Titolo originale | Petelinji zajtrk |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Slovenia, Croazia |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Marko Nabersnik |
Attori | Vlado Novak, Primoz Bezjak, Pia Zemljic, Dario Varga, Janez Skof, Davor Janjic Milos Battelino, Matija Rozman. |
Tag | Da vedere 2007 |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Djuro è un ragazzo costretto a lasciare la città per seguire il lavoro. Finisce in una paesino della provincia slovena, nell'officina del vecchio Pišti Gajaš.
CONSIGLIATO SÌ
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Djuro è un giovane e riservato ragazzo che è costretto a lasciare la città per seguire il lavoro. Finisce in una paesino della provincia slovena, nell'officina del vecchio Pišti Gajaš. Il suo nuovo capo si impone di fargli da tutore per la vita, impartendogli sapientemente lezioni di condotta con le donne. Ma le cose si complicano nel momento in cui Djuro conosce Bronja, la moglie del magnaccia locale e amico dello stesso Pišti, e se ne innamora. Nel frattempo i colori degli abitanti di questo paesino si fanno sempre più vividi, e rivelano a Djuro tutto il complesso di sogni e desideri che ogni personaggio, nel proprio piccolo, nutre. L'officina di Pišti Gajaš diventa così il punto di incontro e di scambio per questi caratteristi a tratti felliniani; e l'inizio di un piccolo sogno che interessa lo stesso infallibile e saggio meccanico.
Rooster's Breakfast è una storia di delicato impatto morale, dove il sentimento gode di altissimo riguardo visivo e narrativo, sotto le espressioni profonde dei protagonisti. La naturalezza con cui la vicenda si dipana sotto gli occhi dello spettatore rivela un rispettoso sguardo ad un universo popolare, fatto di vita quotidiana, di piccoli eventi e di grandi aspirazioni, che il regista Marko Nabersnik ha scelto di intrecciare nella storia d'amore clandestina tra Djuro e Bronja.
La narrazione si dimostra a volte volutamente rallentata, per coincidere con i ritmi melliflui della collina slovena, dove l'attività anticonformista è il pianobar serale, si parla il dialetto, gli anziani giocano a carte e sono sempre saggi, loro malgrado. Lo spettatore scivola morbidamente e si lascia trascinare in una dimensione di ironia provinciale, che ha risvolti drammatici e di grande forza realistica; come quelle pennellate di durezza che il predecessore Jan Cvitkovic in Odgrobadogroba aveva scelto di adoperare.
Nessuna pretesa di emozioni forti, in stile suspense hitchcockiana, ma una fiaba a tratti naturale, realistica e sognatrice, per uno dei film sloveni di maggior successo degli ultimi anni.