Improvvisamente, l'inverno scorso

Film 2007 | Documentario 80 min.

Anno2007
GenereDocumentario
ProduzioneItalia
Durata80 minuti
Regia diGustav Hofer, Luca Ragazzi
TagDa vedere 2007
MYmonetro 3,72 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Gustav Hofer, Luca Ragazzi. Un film Da vedere 2007 Genere Documentario - Italia, 2007, durata 80 minuti. - MYmonetro 3,72 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Consigliato assolutamente sì!
3,72/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 4,67
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Un viaggio ironico nell'Italia dei DICO, tra le dichiarazioni del Vaticano, i politici e la gente in strada.
Recensione di Nicoletta Dose
Recensione di Nicoletta Dose

Luca e Gustav sono giovani, belli, hanno un buon lavoro e stanno insieme da più di otto anni. Hanno superato tranquillamente la crisi del settimo anno ma, all'inizio del 2007, si ritrovano ad affrontare un'emergenza ben più grossa che supera i limiti del privato. L'8 febbraio il governo italiano propone una legge sulle coppie di fatto, i famosi DICO (Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi). A sedere sulla cattedra legislativa degli autori ci sono il Ministro Barbara Pollastrini e Rosy Bindi. Luca e Gustav, consapevoli dell'importanza dell'evento, decidono di prendere una telecamera digitale e andare in strada a intervistare la gente per capire meglio cosa sta succedendo.
L'idea dei due registi nasce da un'indignazione che è talmente forte da andare oltre a velleità artificiose ed esibizionistiche. Si mantengono saldi all'idea di mostrare uno spaccato della società italiana, con pregi e difetti, nel modo più autentico possibile. Non a caso, per salvaguardare una libera indipendenza autoriale, hanno lavorato con un budget di appena 4 mila euro, rifiutando finanziamenti di alcun genere. Il risultato è un ottimo lavoro che trova il punto di forza nella spontaneità degli intenti. I due protagonisti sono uno un esperto d'arte che lavora per un canale televisivo franco-tedesco e l'altro un giornalista specializzato in critica cinematografica. Conoscono il mestiere del cinema per passione ed è proprio questo temperamento genuino che li ha aiutati a costruire un reportage vero e commovente, senza ninnoli o abbellimenti, vicino alla realtà dei fatti.
Il film, che rimanda con il titolo allo scandaloso Improvvisamente l'estate scorsa di Mankiewicz, comincia mostrando la quotidianità della loro vita di coppia: la colazione al mattino, la lettura del giornale, il lavoro e gli hobby, compresi i litigi e gli screzi che tutti i conviventi (sposati e celibi, omosessuali ed etero) conoscono perfettamente. Poi la macchina da presa si sposta sulla legge in questione. Tutti i 14 articoli dei DICO, dal diritto di assistenza in caso di malattia alla successione nel contratto di locazione, sono spiegati in modo semplice e chiaro (forse per la prima volta in un modo così efficace!) con intere sequenze in stop-motion: le persone sono cartoni animati, la casa è di cartone, Speedy Gonzales è uno straniero e il "piccolo principe" è un extracomunitario. La voce narrante di Veronica Pivetti lega insieme gli avvenimenti, dalla proposta iniziale dei DICO all'insabbiamento finale della legge. Decreto che, dopo svariate discussioni in Senato e numerose manifestazioni popolari pro e contro, è svanito nel nulla. O meglio. Si è prima trasformato in CUS (che sta per Contratto di Unione Solidale) e poi si è perso definitivamente nei corridoi di Palazzo Madama. La cosa grave è che nessun politico, se escludiamo la Pollastrini, lo sta più cercando.
Luca e Gustav intervistano componenti della Militia Christi, partecipano alla fiaccolata de Il Trifoglio e chiedono ai manifestanti del Family Day che cosa pensano dei DICO. La ricerca non è faziosa, tante sono le risposte a favore tanto sono quelle contrarie. A fine documentario però rimangono in mente solo quelle negative: Buttiglione dichiara "Niente figli, niente famiglia" dimenticandosi delle coppie sterili, e molti altri ruotano attorno all'idea che "l'omosessualità è una devianza naturale, una malattia da curare", seguendo una linea preoccupante di omofobia aggressiva. Questa, accompagnata dall'influenza dei media e dalle incursioni del Vaticano, sconforta sempre più i due registi, partiti ottimisti e fiduciosi e finiti nell'amarezza di un'Italia che non avrebbero voluto scoprire.
Gli autori del documentario si rivelano due fuoriclasse. Di quelli capaci di rispettare il rigore e la fatica di un viaggio, tra polemiche ed acclamazioni, stando attenti a non scordarsi l'ironia e i paradossi della vita. Dopotutto è cosa nota: l'amore tra due persone è forse l'unico sentimento nobile e uguale per tutti. Ma la legge è un po' distratta e non ha ancora capito cosa significa la parola "tutti".

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 5 settembre 2009
Simos92

Bel film... Semplice, naturale e molto realistico... Considerando la semplicità e i costi di produzione veramente bassi questo film è un vero capolavoro necessario a comprendere la storia di questi due ragazzi mentre vivevano e vivono in una Italia piena di pregiudizi dalla chiesa alle comuni persone... Un film che sicuramente consiglio da vedere a tutti in quanto è educativo, è storia ed è molto interessan [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Cristina Borsatti
Film TV

La storia si ripete. Viene realizzato un bel documentario dal tema scottante e i distributori fanno subito un passo indietro. Il film arriva comunque nelle nostre sale e ci lascia senza fiato. Da Biùtiful cauntri a Improvvisamente l'inverno scorso il passo è breve. Il primo è approdato al cinema grazie all'audacia della Lumière&Co., il secondo per merito di un tour itinerante organizzato dal Centro [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

Ancora una volta Luca Ragazzi e Gustav Hofer hanno ragione: magari se il sindaco di Roma Alemanno e Giorgia Meloni vanno a vedere il loro film su Gay Pride e molto altro potrebbero cambiare d'avviso. Intanto però andateci voi al Politecnico-Fandango di Roma dove Improvvisamente l'inverno scorso, documentario in prima persona plurale sui Dico, esce per una settimana.

Boris Sollazzo
DNews

Cosa ci fanno una coppia di giovani omossessuali, la teodem Binetti, Militia Christi, Cesare Salvi e il Dico (il discount e la legge "evaporata") nello stesso film? Costruiscono insieme (e gli ultimi, inconsapevolmente) una delle opere migliori del cinema italiano dell'ultimo anno, non a caso invitato e premiato anche a Berlino, sezione Panorama. Quelli che, senza una distribuzione, sono stati riprogrammati [...] Vai alla recensione »

winner
miglior doc.
Nastri d'Argento
2009
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