Storia di una donna colta che gestisce un'importante azienda. Dovrà trovare le soluzioni giuste per affrontare la crisi. Espandi ▽
Evelyn è un'imprenditrice nel settore della moda. Ha ereditato l'azienda dal nonno, industriale di successo con un'autentica vocazione sartoriale, che Evelyn adorava e cui continua a chiedere consiglio, anche dopo che il nonno è morto. Il suo spirito guida è diventato una pianta soprannominata Antoine che invita la donna a pensare solo a se stessa e ripete un unico mantra: "mors tua, vita mea". I tempi infatti, da quando il nonno dirigeva l'azienda, sono molto cambiati, e anche il settore della moda è ora stretto nella morsa della crisi economica mondiale (il titolo
SFashion si riferisce proprio a quello "sfascio"), ed Evelyn è costretta a svendere le creazioni della sua ditta per non licenziare altri dipendenti. Ma nulla sembra arrestare l'emorragia che da tempo prosciuga le risorse aziendali, umane oltre che economiche. Anche la vita privata di Evelyn è allo sbando: ha divorziato da un marito di cui è ancora innamorata, ma per cui non ha mai avuto tempo e attenzioni, concentrata com'era sull'impresa di famiglia. Dunque ha rinunciato ad avere una famiglia propria, immedesimandosi appieno nel ruolo di donna in carriera tutta d'un pezzo. L'unico sostegno le arriva da un amico di infanzia, Bartolomeo, che è la voce della saggezza e forse anche della sua coscienza, perché Evelyn è divorata dai sensi di colpa, e vive la situazione in corso come una via crucis che sarà costretta a percorrere fino al suo epilogo naturale