Anno | 2011 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Cristina Comencini |
Attori | Claudia Pandolfi, Filippo Timi, Thomas Trabacchi, Denis Fasolo, Michela Cescon Manuela Mandracchia, Franco Trevisi, Ippolita Baldini. |
Uscita | venerdì 28 ottobre 2011 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,27 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 31 gennaio 2014
Un incontro/scontro tra due anime diverse, entrambe traumatizzate da un mistero che proviene dal passato. In Italia al Box Office Quando la notte ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 515 mila euro e 182 mila euro nel primo weekend.
Quando la notte è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO NÌ
|
Estate. Marina, sposata e con un bambino piccolo, arriva in montagna per trascorrere un mese di vacanza con lui. La casa in cui alloggia è fuori dal paese ed appartiene al solitario e cupo Manfred, guida alpina. Il piccolo piange e non dorme esasperando Marina. Finché una notte accade qualcosa nel suo appartamento. Manfred sfonda la porta, trova il bambino ferito e lo soccorre. Da quel momento ha inizio una sorta di indagine reciproca: Marina e Manfred hanno dentro delle ferite che cercano inutilmente di nascondere anche a se stessi.
Ci sono dei buoni romanzi che vengono totalmente traditi dalla loro trasposizione cinematografica perché chi ne ha scritto la sceneggiatura non ha compreso il loro significato più profondo. Ci sono però anche buoni romanzi che andrebbero sottratti ai loro autori quando questi sono anche registi. È il caso di Quando la notte in cui la Comencini regista non ha saputo prendere la giusta distanza da un libro che Daria Bignardi ha giudicato "pieno di una tensione che non si placa mai, come in certi amori che fanno male". Qui invece a fare male e a farsi del male è il film che, dopo un avvio promettente, affonda in una progressiva serie di situazioni e battute che suonano come irreali, quando non involontariamente comiche. Pandolfi e Timi mettono a disposizione la loro professionalità ma è come se essi stessi avvertissero il precipizio (siamo in montagna) in cui stanno per cadere. Il tema della maternità, con tutte le crisi che comporta, le piaghe insanabili che l'abbandono incide nella carne di chi lo ha subìto, sono temi che per la prima mezz'ora sembrerebbero aver trovato una loro collocazione nello scrutarsi reciproco di due solitudini esistenziali.
La ricerca di un'impossibile serenità da parte di Marina e gli sguardi che Manfred lancia a colei che, seppur involontariamente, sta modificando i ritmi di una sopravvivenza in cui si è rinchiuso come in un bozzolo, sono carichi di promesse. Ma questo patrimonio narrativo (che nel romanzo ha una sua consistenza) purtroppo ben presto sullo schermo si dissolve, lasciando nello spettatore la sensazione di un'occasione persa.
QUANDO LA NOTTE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€7,99 | – | |||
€7,99 | – |
Intanto grazie dal profondo del cuore alla Comencini. Una risposta cercata per anni , per alleggerire un cuore oppresso dalla cocente scoperta della nostra "pericolosità", del nostro strapotere rispetto al quale forse gli uomini, dalla notte dei tempi, hanno cercato di difendersi e mai di capire. E ieri, in quelle due ore, mi è stata offerta una possibile soluzione: la femmina-natura, custode di una [...] Vai alla recensione »
Bellisssimo, carico di emozioni, mai noioso, estremamente introspettivo pur senza dialoghi lunghi e complessi . Un tema difficile affrontato con coraggio.Penso che solo una donna e madre possa capire davvero quanta verità ci sia in quest'opera.La difficoltà nell'accettare la maternità si è oltremodo accentuata in [...] Vai alla recensione »
Sotto l'immensa presenza del Monte Rosa tutti i fatti umani sembrano assumere poca importanza. Io credo che la Comencini , che ho visto lavorare durante molte riprese del film, si sia fatta dominare dalla grande e severa " Mamma Rosa" che non le ha concesso di rivelare tutto il dramma che una madre riesce a creare quando è portata ai limiti della sopportazione.
Quando la notte sopraggiunge improvvisa come ospite indesiderato e non si ha la forza necessaria di cacciarla via, bisognerebbe avere a fianco qualcuno in grado di sostenere , di aiutare, fosse anche solo un appoggio, un supporto psicologico , sarebbe meno duro affrontare le difficoltà che un nuovo stato, quale la maternità comporta inevitabilmente.
Quando la notte (2011) film diretto da Cristina Comencini e ispirato al suo romanzo, con Claudia Pandolfi e Filippo Timi. Intenso, realistico, sincero e coraggioso film sulla drammatica difficoltà dell’esser madri, sulla distanza abnorme fra il viverlo nella dura quotidianità e l’esserlo nelle descrizioni letterarie.
Marina alle prese con una difficile maternità, si trasferisce insieme al figlio di due anni presso una località montana del Piemonte per riprendersi da un grave esaurimento nervoso. Qui conosce Manfred, il suo padrone di casa, un uomo introverso in rotta con la moglie che fa la guida alpina ed è animato da una livorosa misoginia.
Film debolino. Il materiale narrativo é interessante,ma lo sviluppo langue su ritmi lenti. Il dramma della donna risulta greve poiché reso tale da pianti continui ed irritanti del suo figliolo,senza che la figura materna venga approfondita. L'allestimento é davvero minimal e si respira aria più di fiction che di cinema.
Certo un bel film , che coinvolge e fa pensare.Ma avendo sempre apprezzato la Comencini, pensavo che avrebbe fatto un salto di qualità verso il grande cinema, visto il tema e visto che non le mancavano certo nè le capacità nè i mezzi. La prima parte mi è piaciuta molto ma, a partire dalle scene al rifugio in poi, trovo che la storia e i personaggi perdano spessore; il senso di tensione presente nelle [...] Vai alla recensione »
All'inizio il film si riesce a seguire. Poi avviene la scena in cui la madre da una mazzata al figlio e interviene il montanaro. DA qui il crollo progressivo. Un'amica lo definisce, a ragione, "la mancanza di coraggio della Comencini". Il bambino non muore e viene salvato dal montanaro. Il tema del rapporto madre-figlio viene abbandonato per proseguire con la ridicola storia tra il montanaro e la Pandolfi. [...] Vai alla recensione »
Quando la notte,un ‘affondo’ totale di CRISTINA COMENCINI di Maria Cristina NASCOSI SANDRI Sul filo delle discussioni pro e contro (ma anche dei fischi) che l’han reso uno dei tormentoni alla 68a Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è finalmente uscito sugli schermi ‘Quando la notte’, un ‘affondo’ [...] Vai alla recensione »
A chi ha MENO DI 14 ANNI non fa peggio vedere "Matrimonio a Parigi" (che sarà sicuramente uguale a "Natale a Cortina")? La VOLGARITA' non rende IGNORANTI?
La storia di una donna che,attraverso il rapporto con una guida di montagna dal carattere problematico, supera una depressione postpartum e diventa una brava madre. Il film procede lento e spesso è davvero troppo sdolcinato e lacrimevole, eppure a volte ha qualche guizzo ed affronta delle tematiche interessanti ed attuali. Se non ci fosse quel sottofinale stucchevole che banalizza completamente [...] Vai alla recensione »
Bel film.Intenso.Bei luoghi.Brava la Pandolfi.Regia palesemente femminile.Tema di importanza strategica per tutte le donne:il conflitto odio/amore nei confronti di un bimbo che ti porta via tutto.La non necessaria e scontata abnegazione nei suoi confronti.La difficoltà di essere mamma; la solitudine, il senso di prigionia.Belle scene d'amore.
Scoperto l'altarino: a ridere sono stati i ragazzotti dei blog, evidentemente INADATTI a stare in pubblico... Per quanto riguarda il resto, di tutte le obiezioni che ho sentito fare stanotte non ne ho trovata UNA SENSATA. Per carità, partire prevenuti è umano anche se non professionale però lasciarsi sopraffare dal proprio istinto tanto da perdere la lucidità [...] Vai alla recensione »
un film coraggioso che mostra un lato della maternità finora tenuto nascosto,quasi un tabù:tutte le donne dovrebbero vederlo!solo una donna passata attraverso la meravigliosa esperienza di essere madre, poteva esprimerne in maniera così forte e drammatica ciò che sconvolge la mente e il cuore femminili straziati da un conflitto fra amore e odio per la propria creatura.
(riprendendo il discorso) OBIETTIVO, lo voglio chiarire, nel senso che pur restando interdetto di fronte alla seconda parte ha comunque RICONOSCIUTO il buon livello della prima, cosa che gli altri NON HANNO MINIMAMENTE FATTO e questo è GRAVISSIMO perché che la prima parte funzioni è UN FATTO. Secondo me, funziona anche la seconda (anche se l'ultimissimo dialogo si sarebbe potuto [...] Vai alla recensione »
Ho vissuto a Macugnaga ( paese dove ha girato il suo bellissimo film) per 25 anni.. i più belli ed anche i più dolorosi della mia vita sono trascorsi tra le mura della CASA del suo film ,signora Comencini, la ringrazio di avermi fatto rivivere forti emozioni guardando il suo film e quella casa dove batte ancora il cuore della mia famiglia che si è spezzato cambiando radicalmente [...] Vai alla recensione »
Mi riferisco alla recensione di Bertarelli, l'UNICO, secondo me, ad aver parlato in modo ONESTO ED OBIETTIVO,del film. Abbandonando la sua verve satirica e tranchant ne ha denunciato i limiti riconoscendone però l'essenza e, cosa più importante, DISSOCIANDOSI e dalla MALEDUCAZIONE di chi aveva fischiato a Venezia e dall'ECCESSIVA ACRIMONIA del resto dei suoi colleghi. [...] Vai alla recensione »
....mi piacerebbe sapere cosa hanno trovato da ridere i critici a venezia...il film non fa affatto ridere,anzi....c'è da ridere,semmai a leggere certe recensioni che denotano non solo una presa di posizione contro il film e la regista,a dir poco esagerata,ma anche una superficialita' e ignoranza nel giudicare i film che quasi spaventa.è un film duro,doloroso e profondo.
Io adoro Filippo Timi e mi chiedo come possa aver subito la scelta della regista . E cioè di aver mandato certi passaggi in macchina cosi' banali scontati ed anche fuori luogo- mi riferisco alle scene erotiche evidentemente finte ed imbarazzate degli attori. Gli ultimi 20 minuti il montatore è andato a fare qualche altra commissione perche' non aveva il tempo di sistemare il materiale che poteva [...] Vai alla recensione »
bella storia almeno all'inizio, fa ben sperare, un po' lungo forse e quindi a tratti noioso e prevedibile... il finale è senza senso, ciò che non è successo prima, non ha significato certo 15 anni dopo! Bella la metafora delle due cabinovie, che s'incontrano solo in un punto e che poi proseguono ognuna per la sua strada, come i due protagonisti appunto.
il film è vedibile...di forte impatto visivo,denso di emozioni...anche se alcune scene avrebbero potuto evitarle,come molte battute un pò da fiction,in alcune parti è un pò lento...di certo non eguaglia "la bestia nel cuore",ma i suoi punti di forza ce l'ha: la scenografia è stupenda,e la pandolfi è veramente la stella del film,mi è piaciuta [...] Vai alla recensione »
Originale, con ottimi intenti, ma con qualche ingenuità di troppo, che ne svaluta il giudizio finale. Poteva essere sviluppato meglio, ma va bene anche così: resta un film utile. Le donne sono il sale della vita. Le amiamo tutte e sempre. E combatteremo contro chiunque ne voglia limitare la libertà.
Se un film è scialbo diventa "godibile", o "si lascia vedere" e se poi è una commedia e magari firmata (la commedia all'italiana ha sempre i soliti padri) allora è brutta, è orribile però fa ridere ugualmente. E' possibile? E poi DOV'E' DAVVERO LA QUALITA' mille dubbi, mille osservazioni (inutili se non strumentali all'affe [...] Vai alla recensione »
Scoperto l'altarino: a ridere sono stati i ragazzotti dei blog, evidentemente INADATTI a stare in pubblico... Per quanto riguarda il resto, di tutte le obiezioni che ho sentito fare stanotte non ne ho trovato UNA SENSATA. Per carità, partire prevenuti è umano anche se non professionale però lasciarsi sopraffare dal proprio istinto tanto da perdere la lucidità NO, NON [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film, non mi è piaciuto granchè, Timi,sempre più vincolato a questi parti di uomo travagliato, complice l'espressione inquieta del suo viso , è ripetitivo mentre la Pandolfi, pur brava, non mi è sembrato sia riuscita ad esprimere in pieno la gravità dell'atto commesso. Belle le riprese ed il contesto. Incapibile la prolungata scena di sesso finale, assolutamente slegata dalla logica del [...] Vai alla recensione »
ma come si fa a ridere su un film che affronta tra i vari temi, quello cosi' serio e importante come la depressione post-partum??
Un film che inizia lento e nel finale sembra non finire mai, sono rimasto in sala solo per rispetto dei soldi spesi e per sperare che ci sarebbe stato un colpo di scena magari, ma questo non c'è stato.
Se un film è scialbo diventa "godibile", o "si lascia vedere" e se poi è una commedia e magari firmata (la commedia all'italiana ha sempre i soliti padri) allora è brutta, è orribile però fa ridere ugualmente. E' possibile? E poi DOV'E' DAVVERO LA QUALITA' mille dubbi, mille osservazioni (inutili se non strumentali all'affe [...] Vai alla recensione »
Sono rimasta un po' delusa da questo film.mi ha poco convinta,l'ho trovato forzato,forse un po' troppo costruito.in una parola "non mi ha preso".
Più vado avanti e più mi convinco che ciò che è inspiegabile sia non solo interessante ma anche eccitante ed è per questo che amo particolarmente i film con ellissi, flashback, "vuoti" che avvengono nonostante non siano resi visibili. Evocati, annunciati, sognati. Chiaro, ci vuole l'intuito ma quante situazioni anche nella realtà avrebbero bisogno [...] Vai alla recensione »
L'idea di partenza: i figli abbandonati dalla madre, che in qualche modo determina il carattere di manfred, si diluisce nel film fino a scomparire, la storia sembra deviare in una passione d'amore poco convincente, la pandolfi è poco incisiva e timi perde fascino parlando, schivate le fasi chiave del racconto, buone le seconde linee, audio non impeccabile. Saluti.
chi va in montagna d'estate può capire sicuramente meglio tante scelte insolite ma azzeccate della regista. sono rimasta molto toccata dalla storia e dalla voluta freddezza che il film ti comunica
Premettendo che non ho letto il libro,visto ieri sera su Sky, devo dire che mi è piaciuto. Sarà che Filippo Timi è uno per me uno degli attori più bravi del nostro cinema , però ho trovato il film coinvolgente. Sicuramente angosciante, riesce a trasmettere il senso di precarietà e di incapacità di essere felice dell'essere umano. Le stesse montagne di cui non si vede mai la vetta, concorrono a creare [...] Vai alla recensione »
LA COMENCINI DIVISA IN DUE. premesso che non ho ancora visto ilfilm trovo cmq molto strano cio che asserisce il recensore e cioè che la Comencini regista non abbia saputo tradurre la profondità della Comencini scrittrice, come se fossero due autori diversi.
La narrazione segue un filo logico, d'altro canto il più era stato fatto scrivendo il libro. La colonna sonora enfatizza il ritmo emozionale delle immagini, che creano comunque una forte partecipazione dello spettatore alla vicenda umana dei personaggi. Sin qui tutto bene, il film si lascia apprezzare come prodotto in sé destinato a commuovere, un melodramma moderno, dai toni elegantemente più moderati [...] Vai alla recensione »
e l'ho ritrovato ESATTAMENTE come prima (nella sostanza anche se, come ho già detto, la Comencini avrebbe dovuto limare l'ultimissimo dialogo a letto ed eliminare l'ultima sequenza delle funivie perché sono QUESTI I DUE PUNTI che tolgono al film la forza che aveva avuto fino a quel momento dando l'impressione che precipiti nel melò). Mi direte: "Avrebbe dovuto evitare la ricerca dei due non ancora [...] Vai alla recensione »
Bravissimi tutti, ma con una menzione d'onore alla Pandolfi. Dopo aver retto DA SOLA (per quanto concerne la seconda parte, quella sulla maturità dei protagonisti), secondo me, il confuso "La prima cosa bella" si conferma una ECCELLENTE attrice. Un ruolo veramente difficile reso SPLENDIDAMENTE. Da Oscar.
E' quasi un noir, ambientazione isolata, splendidi paesaggi, volti caratteristici ed espressivi, interpreti intensi come tutto il film in cui, secondo me, stona solo la scena esplicita sul finale.
Vogliamo scommettere che stasera a Cinematografo ci sarà il Festival dell'ottusità? O delle "opinioni" in libertà? Non lo so, io per natura non sono democratica come la Comencini tanto da accettare TUTTO solo perché fonte di genuinità e spontaneità perché l'obiettività esiste e se le parole hanno un senso è MINIMO SINDACALE [...] Vai alla recensione »
La storia è piena di film stroncati dalla critica che poi hanno riscosso un alto gradimento nelle sale, stesso discorso sarà sicuramente valido anche per "Quando la notte", un film molto diverso da come è descritto dalla critica: delicato ma forte allo stesso tempo, riesce a trattare un tema come quello della maternità nella difficoltà di determinati ambienti, con tutta la cura e la sensibilità di [...] Vai alla recensione »
Brava la regista che con alcune inquadrature ha saputo valorizzare al massimo la bravura degli attori che hanno trasmesso allo spettatore l'essenza pura del sentimento, Un film capolavoro in tutta la sua interezza. Sono uscita dal cinema arricchita e con la consapevolezza in più che le donne sono fragili, ma insieme ce la posso fare sempre.
Film sull'incontro che avviene in montagna tra un uomo ed una donna tormentati (chi dal proprio oscuro passato, chi dall'inquietante presente) con un finale, a mio parere, poco probabile che svilisce tutta la vicenda in una storia da romanzo rosa. Bravi sia Claudia Pandolfi che Filippo Timi e stupende le riprese effettuate in montagna.
E’ un film sulla donna, sulla difficoltà e sulle contraddizioni di essere madre a dispetto di una morale cristiana che ha sparso le icone di Madonne con il Bambino in ogni anfratto del mondo e sull’ambivalenza del rapporto con il maschile. Bellissima e bravissima la Pandolfi che pare interpretare il proprio ruolo con la naturalezza di chi conosce bene le caratteristiche del [...] Vai alla recensione »
Un film banale noioso e decisamente scontato, il prossimo anno passerà sicuramente in tv e se quella sera non avrete niente di meglio da fare, allora guardatelo.
Bel film.Intenso.Bei luoghi.Brava la Pandolfi.Regia palesemente femminile.Tema di importanza strategica per tutte le donne:il conflitto odio/amore nei confronti di un bimbo che ti porta via tutto.La non necessaria e scontata abnegazione nei suoi confronti.La difficoltà di essere mamma; la solitudine, il senso di prigionia.Belle scene d'amore.
E' spiacevole leggere una recensione come quella di Zappoli perché, intanto, è viziata dalla pretesa che un film debba RISPECCHIARE FEDELMENTE un libro e non è scritto da nessuna parte ma, soprattutto, sottovaluta LA DIFFICOLTA' di rendere un'atmosfera, uno stato d'animo, una personalità. Caro Zappoli, "Qui invece a fare male e a farsi del [...] Vai alla recensione »
troppe parole danno alla testa. Paola Cortellesi?
Se un film è scialbo diventa "godibile", o "si lascia vedere" e se poi è una commedia e magari firmata (la commedia all'italiana ha sempre i soliti padri) allora è brutta, è orribile però fa ridere ugualmente. E' possibile? E poi DOV'E' DAVVERO LA QUALITA' mille dubbi, mille osservazioni (inutili se non strumentali all'affe [...] Vai alla recensione »
il monterosa meritava bel altra storia e ben altri attori ma sopratutto una regista all'altezza; in questo caso gli extra mostrano solo una regista piena di presunzione; si vada a vedere ben altri film ( sean connery in 7 gg un'estate o clint eastwood sull'eiger o l'ultima riedizione della sciagura sull'eiger ; da censurare le scene di sesso il film passa dal dramma al kamasutra per una notte; non [...] Vai alla recensione »
Un’accoglienza turbolenta, un po’ da stadio, con tifoserie di colori diversi che in sala stamattina si sono scontrati con applausi e fischi sulla pelle di un film, Quando la notte di Cristina Comencini, che ha diviso e fatto discutere le umane categorie: donne contro uomini, perché per la regista «la maternità è un tema che le donne sono disposte ad affrontare, gli uomini un po’ meno», critici contro spettatori, perché «l’idea di abolire la proiezione riservata esclusivamente alla stampa – ha detto il produttore Riccardo Tozzi – ha permesso a un gruppetto sparuto di rovinare la visione a tutti [...]
Quando si adombra il caso Cogne, i nervi saltano sempre. Una storia d'amore. Tra un montanaro (Manfred) abbandonato dall'adorata madre troppo piccolo e che per questo odia tutte le donne ma trova sublime quel gesto atroce e fatale, e vorrebbe eternamente riesumarlo.... E una donna di città (Marina) che non ce la fa a essere solo mamma anzi quel suo piccolo nevrastenico e sempre urlante vorrebbe trattarlo [...] Vai alla recensione »
"Quando la notte" è stato un piccolo caso, all'ultimo Festival di Venezia. E' stato teatro infatti di uno scontro dichiarato tra una importante autrice mainstream italiana e la critica. La prima, sinceramente sorpresa dalle risate in sala, accusò infatti i recensori di non aver retto alle emozioni che il suo film suscitava. I secondi hanno risposto stroncando la pellicola sui giornali.
La storia d'amore impossibile tra un uomo e una donna votati alla sofferenza. Lei è Marina, che soggiorna in montagna col figlio piccolo; lui Manfred, guida alpina cupa e scostante, incattivita da un abbandono. Si scrutano, comprendono i segreti reciproci, sono toccati dalla passione ma non riescono a viverla. È bene tenere sempre presente la nota frase di Truffaut: non si può dire che un film sia, [...] Vai alla recensione »