Titolo originale | Marcelino pan y vino |
Anno | 1955 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna, Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Ladislao Vajda |
Attori | Pablito Calvo, Rafael Rivelles, Antonio Vico, Isabel De Pomes . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,24 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 novembre 2009
Marcellino, raccolto in fasce da alcuni frati, fa amicizia con il Cristo riposto tra le cose vecchie del convento: tutti i giorni gli porta di che ber...
CONSIGLIATO SÌ
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Marcellino, raccolto in fasce da alcuni frati, fa amicizia con il Cristo riposto tra le cose vecchie del convento: tutti i giorni gli porta di che bere e nutrirsi e parla con lui. Un giorno gli domanda di vedere la madre, che è morta, e viene accontentato: muore dolcemente tra le braccia del Redentore.
Marcellino pane e vino celebra l’infanzia come età della semplicità e della purezza. Mostra come i bambini abbiano la facoltà di vedere le cose spirituali attraverso le cose materiali, la spiritualità attraverso la materialità. I bambini, e i beati, possono vedere e conoscere i segreti del cielo e della terra con naturalezza, senza sapere che sono segreti. Poi si cresce, e questa conoscenza si offusca. Gli uomini possono solo pensare ciò che i bambini, e i beati, possono vedere. Per riconquistare la conoscenza dei segreti del cielo e della terra, per incontrare il sacro e la spiritualità, gli uomini possono solo tentare di riavvicinarsi alla condizione iniziale, di tornare alla purezza dell’infanzia. Marcellino vede le cose materiali, visibili a tutti, e, attraverso di esse, vede il trascendente, il sacro. Marcellino possiede in modo innato le tre virtù teologali, la Fede, la Speranza, la Carità, quelle virtù che, secondo la teologia cristiana, sono infuse nell’animo umano dalla Grazia divina. Marcellino crede nel fatto che la madre c’è, e questa è la sua Fede; spera di vedere la madre, e questa è la sua Speranza (nella vita eterna); ha una bontà naturale (come si ravvisa dal suo impulso a offrire del cibo al Cristo, a quell’uomo che egli vede magro e pensa affamato), e questa è la sua Carità. Il film affronta questi temi con la chiave del realismo, unendo materiale e spirituale, visibile e invisibile, quotidiano e miracoloso. Come Marcellino, il regista vede e fa vedere le cose nella loro materialità concreta, e, attraverso la materialità, tenta di vedere e far vedere la spiritualità, il cuore segreto delle cose. La spiritualità è mostrata attraverso la materialità del realismo. Il trascendente, il sacro, il miracolo diventano cose umane, reali. Sull’onda del successo del film, nel 1958 fu realizzato Totò e Marcellino, di A. Musu. Nel 1991 Luigi Comencini ha diretto un remake del film di Vajda, spostando la vicenda dall’800 al ’600.
MARCELLINO PANE E VINO disponibile in DVD o BluRay |
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Un frate si reca da una bambina gravemente malata, e decide di raccontarle la storia di un bimbo vissuto qualche tempo prima: Marcellino pane e vino. Egli è stato abbandonato nel più classico dei modi: dinanzi a un convento. Dopo qualche titubanza iniziale, i frati decidono di tenerlo e crescerlo, riempendolo di amore, attenzioni, saggi insegnamenti.
la storia di critici pseudo intellettuali pieni di saggia presunzione e di fiere uscite fuori dal coro, è pieno il cinema italiano, essi sono gli stessi che stroncarono TOTO', FRANCHI e INGRASSIA e chissà quanti altri. io non sono un critico professionista, cioè un che non sa far niente, ma uno che ama l'arte e che vede tanti film di ogni genere "MARCELLINO PANE E VINO" non è un film presuntuoso [...] Vai alla recensione »
Vedo che molti critici si stupiscono perchè questo film alla sua uscita in Italia, nel 1955, ha avuto un grandissimo successo di pubblico! guardiamo l'epoca: io allora avevo 9 anni ad amavo solo i cartoni animati ed i film di avventure! Odiavo i films strappalascrime! Eppure quando i miei genitori mi hanno portato a vedere Marcellino mi è piaciuto moltissimo, e così a tanti miei compagni di scuola! [...] Vai alla recensione »
Bianco e nero, povertà di mezzi(SPagna franchista, metà anni 1950), altro ancora: poco"movimento"per chi ama film d'avventura e d'azione: un grandissimo film, in quanto tratta in maniera semplice i temi eterni: vita e morte, amore tra madre e figlio(mai riducibile al complesso edipico postulato da Freud e mal ripreso/frainteso da tanti freudiani), solidarietà [...] Vai alla recensione »
Mamma mia quanto è triste questo film! La prima volta che l'ho visto avevo non mi sono messa a piangere ma da quando ho comperato il DVD sono rimasta in crisi per una o due settimane intere. Un bambino tanto tenero che alla fine... muore! Pablito Calvo interpreta Marcellino. E' nato nel 1948 ed è morto nel 2000.