Protagonisti sono un generale folle, che di sua iniziativa vuole bombardare la Russia con ordigni nucleari, e il presidente Usa che invece tenta di fermarlo a tutti i costi.
La fine del mondo in epoca atomica: nella sala da guerra del Pentagono (scenografie di Ken Adam), o a cavalcioni d'una bomba. Doveva essere un film serio: follie individuali, errori nel sistema di comunicazione e dispositivi segreti di reazione 'preventiva' rendono possibile l'annientamento termonucleare dell'umanità. Ma nella strada che porta alla morte, troppa vodka, troppa Coca-Cola, troppi missili fallici, troppi fluidi vitali repressi. E troppi, troppi Peter Sellers. Kubrick ce la mette tutta per ritardare l'esplosione, ma alla fine scoppia a ridere (e pare che nel film lo si possa sentire). L'atto di nascita del cinema demenziale.
Il film Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, diretto da Stanley Kubrick, è distribuito da Cineteca di Bologna e in uscita dal 3 al 4 febbraio.