Fireball

Il gioco del fireball è una sorta di basket estremo senza regole, in cui è il sadismo, piuttosto che l'abilità, di giocare al centro. L'espressione "per amore del gioco" assume un nuovo significato in questa avvincente partita tra squadre di cinque giocatori che letteralmente si picchiano, si mutilano e a volte si uccidono a vicenda per fare canestro. Ma il punteggio, come pure il controllo della palla, ha ben poco valore in questo sanguinoso sport in cui la vittoria è determinata dalla sopravvivenza nell'arena.
Quando Tan (Preeti "Bank" Barameeanant, leader della famosa rock band thailandese Clash) viene ustionato e picchiato fino al coma da Tun durante una partita, il fratello gemello Tai, appena uscito di prigione, prende il suo posto nella nuova squadra di Den (nella quale alcuni membri sono veri ex atleti professionisti). In una serie di violente partite di fireball, che hanno luogo all'interno di gabbie, mentre il pubblico scommette in questo redditizio business, Tai si dimostra bravo quanto il fratello, scatena la rabbia di Tun e assiste all'uccisione di alcuni compagni di squadra da parte degli avversari e di una folla di scommettitori insoddisfatti.
Fuori dal campo di gioco, Tai si scopre attratto dalla ragazza del fratello, l'affascinante Pang, ma entrambi fanno un passo indietro per lealtà nei confronti di Tan che è ancora in coma. Disgustato dalla violenza del fireball e dalle partite truccate da parte dei gangster proprietari delle squadre, Tai decide di mollare ma viene a sapere che Pang si prostituisce e ha chiesto denaro in prestito per far operare Tan. Scoprendo anche che sono stati i soldi delle partite di Tan a farlo uscire di prigione, Tai continua a giocare, fino a raggiungere l'apice nella partita del regolamento di conti con Tun. Ma alla fine del gioco ne resterà vivo solo uno...
Seguendo le convenzioni dei film su cruenti sport da gladiatori, Fireball si concentra più sull'azione che sulla trama. I movimenti ipercinetici della macchina da presa fanno pensare a una MTV piena di steroidi, sostituendo il realismo della rappresentazione alla Bazin con la soggettività alla Ejzenstejn dei giocatori che saltano, si picchiano e si fanno strada in campo, in un unico grande combattimento di Muay Thai all'ultimo sangue.
Al di là dell'azione, le immagini sono irresistibili e provocatorie. Quando il film è stato girato, nel 2008, la Thailandia si trovava nel caos politico poiché masse di gente supportate dai conservatori cercavano di far cadere l'amministrazione di Thaksin (poi ex Primo Ministro in esilio). Come un'eco di questa realtà contemporanea, Fireball è farcito di immagini dell'urlante pubblico del fireball che celebra il caos, la violenza e il massacro per amore dei propri scopi egoistici. Il film, inoltre, suggerisce che il tornaconto personale e il governo dei gangster possono spazzare via la fede nella nazione (un tema ricorrente nei film thailandesi) e portare alla corruzione della democrazia thailandese (fondata 35 anni fa, proprio come l'immaginario gioco del fireball), che viene manovrata dall'élite per distrarre e sedare il popolo. Interpretata così, l'ultimissima immagine è una potente chiamata alle armi. Infine, la doppia immagine dello stato comatoso di Tan e dell'iperattività di Tai suggerisce il fantasma dell'Altro, in cui ognuno sogna il gemello, in un simulacro di coscienza politica. Tai vuol dire "libertà", mentre Tan può significare "rappresentante", alludendo così al ruolo dialettico dei gemelli nel racconto del sacrificio e della democrazia.

Scheda a cura di FEFF 2009