Il pontile di Clausen

Carrie e Kilroy sono insieme da 8 anni e la data del matrimonio si avvicina. Mentre stanno andando a un ritrovo di amici nei pressi di un laghetto Carrie cerca di dire al suo compagno la verità: non lo ama più. Lui però è tutto preso dall'idea dell'incontro e non la lascia parlare. Raggiunto il posto a un certo punto il ragazzo decide di tuffarsi. L'acqua del bacino però è scesa molto di livello e il suo tuffo è fatale. Ne uscirà in coma e, una volta risvegliato, tetraplegico.
Ispirato al romanzo omonimo di Ann Packer questo tv movie ha il pregio di porre un dilemma a partire dalla premessa descritta. La vita della protagonista viene sconvolta dall'incidente del suo compagno e deve decidere come comportarsi. Già è difficile restare accanto a una persona così gravemente colpita se la si ama ma quando l'amore non c'era già più prima dell'incidente qual è il comportamento da tenere? Michelle Tratchenberg (la ricordate in Buffy il vampiro?) è molto abile nel delineare il conflitto interiore di Carrie con il suo essere divisa tra ciò che si attendono gli altri da lei (amici, genitori e innanzitutto Kilroy) e ciò che sente intimamente. A questo poi si aggiunge l'ulteriore disagio che, per una provinciale, rappresenta la scelta di trasferirsi a New York cercando di sfuggire al problema. Nell'ambito della sempre più diffusa produzione di tv movie che hanno al centro le problematiche dell'handicap Il pontile di Clausen ha un'originalità da non sottovalutare. 