, futuro) si ripercuotono in un altra, però rende difficile capire anche gli altri aspetti della trama, cosa è veramente collegato tra i vari protagonisti che alla fine risulta essere il coraggio, la volontà di cambiare qualcosa, ma ripeto questo che dovrebbe essere il tema principale lo si percepisce con difficoltà.
L'altra grande pecca del film è quella che le sei storie raccontate non hanno tutte la stessa forza. Alcune sono davvero carine e ben fatte, altre rendono decisamente meno (soprattutto la prima e l'ultima epoca) e hanno poco mordente.
Il cast è stellare Tom Hanks, Hugo Weaving, Halle Berry (stupenda nella storia che ha lei come protagonista) e chi più ne ha più ne metta, ma il forte trucco utilizzato per metterli tutti nelle varie storie spesso risulta parecchio ridicolo.
Un film quindi tanto positivo nelle intenzioni, sicuramente ambiziosissime ma che i registi non sono riusciti a dirigere con maestria. Un peccato, un film che risulta essere davvero imponente ma che lascia l'amaro in bocca
[-]
|
|
[+] lascia un commento a beppe baiocchi »
[ - ] lascia un commento a beppe baiocchi »
|
|
d'accordo? |
|
maiomon78
|
sabato 12 gennaio 2013
|
una speranza per la verita' dell amore
|
|
|
|
nel medio evo i fratelli Wachowski verrebbero visti come due stregoni visionari,risalendo in epoche piu' moderne passerebbero per blasfemi pazzi,e guardandoli al presente non posso che riconoscergli ancor una volta tutta la mia stima e invidia per il modo geniale con cui hanno dato vita insieme a tykwer a una pellicola che fa dell amore e della speranza il fulcro dell esistenza stessa dell essere umano.
poche pellicole sono cosi' umanamente complete,ogni sentimento è presente,e ognuno di essi da vita a personaggi cosi' distanti nelle epoche in cui vivono,ma cosi' attuali nel modo di comportarsi;daltronde è da sempre che commettiam gli stessi errori.
[+]
nel medio evo i fratelli Wachowski verrebbero visti come due stregoni visionari,risalendo in epoche piu' moderne passerebbero per blasfemi pazzi,e guardandoli al presente non posso che riconoscergli ancor una volta tutta la mia stima e invidia per il modo geniale con cui hanno dato vita insieme a tykwer a una pellicola che fa dell amore e della speranza il fulcro dell esistenza stessa dell essere umano.
poche pellicole sono cosi' umanamente complete,ogni sentimento è presente,e ognuno di essi da vita a personaggi cosi' distanti nelle epoche in cui vivono,ma cosi' attuali nel modo di comportarsi;daltronde è da sempre che commettiam gli stessi errori...gli attori sono eccellenti,non li scopriam ora,ovvio,ma,e qui forse il cuore mi frega,ho una stima particolare per tom hanks,il quale è un vero animale cinematografico.
la storia all inizio pare essere il classico film fantascientifico a ritroso nel tempo,con voce narrante fuori campo,che cerca di spiegar i vari personaggi,i quali dovrebbero esser legati da qualcosa di tangibile,magari un oscuro segreto che ci porta fin al futuro tempestato da guerre fratricide....nulla di pu' sbagliato,nulla di piu' lontano da cio' che il film in realta'è,perchè si' che il legame cè,ma è un legame che da sempre regna nei nostri cuori,che nasce con noi e muore con la nostra carne,per rinascere di nuovo,ed è su tutti l amore.
l amore etero e omosessuale,l amore per il prossimo,l amore per la speranza,l amore che è inalterato nel tempo e soprattutto alberga in ogni essere vivente .
interessanti son gli spunti presi dalle teorie quantistiche ,ove ognuno è se stesso,ma è legato e in risonanza con tutti,circondato da mille opportunita',le quali se scelte danno vita a cio' che noi siamo,i famosi bivi che da sempre ci tormentano,qui son ben presenti,dalla giornalista che sfida le lobby petrolifere,al giovane lord che rinuncia all agio per seguire il suo cuore e eliminare la schiavitu'.
stupenda l idea di mostrare come creare un "idolo"per governare le folle,di come traviare la verita',al punto di non saper piu'cos è la stessa.
vi guardate mai allo specchio?beh,qui,è il genere umano che viene guardato ,osservato,analizzato,e inesorabilmente si scopre che i sentimenti non cambiano mai,non seguono il tempo fisico delle stagioni,non invecchiano,non ringiovaniscono,loro son sempre li',sta a noi allungar la mano,chieder gli occhi,e aprir il cuore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maiomon78 »
[ - ] lascia un commento a maiomon78 »
|
|
d'accordo? |
|
agervinx
|
sabato 2 febbraio 2013
|
dal sapore nuovo e vecchio insieme: da vedere.
|
|
|
|
Credo proprio che Cloud Atlas avrà bisogno di tempo per essere valutato come merita davvero: un destino non dissimile da tante creature di tanti artisti nella storia. Perché questo sapore nuovo e vecchio? Perché in un'epoca dove vediamo film girati con l'ottica del 3D nella testa della produzione (con risultati spesso grotteschi), dove si punta sull'usato sicuro e sul marchio da rilanciare, dove osare non è visto di buon occhio, Cloud Atlas ci riconcilia con un buon cinema: un cinema che ci prende per mano mostrandoci più che una storia, un'intera epopea, dove riusciamo a vedere il filo invisibile che lega mondi distanti nel tempo, alcuni che conosciamo e altri che sono soltanto ipotesi, ed eppure si concatenano ottimamente senza soluzione di continuità: il vecchio di un cinema che vediamo sempre meno e il nuovo del saper comunque sperimentare dove altri hanno smesso di dedicarsi.
[+]
Credo proprio che Cloud Atlas avrà bisogno di tempo per essere valutato come merita davvero: un destino non dissimile da tante creature di tanti artisti nella storia. Perché questo sapore nuovo e vecchio? Perché in un'epoca dove vediamo film girati con l'ottica del 3D nella testa della produzione (con risultati spesso grotteschi), dove si punta sull'usato sicuro e sul marchio da rilanciare, dove osare non è visto di buon occhio, Cloud Atlas ci riconcilia con un buon cinema: un cinema che ci prende per mano mostrandoci più che una storia, un'intera epopea, dove riusciamo a vedere il filo invisibile che lega mondi distanti nel tempo, alcuni che conosciamo e altri che sono soltanto ipotesi, ed eppure si concatenano ottimamente senza soluzione di continuità: il vecchio di un cinema che vediamo sempre meno e il nuovo del saper comunque sperimentare dove altri hanno smesso di dedicarsi.
Se rimontassimo come tessere di un puzzle le storie che ci vengono proposte, e le riordinassimo in sequenza, avremmo un unica grande narrazione, il cui filo conduttore è il potenziale riverberarsi delle azioni di ognuno sul futuro. E non ci sentiremmo spaesati nel vedere variare il taglio narrativo e registico dall'una all'altra. Mi azzardo a dire che non ci sentiamo spaesati nemmeno con il montaggio dinamico e per nulla regolare (o forse, studiato per non sembrarlo?) che ci è stato offerto: proprio questa sua dinamicità conferisce tensione ai momenti narrativi, rendendo fluido e per niente sgarbato ogni passaggio di stile.
Se a tutto questo uniamo una fotografia che pare spesso raggiungere punte d'ispirazione notevoli (ma va anche detto che stenta in certe situazioni a non cadere nel calderone del "già troppo visto") e ottime interpretazioni da parte del cast da cinque stelle, sarebbe ben facile sputare fuori la sentenza "capolavoro".
E dunque, cosa turba questo ragionamento?
Presto detto: credo che una produzione tanto ambiziosa dovrebbe tastar meglio il polso del potenziale pubblico prima di mostrarsi, perché i gusti e le mode cambiano, talvolta si ripropongono, talvolta vengono guidati; ma Cloud Atlas avrebbe avuto bisogno di un terreno ben fertile, che forse non c'era o si era già inaridito.
Chi ama il cinema amerà questo film, con ottime probabilità. Tutti gli altri si divideranno tra chi lo troverà bello e avvincente e chi si annoierà o lo troverà terribile. Questi ultimi troverebbero difficile andare oltre una stella di valutazione, ma per i primi le cinque ci stanno tutte. E se vero capolavoro sarà, "ai posteri l'ardua sentenza", tanto per fare una citazione classica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a agervinx »
[ - ] lascia un commento a agervinx »
|
|
d'accordo? |
|
masqat
|
martedì 29 gennaio 2013
|
amore immortale
|
|
|
|
Non poteva scaturire film migliore dall'unione di tre delle menti più brillanti e sublimi degli ultimi anni del panorama cinematografico. Ovviamente sto parlando di Lana e Andy Wachowski e Tom Tykwer (Matrix, Lola rennt) Che dire degli attori... Semplicemente perfetti! C'è addirittura Bae Doona che riappare come per magia oggi dal lontano 2006, dove fa una parte in uno dei miei film preferiti in assoluto (The Host). Detto questo, Il film esprime molto, ben alternate le storie che si intrecciano in un vortice mistico di passione, le scene di azione (eleganti e dure) lasciano ben appagato lo spettatore esigente, dove la sua mente, nella danza ritmica di questa lunga storia, trova scorci di puro umorismo, ironia, leggerezza, in cui "si riposa" un pò, per poi riprende in pieno i grandi temi affrontati in queste storie intrecciate di vita presenti passate e future, dove l'uomo alla fine impara a dare valore alla propria vita e a quella degli altri, combattendo per quello in cui crede, quello che sente, quello che ha e quello che sarà: un mondo migliore.
[+]
Non poteva scaturire film migliore dall'unione di tre delle menti più brillanti e sublimi degli ultimi anni del panorama cinematografico. Ovviamente sto parlando di Lana e Andy Wachowski e Tom Tykwer (Matrix, Lola rennt) Che dire degli attori... Semplicemente perfetti! C'è addirittura Bae Doona che riappare come per magia oggi dal lontano 2006, dove fa una parte in uno dei miei film preferiti in assoluto (The Host). Detto questo, Il film esprime molto, ben alternate le storie che si intrecciano in un vortice mistico di passione, le scene di azione (eleganti e dure) lasciano ben appagato lo spettatore esigente, dove la sua mente, nella danza ritmica di questa lunga storia, trova scorci di puro umorismo, ironia, leggerezza, in cui "si riposa" un pò, per poi riprende in pieno i grandi temi affrontati in queste storie intrecciate di vita presenti passate e future, dove l'uomo alla fine impara a dare valore alla propria vita e a quella degli altri, combattendo per quello in cui crede, quello che sente, quello che ha e quello che sarà: un mondo migliore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a masqat »
[ - ] lascia un commento a masqat »
|
|
d'accordo? |
|
|