Baaz Ham Sib Daari?

Il Dasdaran (Falciatori), è un potente clan che controlla territori senza confini, assoggettando alle proprie regole le popolazioni dei villaggi. Nessuno osa disobbedire, soltanto un nomade, insieme a una giovane donna, provano a ribellarsi.
Girato nell'Azerbaijan iraniano, Baaz ham sib daari? sorprende per la scelta coraggiosa e non comune di un linguaggio che al realismo e agli scenari urbani, preferisce un registro simbolico e paesaggi naturali sui quali inventare e ricostruire un immaginario che ha il sapore di un'antica leggenda, e rimanda all'universo fiabesco delle "Mille e una notte". La vicenda, infatti, si svolge in un luogo e un tempo indeterminati, dove neppure i costumi hanno alcuna attinenza con un'epoca precisa. In controtendenza rispetto a molto cinema iraniano contemporaneo, o almeno a quello che raggiunge gli schermi europei, Bayram Fazli, qui al suo esordio nel lungometraggio, ma con una consolidata esperienza come direttore della fotografia, dimostra di avere determinazione nel proporre una scrittura originale, non artificiosa, e di grande efficacia. Buona la caratterizzazione dei personaggi, cui soltanto rimproveriamo un tono, a tratti, eccessivamente grottesco. Il risultato finale è un film visivamente potente, la cui universalità risiede in un messaggio che offre svariate letture, una metafora contro qualsiasi totalitarismo, odierno o del passato. 