Anno | 2000 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | John Swanbeck |
Attori | Danny DeVito, Kevin Spacey, Peter Facinelli, Paul Dawson . |
MYmonetro | 2,68 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 agosto 2011
Il Big Kahuna è il grande colpo, la grande vendita. Tre agenti di una società in crisi cercano di agganciare un possibile ricco cliente. Al Box Office Usa The Big Kahuna ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 3,2 milioni di dollari e 81 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Il Big Kahuna è il grande colpo, la grande vendita. Tre agenti di una società in crisi cercano di agganciare un possibile ricco cliente. Parlano, parlano, del lavoro, di se stessi, della vita. Un vero "Kammerspiel" (tutto in una, anzi, due stanze). Si aspetta, si aspetta. Per niente. Si salva De Vito, più bravo del "doppio oscar" Spacey, che pure si è costruito il film addosso.
Il film ricorda molto una rappresentazione teatrale. E' quasi interamente ambientato in una camera d'albergo quindi poca azione e molto dialogo. La trame serve ad intervallare ed innescare le riflessioni e i discorsi tra gli attori . Spacey e De Vito si dipingono addosso i personaggi, interpretazione straordinaria di entrambi anche se, a mio avviso, il copione esalta di più [...] Vai alla recensione »
Tre attori, una stanza e una pellicola da 90 minuti. L’idea è originale, gli interpreti: un Kevin Spacey vivace e brioso, forse anche troppo in alcuni punti, un Danny DeVito dei bei tempi in cui ancora recitava, che appare afflitto e pensieroso, e uno sbiadito Peter Facinelli, giovane attore praticamente sconosciuto. La trama non fa avanzare la storia e serve solo da sfondo per le riflessioni [...] Vai alla recensione »
Non sempre due grandi attori fanno un capolavoro. Senza alcuna riserva nessuno può non giudicare Danny De Vito e Kevin Spacey due grandi ed eccellenti attori, Hollywood è fatto da grandi dive e da grandi attori loro hanno navigato tra i generi per accostarsi a ciascun di essi nel miglior dei modi possibili e in questa pellicola l'approccio è buono ma non sempre [...] Vai alla recensione »
Probabilmente la recensione è un po troppo severa anche se concordo sul fatto che quanto visto non ci farà cambaire idea sul nostro modo di vivere e pensare. Il fatto che il film si svolga in poche stanze non mi è dispiaciuto affatto. I dialoghi ovviamente la fanno da padrone e ci si può tranquillamente affidare a Spacey e De Vito che rimangono due dei miei attori preferiti. C [...] Vai alla recensione »
Tre rappresentanti di una società che produce lubrificanti industriali sono chiamati ad organizzare una convention per attirare nuovi clienti. Ciascuno di loro ha un carattere diverso: c'è chi, cinquantenne, è rimesso e stanco della vita, per le troppe cose negative successegli. C'è chi è quarantenne ed ambisce ancora ad una brillante carriera. E chi, ventenne, è alle prime armi ma ha dei profondi [...] Vai alla recensione »
Ogni uno di noi, fortunatamente, ha la propria sensibilità e reagisce in modo personale verso le cose che gli capita di vedere o ascoltare. Questo è un bene altrimenti che mondo sarebbe...Scrivo queste poche parole ascoltando "Empire State of Mind (Part II) Broken Down" di Alicia Keys con la funzione repeat, mi sento particolarmente ispirato e non ho paura a dirlo.
Caro sig. Pino Farinotti dica che non le è piaciuto, ma due stelle siamo a livello dei cinepanettoni di de laurentiis....ma sta scherzando? Probabilmente lei non lo ha capito, se lo riguardi
Fare un film che si svolge in un'unica stanza, difficilmente non annoia se non si curano in maniera maniacale i dialoghi. Un film basato, su silenzi e parole che riescono a farti sorridere, ridere, riflettere, pensare ed emozionare. Anche se proverete a chiudere gli occhi, i dialoghi vi conquisteranno in maniera deliziosa e tutto il resto sarà qualcosa di superfluo con 2 grandi attori che vi faranno [...] Vai alla recensione »
Davvero un bel film. incredibili i dialoghi e bravissimi i 3 attori che riescono a reggere da soli un film intero. Che senso hanno le 2 stelle? bah................
Film che sa di opera teatrale è forse lo è. Genere filosofico, molto parlato e iper recitato da attori di prim'ordine ma il risultato complessivo è scadente a mio parere.
Tutto in una notte e tutto in una stanza, per l'esattezza la suite numero 116 di un anonimo hotel di Wichita: gli ospiti sono tre rappresentanti di una fabbrica di lubrificanti industriali di Chicago – gli smaliziati venditori (nonché amici di vecchia data) Phil e Larry, ed il giovane Bob, un novellino assunto appena da sei mesi –. E' la caccia al pesce grosso che ha portato i tre a Wichita – il titolo, [...] Vai alla recensione »