Il passo sospeso della cicogna |
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Un film di Theodoros Angelopoulos.
Con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Gregory Karr
Titolo originale Les pas suspendu de la cigogne.
Drammatico,
durata 140 min.
- Francia, Grecia, Svizzera, Italia 1991.
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![]() Un giornalista televisivo si fa incuriosire dalla storia di un importante politico greco che aveva deciso di scomparire nel nulla. Vent'anni dopo i fatti crede di averlo individuato in un paese di frontiera e la ricerca lo spinge a indagare nel proprio animo mentre l'identità dell'uomo sembra essere sempre meno accertabile. Angelopoulus e Tonino Guerra hanno costruito un film sui luoghi "altri" in una terra che fa parte più della geografia dell'animo che di quella della terra. La lavorazione del film ha dovuto superare numerosi ostacoli, ivi compresa una scomunica. ![]()
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Un cinema ed un autore sottovalutati
venerdì 21 aprile 2006
di luigim
Il passo sospeso della cicogna del titolo è quello di chi è posto davanti alla linea azzurra che delimita i due stati e si ritrova con un piede poggiato sulla sua terra e l'altro sospeso in territorio straniero, in una posizione che, se crollasse, gli procurerebbe la morte: i rapporti con i "vicini" sono così deboli che, ci racconta il Colonnello, spesso ci scappa il morto anche per il semplice contrabbando di un solo pacchetto di sigarette. Anghelopoulos utilizza la storia del riconoscimento da continua » |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Il passo sospeso sul confine.
venerdì 8 luglio 2011
di gabriella
Il passo sospeso della cicogna è la metafora del passo di chi sta al confine,alla frontiera.Un passo sospeso che potrebbe condurre anche alla morte...Il film è drammatico,triste,tutto immerso in atmosfere fosche,scure,nebbiose.Il film è anche molto lento e ricco di silenzi che dicono più delle parole ma che lasciano sospeso ovvero non del tutto chiarito e definito il percorso...E'il volere del regista greco Theo Angelopulos che si avvale di attori del calibro di Marcello Mastroianni e di Jeanne continua » |
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di Lietta Tornabuoni La Stampa
Molto bello, molto interessante, ricco d’una grande intelligenza delle cose del mondo, questo film di Anghelopoulos che oltre trent’anni dopo riunisce la coppia de La notte di Antonioni, Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau, ha avuto un destino singolare. Presentato nel 1991 al festival di Cannes, non fu ben capito nella sua essenziale visione contemporanea; e in Italia esce con due anni di ritardo perché (dicono) Mastroianni, il cui compenso non era stato interamente versato, giustamente avrebbe rifiutato di doppiarsi in italiano (nell’originale era doppiato da un attore greco) sinché il suo credito non fosse stato pagato. » |
di Enzo Siciliano
Ne Il passo sospeso della cicogna di Theo Anghelopoulos c'è un solo primo piano, che la camera cattura quasi in finale scivolando da un campo lungo a un altro. Anghelopoulos viene dai formalissimi anni Sessanta del cinema europeo. È in quegli anni che, per dir così, facendo il critico cinematografico, studiò da regista, per debuttare nel 1970 con quel folgorante Ricostruzione di un delitto che segnò la nascita internazionale del cinema greco. Godard? Antonioni? Di suo, Anghelopoulos, nello stile nato in quegli anni, ci ha messo un'emozione che si esprimeva in dediche alla filosofia della memoria e alla sofferenza, al doloroso rovescio esistenziale della violenza politica. » |
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