Anno | 2008 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Giorgio Arcelli |
Attori | Piera Degli Esposti, Riccardo Lupo, Michele Riondino, Morena Salvino, Vanessa Gravina . |
Uscita | venerdì 8 maggio 2009 |
Distribuzione | L'Altrofilm |
MYmonetro | 2,06 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 gennaio 2010
Matilda è una ragazza di provincia che vive di espedienti, tra cui quello di interpretare il ruolo di principessa in rievocazioni storiche in costume. L'amore le sfugge di mano e così Matilda si ritrova incinta. In Italia al Box Office Principessa ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 44,2 mila euro e 28,7 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Nella provincia piacentina la giovane Matilda cerca di tirare a campare come meglio può, divisa tra la voglia di fare l'attrice e il bisogno di lavorare che la spinge ad accettare qualsiasi ruolo, che sia anche quello di ragazza lattina per promuovere una nuova bevanda. Quando conosce Andrea, un marchese che vive con la madre in un castello secolare, decide di accettare la parte di duchessina che lui le offre per far contenta la mamma spocchiosa. L'incontro con il giovane aristocratico le dà la possibilità di mettere momentaneamente da parte i suoi problemi personali (la rottura definitiva con il fidanzato, una gravidanza non desiderata, la separazione dei genitori) per fingersi principessa in attesa di fare i conti con la realtà.
Giorgio Arcelli debutta in lungo con una fiaba moderna che racconta la storia di una ragazza in cerca d'amore e di un'identità, sospesa tra l'età della spensieratezza e la maturità. Attraverso lo sguardo ingenuo e allo stesso tempo misterioso della protagonista (Morena Salvino), il regista fotografa con grazia i luoghi che lo hanno visto nascere restituendo a Piacenza le sue valli e i suoi castelli in un film che utilizza l'impianto favolistico per far luce (anche) sulla precaria condizione esistenziale dei giovani d'oggi. Ponendo la sua Matilda in una sorta di limbo, Arcelli lascia che siano gli innumerevoli lavori della ragazza, gli incontri occasionali e i suoi dubbi a cogliere l'aspetto realistico dei tempi moderni. L'ambiguità della principessa del titolo - il suo accettare un ruolo che non le appartiene quasi per gioco e il continuo rimandare il domani e il futuro del figlio che porta in grembo - crea un'attesa laddove la narrazione si spinge verso un finale per niente scontato che arriva un attimo dopo che l'eccelsa Piera Degli Esposti ha fatto dono di una maschera tragica e spaventevole. Nella piacevolissima armonia di un'opera piccola e delicata (come può esserlo un'opera prima italiana ai nostri giorni), qualche leggera stonatura causata dalla sin troppo scolastica recitazione degli attori più giovani non arreca gravi danni a un film che si saprà far apprezzare per freschezza e genuinità.
decisamente mediocre, una pellicola che somiglia più che altro ad un cortometraggio amatoriale.. La sceneggiatura è banale ed anche la costruzione dei personaggi è superficiale: un esempio lampante della fragilità della messa in scena, il protagonista che viene dipinto per tutto il film in una maniera, nel finale senza alcuna giustificazione matura una caratterizzazione più maschia e latina.
Sceneggiatura imbarazzante, caratterizzazione e contestualizzazione personaggi agghiacciante, regia demenziale....si salvano solo fotografia e colonna sonora....e la sempre brava piera degli esposti....è devastante il fatto che già dai primi minuti di film si ha la totale percezione di come si srotolerà la trama e i propri intrecci...credo comunque che la chicca sia il finale, un inno alla banalità, [...] Vai alla recensione »
Devo dire che ho deciso di vedere questo film, proprio perchè non ne avevo sentito parlare. E devo dire che mi ha sorpreso. Luoghi che non conoscevo, facce sconosciute, cambi di codice filmico ubriacanti. A parte la storia di fondo, a tratti forse scontata, il risultato mi ha lasciato davvero stupefatto. Il ritratto di una società banale magistralmente tracciato, una leggerezza voluta e sottolineata, [...] Vai alla recensione »
La protagonista, Matilda, è ua ragazza come tutte, come me. Sentimentalmente instabile, una personalità non ancora definita, trascorsi tranquilli che incontrano gli ostacoli di un presente instabile e di un futuro incerto. Film da vedere. Il regista ha affrontato dei temi estremamente seri e importanti, quali la maternità, il lavoro precario, la banalità dell'odierna società, fotografando in modo [...] Vai alla recensione »
Regia ed attori comicamente scadenti (tranne un'acerba ma sufficiente Salvino e l'affadabile Degli Esposti). Ottima la fotografia. Trama immatura e sgangherata. Ricorda "Troppo Belli" film con Costantino e Daniele (...) protagonisti. Inammissibile una sua proiezione nelle sale.
nessuno spettatore intelligente può controbattere a fellini80 quando dice: Sceneggiatura imbarazzante, caratterizzazione e contestualizzazione personaggi agghiacciante, regia demenziale, un piattume unico nel quale viene trattato superficialmente il tema del precariato e della condizione dei giovani.. Sicuramente il peggio degli ultimi anni al cinema..
nessuno spettatore intelligente può controbattere a fellini80 quando dice: Sceneggiatura imbarazzante, caratterizzazione e contestualizzazione personaggi agghiacciante, regia demenziale, un piattume unico nel quale viene trattato superficialmente il tema del precariato e della condizione dei giovani.. Sicuramente il peggio degli ultimi anni al cinema..
Senza Riforma, né Rivoluzione, l’Italia ha comunque un cinema che irride l’aristocrazia. Principessa ha più tatto della media per fortuna, visto che di nobiltà c’è bisogno per arginare l’ignobiltà dilagante. Ne è afflitta il personaggio di Morena Salvino, una modella che piace a un nobile piacentino (Riccardo Lupo), ma non alla quasi suocera (Piera Degli Esposti), quando scopre che la ragazza vanta [...] Vai alla recensione »
Signori si nasce. E Giorgio Arcelli Fontana, come diceva Totò, lo nacque. Ecco perché il suo esordio Principessa è ancora più interessante. In una Piacenza dalle colline dolci con una bizzarra aria da metropoli (si fa l'amore guardando la città dall'alto, si scatta un servizio fotografico sui tetti), vive e lavora la bella attrice Matilda (Morena Salvino), principessa nelle ricostruzioni storiche (come [...] Vai alla recensione »