54. edizione del Festival dei Popoli, il programma dei 51 film. Firenze - 30 novembre/7 dicembre 2013. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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La storia di Lucia Cecília Kubis, a metà tra documentario e performance teatrale. Espandi ▽
In un originale connubio fra documentario autobiografico e performance teatrale, le notizie della regina si dipanano sulle tavole di un palcoscenico ridotto all'essenziale, popolato da oggetti tanto antiquati quanto evocativi. Effetti speciali deliziosamente retrò ricreano quei "suoni d'atmosfera" che costituiscono, da sempre, la magia della radio e fanno da colonna sonora a questa favola moderna: la storia di Lucia Cecília Kubis, Regina della radio brasiliana. Recensione ❯
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Un documentario che mette al centro il dramma degli emigrati clandestini, presentato nella "Quinzaine des réalisateurs" al Festival di Cannes 2013. Espandi ▽
Immergendosi per mesi in un gruppo clandestino di iraniani ad Atene, il regista interroga in merito a questa scelta radicale, che consiste nel riuscire a conquistare la possibilità di una vita migliore, nel modo più difficile e nonostante le incredibili difficoltà e pericoli che essa comprende: la clandestinità. Recensione ❯
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Un viaggio tra passato e presente in compagnia di Alba. Espandi ▽
Alba ha 75 anni, vive in solitudine nel tempo presente ma vive in compagnia di sua figlia Alai nel tempo della memoria, che non l'abbandona. Oggetti quotidiani, disegni di bambini, vecchi giocattoli accompagnano Alba in un continuo viaggio tra il presente ed un passato ancora vivo. Recensione ❯
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Tra libertà e costrizione, tre bambini di famiglie rifugiate in Germania vivono in un tempo e in un mondo sospeso. Espandi ▽
Nell'estrema periferia di una città tedesca, tra pecore di passaggio e una vecchia base militare sovietica trasformata in alloggi, dove gli autobus arrivano soltanto tre volte al giorno, Aya, Momo e Mustafa, tre bambini di famiglie rifugiate in Germania, trascorrono la loro estate. Tra libertà e costrizione, tra desideri di un futuro migliore e l'incertezza del presente, tra i giochi tra amici e la minaccia di essere rimpatriati in qualsiasi momento, questi bambini non possono fare altro che vivere in un tempo e in un mondo sospeso. Recensione ❯
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Sherman esegue con calma e precisione quasi rituale gesti che sembrano essere la sua routine di eremita. Espandi ▽
Sherman vive in un luogo apparentemente deserto. Il volto segnato dalla vita, indifferente alla presenza dell'occhio indiscreto della camera, l'uomo esegue con calma e precisione quasi rituale gesti che sembrano essere la sua routine di eremita: di giorno la raccolta di molluschi, di notte il lavoro in una misteriosa industria ittica dove si muove in assoluta solitudine. Un racconto senza storia, una fantasmagoria visiva senza spettacolo, il diario d'un'osservazione orientata dalla meraviglia. Recensione ❯
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In uno splendido mattino, Ernestine, figlia di Ernest Ouandie, decide di raccontare al regista la storia della sua vita. Espandi ▽
Nel 2004 J-M. Teno conosce Ernestine, figlia di Ernest Ouandie, eroe della lotta per l'indipendenza camerunense. In uno splendido mattino, seduta sotto un porticato, la donna decide di raccontare al regista la storia della sua vita. Può la storia di un singolo diventare simbolo di un paese segnato da repressione e lotte sanguinose? Le parole di Ernestine ci trascinano in un mondo in cui l'infanzia è negata e in cui l'ingiustizia sembra destinata a prevalere. Un racconto semplice e diretto, che arriva dritto al cuore per restarvi a lungo. Recensione ❯
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Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere... ad una donna zambiana. Espandi ▽
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere... ad una donna zambiana. La regista arriva dall'Olanda per documentarsi su un'antica cerimonia di iniziazione al matrimonio riservata alle donne: un retroscena tutto femminile, in cui il sesso si prepara e s'impara, si discute e si mette in scena. Perché il sesso e l'amore sono cose troppo importanti per essere lasciate in mano ai singoli, sprovveduti e incerti. Recensione ❯
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Un documentario d'animazione in stop-motion usando con originalità uno dei materiali più comuni: l'acqua. Espandi ▽
Alla fine della Guerra Civile Spagnola, a largo di Marsiglia stazionano due navi ospedale cariche di centinaia di feriti provenienti dal fronte e rifugiatisi in Francia. A loro furono indirizzate 300 lettere mai recapitate dalle autorità e poi rinvenute, decine di anni più tardi, negli archivi di Bouches-du-Rhône (Francia). Intorno a questi documenti Julian Telle e Renaud Perrin costruiscono un documentario d'animazione in stop-motion usando con originalità uno dei materiali più comuni: l'acqua. Recensione ❯
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Un'emozionante forma di solidarietà, piena di adrenalina e al limite della legalità. Espandi ▽
Un gruppo di donne lancia generi di conforto e di prima necessità ai migranti che, clandestinamente, abbandonano Honduras, Nicaragua, Guatemala, e passano la frontiera attaccati ai treni merce, spesso sul tetto dei vagoni. Sono donne che non rispettano la legge, perchè in Messico aiutare i clandestini è reato, e lo fanno nei confronti di persone che non conoscono, senza alcun tornaconto futuro, ottimizzando al meglio il loro senso di solidarietà. Recensione ❯
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Documentario che scavalca la cronaca giornalistica per privilegiare l'approccio empirico nella storia dell'ultima minatrice italiana. Documentario, Italia2013. Durata 72 Minuti.
Una miniera a rischio chiusura, un universo parallelo da scoprire, un nuovo punto di vista, orgogliosamente femminile, sul mondo sotterraneo. Espandi ▽
Dal Profondo ribalta le prospettive mostrando come 500 metri sotto il livello del mare si nasconda la vita. Una lunga notte senza fine, senza stagioni, senza tempo. Un lavoro secolare che è orgoglio, maledizione. Chilometri di gallerie. Buio. Uomini neri. Una donna. Patrizia, unica minatrice in Italia dialoga con un padre morto, un ricordo mai sepolto. 150 minatori, gli ultimi, pronti a dare guerra al mondo "di sopra" per scongiurare una chiusura ormai imminente. Un'esperienza unica per chi ha filmato, per chi guarderà, per chi quel mondo "capovolto" l'ha costruito. Il tutto al ritmo di una preghiera che ai morti è dedicata, ai vivi chiede ascolto: "De profundis, clamavi ad te, O Domine...". Recensione ❯
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"Il problema sono io", dice una delle protagoniste di questo film. Il film è un toccante album che raccoglie, da una distanza inusuale, i volti, le forme, i gesti e le parole di quattro donne colpite, ferite, sedute di fronte a uno psicoterapeuta disposto a combattere e vincere con loro la bulimia, la malattia dell'odio verso di sé. Recensione ❯
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Il 10 aprile 1991 il traghetto Moby Prince si scontrò con la petroliera Agip Abruzzo, causando la morte di 140 persone. Il documentario ripercorre la vicenda nel tentativo non di confutare la verità giuridica o di cercare nuove ipotesi sull'accaduto, ma di ricostruirne la storia raccontando gli eventi e le drammatiche scoperte che si sono susseguite negli anni dopo la strage. Ispessito da una approfondita ricerca di notizie e di materiale d'archivio, il film riattualizza un pezzo dimenticato di storia italiana. Recensione ❯
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Il film testimonia per la prima volta ciò che accade all'interno dei Centri di Identificazione ed Espulsione italiani (CIE) dove ogni anno migliaia di cittadini stranieri vengono trattenuti per non avere un regolare permesso di soggiorno. "La storia è fatta per essere ricordata e non per essere rivissuta", dice uno dei trattenuti. Recensione ❯
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Negli anni Settanta un gruppo di quaranta ragazzi fonda una comune denominata "Lisola", rimasta attiva per più di vent'anni. Ne scaturisce un'esperienza esistenziale intensa e rivelatrice per un'intera generazione. Il regista porta a compimento una raffinata e integra ricognizione sulle proprie radici e su uno spaccato storico, politico e culturale d'Italia. Recensione ❯
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La messa in scena di uno spettacolo teatrale di fine anno scolastico è il motore che innesca le dinamiche di un gruppo di studenti di un istituto professionale. Il regista, senza assegnare qualsivoglia definizione alla parola adolescenza, si affida a un racconto intenso e delicato e supera il linguaggio esplicito trovando forma in una tessitura più profonda e autentica della realtà. Recensione ❯
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