Vous n'avez encore rien vu

Film 2012 | Drammatico 115 min.

Regia di Alain Resnais. Un film Da vedere 2012 con Lambert Wilson, Mathieu Amalric, Michel Piccoli, Anne Consigny, Sabine Azéma. Cast completo Titolo originale: Vous n'avez encore rien vu. Genere Drammatico - Francia, 2012, durata 115 minuti. - MYmonetro 3,30 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 28 marzo 2022

Il film del maestro Alain Resnais ispirato alla pièce del 1941 "Eurydice", di Jean Anouil.

Consigliato sì!
3,30/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,36
PUBBLICO 3,04
CONSIGLIATO SÌ
La scatola cinese di Resnais, prestigiatore di un cinema che non dimentica mai di essere linguaggio.
Recensione di Marianna Cappi
lunedì 21 maggio 2012
Recensione di Marianna Cappi
lunedì 21 maggio 2012

Il regista e autore teatrale Antoine D'Anthac è morto, lasciando disposizione di convocare assieme gli attori che hanno recitato per lui in "Euridice", per partecipare alla lettura delle sue volontà. Quello che domanda loro è di guardare la versione della pièce che la compagnie della Colombe ha ideato e per la quale chiede il permesso di riportare il testo in scena. Vuole sapere se, secondo loro, parlare su un palcoscenico di vita, d'amore, di morte e d'amore oltre la morte ha ancora un senso.
Alain Resnais ha tante anime e in questo lavoro non si ritrova quella del documentarista ma soprattutto quella del montatore e del fotografo che "trucca" le immagini. Bricoleur come sempre e sempre di più, Resnais rende sinonimi il trompe l'oeil e il coup de théâtre e si serve della letteratura come di un grande pannello di sfondo sul quale attaccare e tagliare le immagini, spostare e duplicare i suoni, alternare gli attori. Perché la possibilità di un'alternativa è il grande tema del suo cinema: un cinema che non dimentica mai di essere innanzitutto linguaggio, con una grammatica -fondata sulla comparazione ("e") e sull'opposizione ("o")- che ad ogni analisi riserva nuovi numeri di magia.
Vous n'avez encore rien vu non è il miglior Resnais, ma è ancora una volta la prova che il maestro francese non conosce la vecchiaia professionale e sperimenta più di molti debuttanti.
Rispetto alle ultime commedie, il coro di Resnais intona questa volta una sinfonia più triste e cupa, che a tratti riporta alla mente A proposito di tutte queste...signore di Bergman, per la teatralità e la solennità dell'impianto. Ma in questo lavoro c'è senza dubbio meno ironia e una richiesta più esigente di messa in gioco da parte dei suoi tanti attori, qui oggetto di un'esplicita dichiarazione di fedeltà e di apprezzamento (il confronto è anche con i giovani della pièce nella pièce).
I testi di riferimento sono "Eurydice" e "Cher Antoine", due opere teatrali di Jean Anouilh che Lurent Herbiet ha accorpato e sceneggiato. Mentre la seconda fa sostanzialmente da cornice, la rappresentazione del mito tragico e romantico di Orfeo e Euridice riempie il tempo del film in un lungo braccio di ferro non violento tra cinema e teatro, che esclude lo spettatore meno appassionato. Dentro una scenografia irreale che funge da Limbo, gli attori in girotondo acchiappano al volo i personaggi che sono stati e li riportano in vita per poi riperderli, come Orfeo perde Euridice, scambiandosi anche con i giovani della compagnia e costruendo così una scatola cinese. L'unico che non si ripete mai è Alain Resnais.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Silvestri
Il Manifesto

Il cinema salverà il teatro? Un prestigioso regista teatrale, Antoine d'Anthac, in occasione della sua morte - forse suicidio per amore di un'attrice molto più giovane di lui chiama a raccolta nella sua «villa neopalladiana di montagna» tutti gli amici attori, giovani e anziani, che hanno lavorato con lui nel corso degli anni e, in un testamento video in bianco e nero, mostra loro un suo dramma, Euridyce, [...] Vai alla recensione »

Natalia Aspesi
La Repubblica

L' altro film da Festival che molti non francesi hanno trovato barboso è Vous n' avez encore rien vu del novantenne, meraviglioso, ironico, elegante Alain Resnais che, non ancora quarantenne, tra il 1959 e il 1961 aveva intrappolato gli entusiasti seguaci della Nouvelle Vague con Hiroshima Mon amour e L' anno scorso a Marienbad, la cui preziosità era quella di non avere né capo né coda.

Paola Casella
Europa

È una raffinata operazione di metacinema, o di metateatro, You ain’t seen nothin’ yet, il film con cui il quasi novantenne Alain Resnais è entrato ieri in concorso a Cannes: con il pretesto della morte di un regista teatrale, un gruppo di attori si riuniscono in una villa «metafisica» per osservare la registrazione video della messa in scena di Orfeo ed Euridice, una pièce che ognuno di loro ha interpretato [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Piove su Cannes, gli ombrelli maneggiati da passanti e «cinéphiles» diventano armi improprie, la costa azzurra sembra una brughiera ed è forte in tutti, o almeno in noi, il sospetto di un gigantesco equivoco: fossimo in Scozia, al festival di Edimburgo? No, è sempre Cannes, ma è come si svolgesse in novembre come un festival di Roma qualsiasi. Potremmo essere sommersi dalla malinconia, e invece — non [...] Vai alla recensione »

Alessandra De Luca
Avvenire

Il cinema e il teatro. La vita e la morte. L’amore e la memoria. Il presente e il passato. Con l’inconfondibile leggerezza che caratterizza il suo cinema, il novantenne regista Alain Resnais arriva in competizione a Cannes con Vous n’avez encore rien vu, un film che mescola tutto questo e rende omaggio al mestiere di attore grazie anche a un cast di formidabili attori nei panni di se stessi.

Stenio Solinas
Il Giornale

Alain Resnais fa scendere in campo e in gara la nazionale del cinema francese (Amalric, Arditi, Azéma, Consigny, Duperey, Girardot, Lartigau, Piccoli, Podalydes, Robin, Wilson..), la fa allenare intorno a un testo teatrale di Jean Anouilh, Eurydice, rilettura moderna delmito di Orfeo, e anovant’anni gira un film giovane e toccante, dove si parla di amore e di morte, ci si interroga su che cosa stiamo [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Meno ispirato il sommo Alain Resnais, 90 anni tra un mese, che dopo due capolavori lievi e imprevedibili come Cuori e Le erbe folli rinchiude in una casa-mausoleo una squadra di grandi nomi (Michel Piccoli, Anne Consigny, Mathieu Amalric, Pierre Arditi, Sabine Azéma etc.) accomunati dall’aver recitato nell’Eurydice di Jean Anouilh (1910-1987). Resnais-Anouilh, nella finzione appena defunto (sullo schermo [...] Vai alla recensione »

NEWS
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martedì 22 maggio 2012
Chiara Renda

È giunta al giro di boa questa 65esima edizione del Festival di Cannes, che ieri ha visto in concorso alcuni mostri sacri del cinema d'autore, a cominciare dal novantenne Alain Resnais, che ha presentato tra gli applausi Vous n'avez encore rien vu, una [...]

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