Anno | 1974 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Regia di | Antonio Calenda |
Attori | Nino Castelnuovo, Stefania Casini, Massimo Foschi . |
MYmonetro |
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CONSIGLIATO N.D.
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Questa riduzione cinematografica del capolavoro di Achille Torelli è l'omaggio reso dal nostro cinema al Torelli nel centenario della sua nascita (5 maggio 1841); ed è stato uno dei nostri più schietti successi all'ultima Mostra veneziana. Un successo assai meritato. A rivederlo, il film conferma tutti i suoi pregi. Anzitutto la riduzione, opera dello stesso Mastrocinque e di Alessandro De Stefanis, che hanno saputo superare le molteplici e insidiose difficoltà offerte dalla sceneggiatura. Le piccole vicende parallele e sovente episodiche che il Torelli delineò nei suoi cinque atti, erano un tessuto folto e persino intricato; ammirerete perciò come il racconto proceda fluido ed evidente, e come soprattutto evidentissima sia la presentazione, nei primi dieci minuti del film, di tanti e così diversi personaggi. Si direbbe che il Mastrocinque si sia, per adoperare una brutta parola, specializzato, in queste difficili riduzioni: l'anno scorso, con il Don Pasquale, ci dette un saggio non dimenticabile di questa sua bravura, che ora I mariti ampiamente confermano. E non e un regista che si accontenti di darci del teatro accuratamente filmato; le sue riduzioni hanno sovente ambizioni più cinematografiche, e lo sviluppo e l'incastro vi appaiono quasi sempre legittimi, e coloriti, e saporiti. Questa regia ha saputo darci infatti colore e sapore del mondo napoletano della commedia, un piccolo mondo intorno al 1870, rievocato con impeccabili ricostruzioni ambientali, con una lieve patina delicatamente allusiva, con varianti meditate e accettabili (come quelle, abili e minute, che dell'avvocato Fabio Regoli quasi fanno un padroncino delle ferriere L'interpretazione è fluida, vigilatissima. Amedeo Nazzari ci dà forse qui la sua prova più convincente, sobrio e vibrante com'è; ma tutti gli interpreti sono da ricordare lodevolmente: Camillo Pilotto e Sandro Ruffini, Giulio Stival e Roberto Villa, Irma Gramatica e Rubi d'Alma, Clara Calamai e Mariella Lotti, Tina Lattanzì e Pina De Angelis. Appropriate le musiche di Pietro Sassoli Da La Stampa, 17 ottobre 1941
Questa riduzione cinematografica del capolavoro di Achille Torelli è l'omaggio reso dal nostro cinema al Torelli nel centenario della sua nascita (5 maggio 1841); ed è stato uno dei nostri più schietti successi all'ultima Mostra veneziana. Un successo assai meritato. A rivederlo, il film conferma tutti i suoi pregi. Anzitutto la riduzione, opera dello stesso Mastrocinque e di Alessandro De Stefanis, [...] Vai alla recensione »