Dee Dee, una donna controcorrente

Nonostrante sia adulta da un bel po', Dee Dee si comporta ancora come un'adolescente viziata, scontrandosi continuamente col padre che, ormai prossimo alla pensione, desidera che la figlia si faccia carico delle proprie responsabilità. Per raggiungere il proprio scopo, l'uomo dovrà ricorrere a rimedi estremi.
Firmato da Mike Meiners, che si è ritagliato la parte del poliziotto il quale, all'ennesima volta in cui ferma Dee Dee alla guida di un'auto senza la patente, decide di portarla in prigione, il film è una sorta di racconto alla rovescia della favola di Cenerentola. La protagonista non è privata di ogni diritto e bene dalla matrigna cattiva o dalle sorellastre gelose, ma è abituata ad averla vinta sempre sul genitore, ad avere un lussuoso tetto sotto cui vivere, a poter partecipare a costose feste. Tuttavia nel momento in cui l'ultimatum del padre la priverà di ogni comodità, comprenderà meglio il valore delle cose.
Figura un po' poco credibile, la cui invadenza mette a disagio sia il figlio che il fidato Yugo, il polacco con un passato da ex scassinatore, ora inseparabile tuttofare/guardia del corpo della donna, ciò che sembra mancare del tutto alla protagonista è il senso pratico, il rapportarsi e il vivere nell'osservanza di regole sociali basilari.
Il film nell'affrontare il tema della crescita, della sindrome di Peter Pan, tuttavia sembra non riuscire a cogliere nel segno, a motivare con esaustività le ragioni di quell'attitudine alla ribellione; tanto meno, a caratterizzare il rapporto padre/figlia.
La donna si occupa di opere di beneficenza, di dare un letto ed un pasto caldo agli homeless, di portare giocattoli e dolci a bambini bisognosi, quindi sembra smentire del tutto le preoccupazioni paterne. Forse quel che le manca è soltanto la voglia di crescere, di assumersi nei confronti del proprio figlio l'onere dell'essere genitore. Al contempo anche il padre è manchevole, è sofferente di anaffettività. Sarà egli stesso a smascherarsi di fronte alla donna, raccontandole di quando il proprio padre lo obbligava a pulire le monetine in sua presenza.
Azzeccata la scelta di Lisa Ann Walter per interpretare l'eccentrica protagonista. La ricordiamo nei panni di Bobbie, la ballerina partner di Stanley Tucci in Shall we dance?. 