Anno | 2009 |
Genere | Animazione |
Produzione | Svezia, Danimarca, Norvegia |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Tarik Saleh |
Attori | Udo Kier, Stellan Skarsgård, Lotta Bromé, Magnus Skogsberg, Goran Marjanovic, Joanna Mikolajczyk, Indy Neidell, Doreen Månsson, Fredrik Eddari, Sofia Helin, Alexander Skarsgård Vincent Gallo, Fares Fares, Shanti Roney, Juliette Lewis. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 ottobre 2009
In una terrificante Europa del futuro il mondo è ormai privo di petrolio e il sottosuolo è stato collegato creando un'enorme rete sotterranea che attraversa l'Europa.
CONSIGLIATO NÌ
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2024. La crisi e la mancanza di petrolio hanno favorito la creazione di un'unica rete metropolitana paneuropea, in mano alla Trexx corporation. Roger Olafsson, impiegato al call-center, devia un giorno dalla schiacciante routine per seguire la bionda e misteriosa Nina, da Stoccolma fino a Parigi, inoltrandosi nei sotterranei di un grande mistero, che renderà conto anche della voce che sente nella sua testa.
Secondo il turco-svedese Tarik Saleh, il grande fratello non si limita più a guardarci ma ci penetra nel cervello attraverso una reclamizzata marca di shampoo, sfruttando un gesto quotidiano, apparentemente inoffensivo. Compagno di scorribande documentaristiche di Erik Gandini ed evidentemente animato da un'analoga vis critica, Saleh ha architettato per il suo Metropia un'animazione figurativamente molto suggestiva, sintonizzata su una palette grigio-bluastra, slavata, specchio di un'esistenza ormai votata alla stanchezza psichica e all'indifferenza cronica. Il suo protagonista, Roger, non ha nulla di veramente speciale, non è un Neo, un eletto, ma un ordinary-man, la cui piccola strategia di sopravvivenza urbana si risolve all'uso della bicicletta ma è la spia di un coraggio non da poco, poiché, invece, la strategia di controllo sociale verte proprio sull'imposizione del mezzo di trasporto unico e sul suo monitoraggio.
Arricchito, in originale, dalle voci di Vincent Gallo e Juliette Lewis, il film procede visualmente sulla linea di mezza via tra la stilizzazione poetica dei personaggi dagli occhioni grandi alla Hello Kitty e dai corpi striminziti, da una parte, e il realismo fotografico di ambientazione noir, dall'altra, senza per questo veicolare necessariamente un'impressione di indecisione ma anzi una sana originalità, che trova conferma nella provenienza degli illustratori, quasi tutti graffitisti. Delude, invece, senza mezzi termini, lo svolgimento narrativo, al quale pare non sia stato prestato alcuno sforzo se non quello di ricordare vecchi brandelli di trame per poi incollarli tra loro con una colla scadente. La bionda misteriosa in odore di terrorismo, figlia dell'uomo più cattivo del mondo, motore di colpi di scena non proprio riusciti è una figurina di carta e, come lei, sono molti, fatta eccezione forse per il protagonista e la fidanzata, i personaggi appena abbozzati, funzionali ma intorpiditi e grigi, non solo per colpa del pennello digitale.
METROPIA disponibile in DVD o BluRay |
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pregevole, un incubo distopico post-moderno, originale impostazione grafica, ma la trama e quindi la sceneggiatura, è un gineprario, dà l'impressione di essere uno di quei lavori che va visto almeno un paio di volte per apprezzarlo in pieno ed individuarne più punti di vista. l'ho seguito con molta attenzione ma i punti di riferimento sono eccessivamente scardinati, con [...] Vai alla recensione »
Metropia si inserisce in quel filone narrativo caratterizzato da mondi distopici, nei quali il Potere è riuscito ad assoggettare le masse al suo volere, senza che i singoli individui siano in grado di reagire, perlopiù in quanto ignari della loro condizione e succubi di slogan pubblicitari (come in Brave New World di Huxley) o propagandistici (come in 1984 di Orwell).