Il bacio dell'orso

All'interno di una compagnia circense, che si sposta dalla Russia alla Spagna, vive Lola (Rebecka Liljeberg), una giovane trapezista. Col passare del tempo, si susseguono numerose vicende drammatiche che fanno cadere in rovina il gruppo di artisti. Lola rimane sola vicino a Groppo, l'amico clown,, ed a Lou, un alcolista che ha preso il posto del vecchio direttore del circo. L'unico punto di riferimento per la ragazza è l'amicizia con l'orso Misha che, ogni notte, si trasforma per Lola in un bel ragazzo (Sergej Bodrov Jr.). Tutto precipita tragicamente quando Lou tenta di violentare Lola e Misha, per difenderla, lo uccide. Il gesto, dettato dall'amore, farà però perdere all'orso l'occasione di diventare e rimanere per sempre uomo e lo costringerà a vagare per le distese siberiane, con Lola al suo seguito. Il regista russo Sergei Bodrov, che nel 1996 ottenne un buon successo con Il prigioniero del Caucaso, ha presentato Il bacio dell'orso alla 59ma Mostra di Venezia. Il film, che ritrae il mondo del circo attraverso una favola, non riesce ad essere convincente né per il significato, forse una metafora della vita e dell'amore, né per lo stile che dalla poesia delle sequenze iniziali cade poi nella confusione senza trasmettere grandi emozioni. Ciò che rimane del ritratto di questo microcosmo, lontano dai normali contesti e canoni sociali, è soprattutto la solitudine della giovane protagonista, Lola, a cui è negata anche la possibilità di un amore immaginario. 