Fate come noi |
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Un film di Francesco Apolloni.
Con Pupella Maggio, Agnese Nano, Francesco Venditti, Mauro Meconi, Arianne Turchi.
continua»
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+16,
durata 92 min.
- Italia 2004.
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Bove e Pechino, due ragazzi di Torbellamonaca, uno a Ferragosto, l'altro alla Vigilia di Natale, vorrebbero dar sfogo alla loro pulsione criminale, e ...
![]() Dalle peggiori intenzioni possono nascere i gesti più nobili |
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Giancarlo Zappoli
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![]() Pechino, mentre sta rubando in un appartamento, viene scambiato da una novantenne per il nipote che non la va mai a trovare. In un'altra occasione incontra una bambina che ha bisogno di un amico mentre il Bove (borgataro come Pechino) si fa sedurre da una ricercatrice universitaria tradita dal marito. Tentativo, riuscito in parte, di raccontare la periferia romana con accenti quasi alla Zavattini.Sono però altri tempi. |
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premi nomination |
Festival di Giffoni 0 1 |
di Simonetta Robiony La Stampa
Paradossalmente in questo caso è più intrigante la storia del come sono riusciti a fare il film di quanto lo sia la storia raccontata nel film. Dunque, dopo quattro anni di stenti e patemi, esce in sala venerdì, con l’Istituto Luce e i Warner Village, Fate come noi di Francesco Apolloni, piccolo film costato 800 milioni delle vecchie lire raggranellate in maniera varia e avventurosa. Girato a Roma nelle perferie come nel centro storico, è la storia di due borghettari, Er Bova-Francesco Venditti e Er Pechino-Mauro Meconi, in due giornate che precedono la festa: la vigilia di Ferragosto e quella di Natale. » |
di Piera Detassis Ciak
Caso strano di un film girato tra il 1999 e il 2000, in due tempi a seconda di come buttavano i (pochi) finanziamenti, con qualche cambio nei protagonisti (le bambine e anche gli adolescenti crescono) e molto sprezzo del pericolo. Il film di Apolloni risente qua e là della distanza (è di scena, nel finale, il capodanno del 2000 ed è difficile, oggi, non notarlo) ma allo stesso tempo contiene omaggi a personaggi amati e scomparsi: Piero Natoli e soprattutto la grande Pupella Maggio, regina della prima parte. » |
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di Paolo D'Agostini La Repubblica
Il regista, 33 anni, ha sudato sette camicie per far uscire questo suo secondo film girato cinque anni fa. La grande Pupella Maggio è morta a fine '99 (e ci ha lasciati anche un altro attore, Piero Natoli). Diviso in due episodi che portano nomi di donna. Trait d'union due ragazzi della borgata romana Torbellamonaca, il Bove (Venditti) e il Pechino (Meconi). Giustina (Pupella) è una vecchietta che ci vede poco e spera che la morte la sottragga alla solitudine. E' Ferragosto e, dopo essersi diviso dall'amico in partenza per Rimini, il Pechino che è un ragazzetto sbruffone ma ingenuo s'infila in casa di Giustina per rapinarla. » |
di Aldo Fittante Film TV
Da due suoi racconti Francesco Apolloni ricava altrettanti episodi. Due date, 15 agosto e 24 dicembre, incorniciano due curiosi ritratti di donne: quello concentrato sull’anziana Giustina (l’ultima, struggente interpretazione di Pupella Maggio), che vive la sua solitudine tra il giro mattutino della spesa e i rimpianti verso la famiglia che l’ha dimenticata; e la piccola Livia, figlia di una giovane non ancora cresciuta, che “sequestra“ una specie di pony express per riempire i vuoti delle lunghe giornate in esclusiva compagnia di giocattoli, playstation e (propria) fantasia. » |
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