Advertisement
Sissi: un mito intramontabile

Domenica e lunedì su Raiuno torna la principessa Sissi.
di Alessandra Giannelli

Da Romy a Cristiana
Cristiana Capotondi (44 anni) 13 settembre 1980, Roma (Italia) - Vergine. Interpreta Sissi nel film di Xaver Schwarzenberger Sissi.

venerdì 26 febbraio 2010 - Televisione

Da Romy a Cristiana
Ritorna il mito di Sissi (Elisabetta), la bella, ma anche triste, imperatrice austriaca che, nell'immaginario collettivo, è la mitica Romy Schneider, ma che oggi, invece, ha il volto elegante di Cristiana Capotondi. Dopo tante e tante repliche del film (chi non lo ha visto almeno dieci volte in vita sua?), la Rai realizza Sissi, una fiction in due puntate che andranno in onda, per la prima serata di Rai Uno, domenica 28 febbraio e lunedì primo marzo. Una co-produzione italo-austriaca-tedesca, diretta da Xaver Schwarzenberger, già trasmessa in molti paesi e che vede, attualmente, ben 32 acquirenti in tutto il mondo. Una fiaba che piace, un mito intramontabile, una storia d'amore soprattutto, davvero molto amata, vista la folta presenza di pubblico e di giornalisti in quel di Palazzo Taverna a Roma (qui visse la principessa Eugenia!), in occasione della conferenza stampa. Applauditissimo il cast, ma anche la Rai tutta, per questa inaspettata proposta. Dopo gli eroi religiosi e i casi psichiatrici, la Rai propone la storia di una giovane donna: dal suo incontro con Franz Joseph, interpretato dall'attore tedesco David Rott, fino al suo incoronamento a imperatrice d'Austria, passando per l'amore, appunto, i lutti (la morte dei figli e dell'amata sorella) e le varie vicende storiche europee. Una Sissi solo felice? In realtà, come ha ammesso lo stesso Fabrizio Del Noce, di lei si conoscono anche risvolti di rabbia, isteria, ma per ora il racconto si concentra molto sulla storia d'amore, anche se la seconda puntata è più storica. Accanto ai due: Christiane Filangeri (che nella vita reale ha una madre e una sorella che si chiamano Sissi!) nel ruolo di Nené, la sorella dell'imperatrice; Licia Maglietta, Ludovica la mamma di Sissi, Federica De Cola, Carlotta Del Belgio, e molti altri interpreti stranieri.

Orgoglio italiano
Un mito d'oltralpe rivisitato dalla scrittura italiana, questo il maggior orgoglio dell'Azienda, a detta del Del Noce. Un' "italianità" che è espressa nella protagonista Capotondi, già avvezza ad interpretare donne d'epoca, come in Orgoglio, ma davvero brava nelle sue movenze da nobile. Una scelta editoriale diversa, in questo momento, ma che è nata quando si è pensato che Sissi è "patrimonio" della Rai. Perché mandare in onda per l'ennesima volta il film? Sarebbe stato meglio, ha spiegato il direttore, creare un prodotto proprio. Ci sono voluti cinque anni per realizzarlo da quando è nata l'idea di far rivivere la favola di questa imperatrice, che è divenuta punto di confronto con l'estero, non soltanto per il successo che sta ottenendo, ma anche per quelli che saranno i progetti futuri della rete nazionale.

La storia di un mito
Scritta e riscritta la sceneggiatura della fiction, racconta Ivan Cotroneo che, insieme a Monica Rametta, l'ha firmata per parlare, in modo chiaro e sincero, di un mito del XX secolo: una donna che incontrò l'amore, ma anche il dramma e che vide l'apice del suo successo proprio nell'incoronazione ad imperatrice, che poi è l'epilogo narrativo della miniserie. Scelta condivisa dallo stesso regista, il quale ha tenuto fede ad un proverbio tedesco che consiglia di finire la festa, quando si è sul più bello. La storia è sottolineata dalle musiche del Maestro Pino Donaggio, che ha confessato di essersi espresso al meglio perché una parte dell'ambientazione è sta Venezia, città che lo ispira ed emoziona particolarmente. Importantissimo il doppiaggio diretto da Tonino Accolla che, stavolta, ha richiesto un'intensa collaborazione con gli attori, partendo però dalla comprensione del lavoro fatto dal regista. Belli i costumi, così come le stoffe, sempre made in Italy (Enrica Biscossi).

Cristiana Capotondi, quanta emozione in questa interpretazione?
Quando mi è stato detto che ero stata scelta per questo ruolo, ho esclamato 'Oh mio dio!'. Noi abbiamo cercato una strada diversa per raccontare Sissi, volevamo raccontare la componente emozionale, soprattutto, ma anche il suo significato storico.
David Rott, ci racconti il tuo Franz?
Abbiamo cercato di infondere più vita nel mio personaggio. Si, più vitalità e meno rigidità rispetto a come lo abbiamo sempre conosciuto.
Cristiana, come hai vissuto il confronto con la Schneider?
Confesso di essere stata una fan di Sissi fin da piccola, ma ho provato a dimenticare quei film, non volevo imitare nessuno. Ho voluto dare una chiave di lettura diversa, anche perché diverso è il contesto storico in cui è realizzato.
Cristiana, cosa ti ha lasciato questo personaggio?
Premetto che abbiamo recitato in 'babilonese' perché io parlavo in italiano, inglese, altri in tedesco e poi c'è stato il lavoro del doppiaggio, ma mi è sembrato tutto molto naturale. Ho fatto quattro provini per riuscire ad avere questo ruolo e ho pensato che mi hanno scelta perché ero giusta e ho cercato di dare il massimo. Rimarrò sempre affezionata a questo personaggio.

Trova analogie tra Sissi e Diana?
Capotondi: Se penso alla sofferenza di entrambe se ne potrebbero trovare, ma Sissi è stata una vera imperatrice, ha salvato un impero e questo è l'elemento che la distingue da Lady Diana, che è un personaggio mediatico.
Cristiana, quali sono le tue ribellioni e le tue libertà?
Non ho avuto un'educazione rigida, ma sono stata una figlia difficile perché era difficile dirmi di no. Anche questo mestiere l'ho fatto perché ho convinto i miei ad iscrivermi a un'agenzia. Quanto alla libertà, prima non era un valore esistenziale, si pensava alla sopravvivenza, mentre oggi ce ne è di più. Io penso a realizzarmi e ad essere felice.
Per quale ragione alla Capotondi, dopo Orgoglio, Rebecca, non vengono proposti personaggi più moderni, come Grace Kelly, ad esempio?
Del Noce: Non c'è una ragione precisa. Di certo, non è un'attrice che terremo senza lavorare, e non è importante che interpreti donne di cinquant'anni prima o dopo.
Capotondi: In fin dei conti, anche Notte prima degli esami era un film 'in costume', erano gli anni Ottanta!.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati