Anno | 2009 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Davide Marengo |
Attori | Rodolfo Corsato, Claudia Zanella, Guido Caprino, Barbara Bouchet, Grazia Schiavo Antonio Catania, Gaia Bermani Amaral, Marco Giallini, Massimo Wertmüller, Lorenzo Acquaviva, Maria Pia Aricò, Benedetta Bocci, Marco Conte, Maurizio D’agostino, Emilia Graziella De Bonis, Luigi Di Fiore, Alberto Donatelli, Francesco Foti, Roberta Garzia, Perla Giordano, Luis Enrique Izaguirre Rivera, Ada Montellanico, Chiara Nicola, Ariella Reggio, Daniela Terreri, Claudio Valenti. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 aprile 2010
Il film è stato premiato a Roma Fiction Fest,
CONSIGLIATO SÌ
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L'Ispettore Giulio Campagna riceve una richiesta d'aiuto dall'amico Vincenzo Tagliaferro, ex poliziotto passato a dirigere i servizi di sicurezza della potente famiglia Presutti. Federica Actis, la giovane donna di cui è innamorato era l'amante ufficiale di Francesco Presutti ed era con lui nella notte d'amore a base di viagra e cocaina in cui l'uomo rimane vittima di un ictus. Testimone pericolosa, la Actis è stata fatta sparire e Tagliaferro implora Campagna di aiutarlo a trovare la ragazza.
La provincia italiana torna a tingersi di nero nel nuovo episodio di Crimini 2; ed è Trieste la protagonista, una città mutevole fin dal suo territorio: città sul mare tra i monti, non ha un'identità ben definita Trieste, è così vicina ad essere altro, così vicina alla Slovenia (compare più volte in scena la dogana, luogo di demarcazione per eccellenza). Saba scriveva della sua patria che ha "una scontrosa grazia" e "intorno circola ad ogni cosa un'aria strana, un'aria tormentosa, l'aria natia". E ben si adattano i versi dell'illustre poeta a descrivere la Trieste di Little Dream. Questo noir ha i contorni sfumati, come la scritta al neon bluastro del Little Dream, locale di blues che dà il nome all'opera e dove incontriamo Campagna la prima volta (e lo lasciamo alla fine); ondeggia tra il ritmo concitato delle indagini e un'immobile malinconia che non lascia mai il protagonista e riaffiora dopo la tensione, ogni volta, immancabilmente. La fotografia spesso assolata non fa che aumentare la distanza tra immagini e interiorità dei personaggi; tra le scene più inquietanti e oscure, quella al mare in una soleggiata giornata estiva. Sono proprio i contrasti a rendere interessante la vicenda raccontata; Little Dream si affida a una sceneggiatura (Carlotto, Lusuardi e Capolicchio) costruita su rapide accelerazioni e brusche frenate in cui l'indagine va in stallo e lascia spazio alla riflessione: le pause narrative permettono l'emergere di frammenti lirici e l'Ispettore Campagna torna ad essere Giulio. Inquietanti i rimandi alle vicende reali di Massimo Carlotto, autore del racconto da cui è tratto il film; da Padova parte Campagna per indagare a Trieste e proprio Padova fu teatro di uno dei casi giudiziari più controversi della storia italiana: il 20 gennaio 1976 viene uccisa con 59 coltellate una studentessa nell'abitazione del diciannovenne Carlotto. Dopo processi controversi e la mobilitazione dell'opinione pubblica a Carlotto viene concessa la grazia nel 1993.
Dietro la macchina da presa Davide Marengo, che torna al noir dopo la riuscita prova di Notturno Bus e conferma le potenzialità di un genere poco scandagliato in Italia.
Come al solito mi appresto a dare una mia modesta opinione al film Little Dream, ma questa volta ho faticato un poco a seguirlo con attenzione, forse per il troppo susseguirsi di scene intrappolate in un unico contesto, forse per la vastità del l'argomento. Mi è piaciuta molto l'ambientazione a Trieste (d'altronde la città è spesso scelta per la lavorazione di [...] Vai alla recensione »
Ho dovuto interrompere la visione prima della fine. Attori pessimi, trama sconclusionata, priva di ogni idea originale. E poi basta con questa demonizzazione degli psicofarmaci e con tutte le speculazioni politiche sulla pelle della gente che soffre.