cosimomz
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domenica 11 luglio 2010
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ahinoi!
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Finalmente mi sono deciso e l'ho visto, il film "capolavoro" da 220 milioni di dollari, oscar ecc ecc. Per chi ha buona memoria cinematografica - ahimé pochi direi visto il successo di critica e pubblico - il film apparirà un'accozzaglia di citazioni da film veri, da "Un uomo chiamato cavallo" a Alien (1,2,3, quello che vi pare) a Terminator. Dialoghi da telenovela, sceneggiatura messa insieme con una serie di luoghi comuni, con il tentativo - ahimé riuscito - di fare breccia nelle menti distratte di giovani e meno giovani per via del messaggio "gli umani (americani?) distruggono la terra (e Pandora) che invece è tutta un essere vivente e comunicante.
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Finalmente mi sono deciso e l'ho visto, il film "capolavoro" da 220 milioni di dollari, oscar ecc ecc. Per chi ha buona memoria cinematografica - ahimé pochi direi visto il successo di critica e pubblico - il film apparirà un'accozzaglia di citazioni da film veri, da "Un uomo chiamato cavallo" a Alien (1,2,3, quello che vi pare) a Terminator. Dialoghi da telenovela, sceneggiatura messa insieme con una serie di luoghi comuni, con il tentativo - ahimé riuscito - di fare breccia nelle menti distratte di giovani e meno giovani per via del messaggio "gli umani (americani?) distruggono la terra (e Pandora) che invece è tutta un essere vivente e comunicante. Furbo Cameron che ha deciso di rimescolare stereotipi del cinema e dell'onda ecologica per un pubblico che certi film (veri) non li ha visti per ragioni di età. Ma da un regista che si permette il film più caro della storia del cinema mi aspettavo una ben maggiore cultura, consapevolezza e senso di responsabilità nei confronti del grande pubblico - soprattutto giovane - che, ahimè, si è fatto abbindolare dagli effetti speciali e dal battage pubblicitario. In una frase, Avatar è per me una gigantesca e sporca operazione commerciale al servizio di un cinema che somiglia sempre più ad una multinazionale del petrolio.
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vittorio
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martedì 6 luglio 2010
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pocahontas spaziale!!
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Bel film, girato da una mano sapiete che sa come far parlare di se e soprattutto sa come far tirare fuori i soldi alla gente. La storia non presenta nessuna novità, una pocahontas che stavolta è circondata da effetti speciali fantastici.....
Bel film....ma non gridate al capolavoro, perchè non lo è!!
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kevin costner
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venerdì 2 luglio 2010
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un bel film!!!
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Scene spettacolari che non si vedevano da parecchio tempo. E il film che forse rivoluzionerà la storia del cinema grazie appunto alla spettacolarità degli effetti speciali e anche al messaggio che ci vuol far capire. L'uomo come sempre vuole rovinare tutto e la natura è sempre sotto minaccia da esso. Peccato per solo i 3 premi Oscar, che forse ne meritava qualcuno in più (James Cameron soprattutto).
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poggi
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mercoledì 30 giugno 2010
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"avatar": new skin for old ceremonies
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Sarà che ho una certa allergia ai Kolossal, sarà che diffido tendenzialmente dei cosiddetti "casi" (letterari o cinematografici che siano) e dell'incessante pioggia mediatica che li accompagna, sarà un mio inveterato pregiudizio...sarà quel che si vuole ma a me il tanto discusso "Avatar" non ha detto granchè. Non che non mi sia piaciuto: peggio, non mi ha proprio colpito.
Sul punto è bene che mi spieghi: difficile non restare affascinati dall'idea di un film presentato come enormemente innovativo (almeno dal punto di vista delle tecnologie impiegate), difficile non essere colpiti dal gigantismo delle scene e dall'incredibile precisione delle tecniche di animazione e degli straordinari effetti speciali.
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Sarà che ho una certa allergia ai Kolossal, sarà che diffido tendenzialmente dei cosiddetti "casi" (letterari o cinematografici che siano) e dell'incessante pioggia mediatica che li accompagna, sarà un mio inveterato pregiudizio...sarà quel che si vuole ma a me il tanto discusso "Avatar" non ha detto granchè. Non che non mi sia piaciuto: peggio, non mi ha proprio colpito.
Sul punto è bene che mi spieghi: difficile non restare affascinati dall'idea di un film presentato come enormemente innovativo (almeno dal punto di vista delle tecnologie impiegate), difficile non essere colpiti dal gigantismo delle scene e dall'incredibile precisione delle tecniche di animazione e degli straordinari effetti speciali. Tutto questo però non basta a fare un film...o quantomeno un grande film, come suppongo abbia sperato l'ambiziosissimo Cameron.
Una certa propensione al macroscopico, al dispiego illimitato di mezzi, ha accompagnato la carriera di questo regista, indubitabilmente bravo, almeno dai tempi di "Terminator". I progetti sono stati sempre più magniloquenti fino al tripudio di "Titanic" che sembrava insuperabile nel suo delirio d'onnipotenza. Ora c'è questo "Avatar", campione d'incassi della storia del cinema, film sognato e atteso per oltre un decennio dal suo autore.
Il risultato, in termini di spettacolarità, è senza dubbio raggiunto anche se non sorprendente, visto l'immenso battage che l'ha preceduto. Ben diverso è il discorso da fare per quanto riguarda la trama: si ha infatti l'impressione che i mezzi tecnologici iper-avanzati e le avveniristiche animazioni siano al servizio di una storia piuttosto banale. Classica è la vicenda, l'eroe burbero dal cuore sensibile che abbandona i compagni-oppressori e sposa la causa degli oppressi (anche per effetto dell'amore di un'avvenente fanciulla che puntualmente finisce tra le sue braccia), tutto visto e stravisto. Scontati gli esiti e il lieto fine (il buono sconfigge i cattivi, libera i deboli e si prende la bella, magari da sotto il naso di un rivale) da film western dei più concilianti.
Ma le perplessità più grandi le crea il messaggio del film, sul quale occorre spendere, ahimè, qualche altra parola. Manichea innanzitutto, come di consueto in questo genere di film, la rappresentazione degli opposti schieramenti: da un lato i cattivissimi marines guerrafondai (rozzi e marchiati anche nel fisico dalla guerra di cui sono portatori) e i subdoli burocrati interessati; dall'altro gli affusolati e azzurri Nai, novelli puffi dotati di profonda spiritualità che vivono in comunione con la natura, e gli scienziati illuminati che si immolano per loro. Tutto un po' troppo semplice, come semplice e al limite semplicistica è la morale ecologista di Cameron, infarcita di suggestioni new-age (come lo era a suo tempo la serie degli "Star Wars" tanto cara al pubblico nerd) e di raffazzonati riferimenti all'animismo.
Anche il tanto lodato messaggio mi sembra quindi una lezioncina a presa rapida. Qualche scena emozionante (il crollo dell'albero; la scena d'amore tra le piante bisbiglianti; la preghiera collettiva sul corpo di Sigourney Weaver) non basta a sanare le evidenti pecche di questo film, che è tutto sommato un bel film, ma non certo il capolavoro destinato a rivoluzionare la storia del cinema che ci è stato presentato (anche perchè in realtà pesca con disinvoltura elementi da altri film che sarebbe lungo citare in questa sede). Il tempo, dopo la mania collettiva, lo ridimensionerà.
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[+] bravissimo
(di marvelman)
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ivan91
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domenica 27 giugno 2010
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appasionante e spettacolare
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un film spettacolre, girato benissimo, ottima storia, il mesaggio che il film voule lanciare è chiaro: james cameron ritorna e fa di nuovo centro con una storia APPASSIONANTE E SENZA TEMPO!!!
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rongiu
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sabato 26 giugno 2010
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perché non sono d'accordo con don antonio mazzi.
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Sono nel salone da barbiere del mio amico Stefano. Prima di prendere posto sul comodissimo sofà, in attesa del mio turno, mi approprio di una delle riviste poggiate sul tavolino rettangolare. Fatto questo, mi siedo, ed inizio a sfogliarla senza particolare attenzione incuriosito più dalle immagini pubblicitarie che dal contenuto di un particolare articolo. Alla pagina 20, però, i miei occhi si posano su di un titolo - SECONDO COSCIENZA - “Avatar” è sconvolgente: non portateci i bambini. Il film ha un approccio immorale. Trasforma un disabile in onnipotente, un mondo irreale in uno reale mentre la tridimensionalità ti catapulta con violenza nella storia.
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Sono nel salone da barbiere del mio amico Stefano. Prima di prendere posto sul comodissimo sofà, in attesa del mio turno, mi approprio di una delle riviste poggiate sul tavolino rettangolare. Fatto questo, mi siedo, ed inizio a sfogliarla senza particolare attenzione incuriosito più dalle immagini pubblicitarie che dal contenuto di un particolare articolo. Alla pagina 20, però, i miei occhi si posano su di un titolo - SECONDO COSCIENZA - “Avatar” è sconvolgente: non portateci i bambini. Il film ha un approccio immorale. Trasforma un disabile in onnipotente, un mondo irreale in uno reale mentre la tridimensionalità ti catapulta con violenza nella storia. – don Antonio Mazzi. Do’ un’occhiata rapidissima alla prima di copertina, è il settimanale Gente, riapro a pagina 20. Letto questo titolo, a parer mio, agghiacciante e terribile, la mia curiosità sale vertiginosamente, inizio ad immergermi nella lettura. Mi dimentico di ciò che accade intorno, entro nella fase, per restare in tema, della cosiddetta “criolettura da inquietudine”, ho aggiunto inquietudine perché: sono credente, ho visto il film in 3D e con occhiali monouso, ho fatto da accompagnatore a mio figlio, a due nipoti, al figlio di un amico ed anche al mio amico. Insomma, mi sento responsabile di questo sano gruppetto. Premetto che quando ho deciso di accompagnare la combriccola, leggendo del film, ho avvertito la netta sicurezza di un film non proibitivo, anzi. Di quanto scritto dal fondatore della “Comunità Exodus”, non condivido niente, riporto per correttezza ed integralmente l’articolo di don Mazzi, aprendo però nota numerata, ogni qual volta ritengo opportuno chiarire il mio pensiero.
Ecco il testo di don Mazzi - E’ arrivato in Italia Avatar, il film in 3D che stravolgerà tutti gli approcci alle visioni cinematografiche dei prossimi anni. Due sono gli aspetti che avremmo dovuto soppesare con molta coscienza ancora prima che gli effetti di questo fenomeno precipitassero dentro le nostre multisale. Il primo: il potere sbalorditivo della terza dimensione. Ti anticipa sempre, non sei mai sufficientemente preparato e il coinvolgimento ti ingloba, senza alcuna autodifesa dentro vicende fino a un attimo prima estranee a te. RONGIU: - inizio nota 1: Invito ragazzi ed adulti a fare qualche ricerca su questo autore; reverendo Edwin Abbott, Londra, 20 dicembre 1838 – 1926. Scrittore, teologo e pedagogo britannico. Viene ricordato dagli esperti per diversi motivi: 1) Per gli scritti. Vari e diversi che parlano di Teologia, Pedagogia ed altro, la scuola da lui diretta fu tra le migliori e più frequentate del tempo. 2) Abbott è noto soprattutto per il libro “Flatlandia”. Matematica e Geometria si fondono in un mondo ed in un modo favoloso e meraviglioso. E’ un’opera altamente creativa ed anticipatrice di ciò che Einstein anni dopo dimostrerà. La quarta dimensione. Brevissima sinossi. Una sfera aiuta un quadrato a conoscere la terza dimensione. Infatti, il quadrato, solo dopo essere stato catapultato in questa dimensione si rende conto che il suo interlocutore, la sfera appunto, non è un cerchio. Romanzo divulgativo per tutte le età. Quindi, si può andare a cinema ed affrontare la terza dimensione, vaccinati. RONGIU: - fine nota 1 -
Io, finto ragazzotto mai invecchiato, ogni tanto batto i sentieri di Gardaland per gustarmi le emozioni dei giochi, da quelli che ti fanno attraversare in canoa misteriose caverne lavandoti da capo a piedi alle immancabili montagne russe, con l’obbligo di cavarti il fiato, fino alle curiose visioni tridimensionali che Gardaland ha già anticipato da anni. Mi soffermo alle visioni 3D. Nonostante io sia navigato della vita e nonostante quel giorno mi venissero incontro solo i ghiacciai, vi devo dire che il coinvolgimento fu tale da domandarmi se ero ancora vivo e quanto indenne mi avesse lasciato la violenta valanga che mi aveva travolto.
Secondo aspetto: ancor più delicato e problematico: i contenuti delle scene e le modalità con le quali ti vengono proposti.
Veniamo ad Avatar. La sceneggiatura è ambientata nel 23° secolo. Racconta le vicende di Jake Sully, un ex marine veterano paraplegico che viene reclutato per esplorare, colonizzare e conquistare le risorse naturali del pianeta Pandora. Compito di Jake Sully è quello di interagire con alieni (NA’VI) attraverso il proprio avatar, dalle sembianze aliene ma con neurofisiologia umana.
RONGIU: - inizio nota 2: Mi dispiace, la trama di questo film non può essere raccontata ai lettori in quattro righe, merita più rispetto per il lavoro delle persone coinvolte nel progetto. Ecco alcune notizie:
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Concepito come idea e non realizzato per mancanza di tecnologia. (diversi gli anni di attesa)
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Riconoscimento e digitalizzazione di ogni espressione umana.
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Performace Capture Stage.
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La stessa scena è ripresa da numerosissime telecamere in tempo reale il regista può mandare in post-produzione quella che preferisce.
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Su You Tube è possibile questo assaggio: Avatar Exclusive – Behind the Scenes ( The art of performance capture)
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Chiedere agli studiosi cosa significa: studio e realizzazione sviluppo codice.
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La pubblicazione del film è in 2D – 3D – 3D IMAX.
LEONARDO E MICHELANGELO sarebbero fieri di stringere la mano a Cameron per tutta la tecnologia utilizzata e per l’effetto visivo coinvolgente e non traumatizzante.
LA TRAMA: Don Mazzi afferma: “ Jake Sully, un ex marine veterano paraplegico che viene reclutato per esplorare, colonizzare e conquistare le risorse naturali del pianeta Pandora”. Sono di diverso avviso. Ecco perché:
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Jake Sully viene chiamato per sostituire il fratello, scienziato assassinato durante una rapina. Viene chiamato perché il “progetto avatar” è costoso, Jake, in quanto gemello, può prenderne il posto. Il suo compito è più articolato e cioè: osservare, esplorare e scoprire, conoscere, scegliere, progettare. Questo elencato è solo il compito iniziale, cioè prima di essere accettato dalla comunità Na’vi. Le sue sono osservazioni attente e dettagliate finalizzate a conoscere gli usi ed i costumi dei NA’VI. Tutte queste osservazioni sono registrate per essere messe a disposizione della comunità scientifica. Poiché non conosce niente di questo PANDORA appartenente ad ALFA CENTAURI segue un corso di alfabetizzazione.
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In questo, è aiutato dalla dr Grace Augustine la quale ha la felice intuizione di capire il profondo legame tra le radici di ogni albero e tutte le creature di PANDORA.
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Neytiri è una guerriera Na’vi, grandi sono le sue capacità empatiche, cioè di orientarsi nel mondo interiore di Jake, di capire ciò che prova, indipendentemente da ciò che dice. Lo guarda, lo osserva e riesce a comprenderne gli stati d’animo. Lo introduce nel mondo Na’vi e se ne innamora, non lo considera un colonizzatore. La fiducia e l’interazione tra i due salva la luna PANDORA dalla totale distruzione da parte dei terrestri.
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Jake Sully non può conquistare da solo le risorse naturali di PANDORA. Non può e non vuole.
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Sully è convinto che solo l’unione di tutti i gruppi Na’vi può allontanare i predatori terrestri. Per far questo deve però dimostrare particolari doti di comando. Qual è, allora, l’idea di Sully, che risulta poi essere vincente?. Si ricorda che un giorno, Neytiri gli parla di TORUK, una grande creatura volante che solo pochi sono riusciti a domare. Sully ci riesce e quando si presenta al popolo sul dorso di TORUK ne diventa il leader.
Gli attuali padroni della Terra, dopo averla depredata, saranno i futuri banditi del cosmo. INTERNET è un’ottima fonte per documentarsi sugli OLOCAUSTI TERRESTRI DIMENTICATI. RONGIU: - fine nota 2 –
Non mi voglio soffermare su una sequenza o su particolari dialoghi. Qualcuno ci tiene a dichiarare che non ci sono parolacce, che il film lo ha visto anche Obama con le figlie e che in alcuni Stati il divieto riguarda da solo i minori di 10 e 12 anni. In questo caso non credo che la parola censura e divieto sia sufficiente non mi accontento della reazione dell’Associazione dei Genitori Italiani. Troppo poco.
RONGIU: - inizio nota 3: Male, non sono d’accordo. Il pubblico nel giudicare un film, deve tener conto, credo:
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SCENEGGIATURA E RACCONTO
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L’INQUADRATURA
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IL MONTAGGIO
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IL SUONO E L’IMMAGINE
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E DI TANTISSIME ALTRE COSE. (vedi vari premi che si assegnano) Agli esperti la parola. Io non lo sono. RONGIU: - fine nota 3
E’ la qualità dell’approccio che è sconvolgente e immorale. Lascia tutti, grandi e piccoli, travolti dai fatti. Trasformando un disabile in onnipotente, un mondo irreale in reale, con la terza dimensione che ti catapulta violentemente tra i protagonisti dell’assurda vicenda. Siamo totalmente indifesi da questi tipi di aggressioni. Portano la fantascienza troppo vicina a noi, tanto da scavalcare a piè pari questo mondo di cartapesta nel quale fatichiamo a vivere. Facciamo il possibile perché la denuncia sia puntuale e autentica fino in fondo, senza paura di essere etichettati come moralisti e trogloditi. L’impianto psicologico dei nostri figli (e nostro) è già fragile e disarmato. Non sconvolgiamolo più. (Fine)
RONGIU: - inizio nota 4: Questo punto lo tratterò con una citazione a me cara. A voi, se fa' piacere, l’approfondimento.
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Analizzando ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza. (Einstein)
Concludo dicendo che non mi sono sentito travolto dai fatti ma coinvolto dagli stessi. Il disabile non è trasformato in onnipotente ma in onnipresente. Il mondo non è reale ma attendibile, presumibile, possibile, credibile, verosimile. La terza dimensione non ti catapulta in nessun posto, sei lì partecipe di una stupenda esperienza visiva. Per quanto riguarda poi l’impianto psicologico dei nostri figli e nostro … non è il momento ed il luogo di trattare le conseguenze di fasulle dottrine politiche alle quali ci stanno abituando. Saluto don Mazzi ringraziandolo per l’opera che svolge a favore dei tossicodipendenti. A lui ed agli altri, un caloroso Good ciak!
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emiliano.roz
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venerdì 25 giugno 2010
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da scartare
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Misono addormentato durante l'ultima scena di questo film interminabile e noiosissimo.Secondo me l'unica ragione di vederlo sono gli effetti speciali.La storia è banale esfocia tranquillamente nella noia.Definire James Cameron ,che ha già diretto l'inguardabile Titanic,un regista mediocre è un complimento
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marvelman
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martedì 22 giugno 2010
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prayant
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Basta con tutti sti commenti positivi solo per alzare la media di Avatar, io lo faccio almeno scrivendo qualcosa di argomentato ma non in questo caso XD
[+] marvelman..
(di brucemyhero)
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[+] bravo brucemyhero
(di marvelman)
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prayant
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martedì 22 giugno 2010
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bel film
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prayant
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lunedì 21 giugno 2010
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ho comprato il dvd
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bellissimo ma al cinema è comunque un'altra cosa :D mi raccomando per una volta comprate il dvd e non scaricate, perchè questo film lo merita
[+] ma...
(di nick castle)
[ - ] ma...
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