Anno | 1996 |
Genere | Biografico |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Julian Schnabel |
Attori | David Bowie, Gary Oldman, Dennis Hopper, Jeffrey Wright, Claire Forlani, Sam Rockwell Parker Posey, Michael Wincott, Benicio Del Toro. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,67 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Argomenti: Pittori
Al Box Office Usa Basquiat ha incassato 83,9 mila dollari .
CONSIGLIATO NÌ
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La biografia al cinema è sempre un genere impervio: o si cade nell'agiografia o si resta nell'illustrazione. Schnabel affronta il rischio di raccontare la vita di un grande graffitista metropolitano e ottiene un film in cui tutti gli stereotipi del genere artista-pazzo-società-che-non-lo-comprende sono rispettati. Gli unici accenti interessanti sono dati dalla dolcezza dell'interpretazione della Forlani e dall'abilità con cui Bowie interpreta Andy Warhol, conferendogli un'interessante dimensione costante di presenza/assenza dai luoghi in cui si trova.
Come il creolo Jean-Michel Basquiat (Wright), sconosciuto disegnatore di graffiti sui muri di Brooklyn, divenne negli anni '80 il primo pittore non bianco che raggiunse il successo sul mercato internazionale. Quando nel 1988, a 27 anni, morì di overdose di eroina, i suoi quadri erano contesi dai musei e dai collezionisti che contano. 1° film del pittore Schnabel che racconta quel che conosce bene, evitando con passo leggero quasi tutte le trappole del genere biografico. Un cast fuori dal comune con Bowie che fa un Andy Warhol notevole, e non soltanto per il puntiglio mimetico. Colonna sonora di John Cale (rap, jazz, voci di Renata Tebaldi e Tom Waits, Rolling Stones) e un efficace ritratto di un artista predestinato all'autodistruzione, dolorosamente segnato non dall'incomprensione, ma dal successo.
La storia di Basquiat, primo artista nero di fama internazionale, morto alla precoce età di ventisette anni. Non è un cattivo film, rievoca bene una certa atmosfera della New York degli anni '80 (dove il mondo dell'arte stava diventando un gigantesco supermercato per ricchi snob) e gli attori sanno destreggiarsi bene nei loro ruoli.
"Basquiat" è una biografia riduttiva e romanzata dell'omonimo pittore. La pecca più grande del film è quella di non saper coinvolgere lo spettatore nelle vicende dell'artista, ma anche il cast stellare non aiuta: Jeffrey Wright è completamente oscurato dai comprimari, e questo non giova né al protagonista né alla storia.
Scnabel non è un regista. O meglio, è prima di tutto un pittore. Che dipinge ritrattini quasi agiografici, in un cinema pseudoprovocatorio ma appena simpatico ("Miral"), o ritrattoni(?)ingenuamente amati da vari cinefili ("Lo scafandro e la farfalla"). Anche in questo film dipinge. Scene, situazionio, ma forse senza un'idea più consistente del CINEMA.
un film eccezionale, confezionato da un grande schnabel, artista totale ,scultore, pittore,musicista e regista. alla sua opera prima disegna un film a misura di basquiat, grande artista "graffitaro" black newyorkese. non la solita biografia, c'e' molto di piu'. una regia bizzarra e originale, che rende un film drammatico e nero,anche un'opera colorata e divertente.