Titolo originale | Gajang Botongui Yeonae |
Anno | 2019 |
Genere | Sentimentale |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Kim Han-Kyul |
Attori | Kim Rae-won, Hyo-jin Kong, Ki-Young Kang, Jung Woong-in, Jang So-yeon Oh Dong-Min, Joo Min-Kyung, Son Sung-chan, Rae-won Kim. |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 giugno 2020
La storia d'amore tra Jae-Hoon e Sun-Young.
CONSIGLIATO NÌ
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Jae-hoon è un trentenne come tanti che lavora in un’agenzia di pubblicità e passa le serate nei bar a ubriacarsi insieme ai colleghi. Dietro l’apparenza di routine, cela però il trauma di essere stato appena abbandonato dalla ragazza con cui conviveva. In ufficio, assieme all’amico Byung-Chul e all’impegnativo capo Kwon-Soo, inizia a frequentare la nuova arrivata Sun-Young, che a sua volta sembra in crisi con il fidanzato. Complici l’uso indiscriminato dei telefoni cellulari e vari blackout dovuti all’alcol, i due si trovano a condividere più del previsto, in una situazione che complica sia la dimensione lavorativa che quella personale.
Un titolo internazionale che trasforma in una storia “pazza” quella che in originale era una relazione “ordinaria”, e un film - lungometraggio d’esordio per Kim Han-Gyul - che fa di tutto per sembrare la più tipica delle commedie romantiche pur avendo un cuore molto più spinoso di quanto richiesto dai tipici dettami del genere.
Crazy Romance si nasconde in bella vista con un trattamento patinato e in superficie scanzonato di una vicenda che tratta in realtà di alcolismo e di elaborazione del trauma. Chi cerca dell’intrattenimento di marca coreana, mai così cool come di questi tempi, non rimarrà deluso dalle note pop di una pellicola che lega humor da ufficio, conversazioni sconclusionate tra infinite bottiglie di soju e approcci sentimentali comunicati tramite messaggistica su schermo. Dietro alla fotografia calda e accesa, per non parlare del notevole lavoro sui costumi (fortemente caratterizzati e tutti di grande stile), c’è però il rapporto centrale tra Jae-hoon e Sun-Young, lui inconsapevole di quanto sia profonda la sua sofferenza e lei tagliente nel rendere pan per focaccia. Trovarli trentenni e ammaccati da vecchie relazioni introduce una frizione generazionale nella leggerezza dell’intreccio di tanti film simili, ma è in particolare la franca rappresentazione della cultura alcolica del paese a smorzare i sorrisi e a complicare la sceneggiatura altrimenti piuttosto piatta della stessa Kim Han-Gyul.
In un film che gioca sul contrasto tra superficie e interiorità (non solo nella psicologia, ma anche nelle scenografie fintamente laccate che ospitano le varie pubblicità girate dai protagonisti), non è sempre chiaro dove penda la volontà della regista, penalizzata da un registro che alterna troppo bruscamente lo sketch comico e i momenti di introspezione. Crazy Romance è però abbastanza astuto da insinuare il dubbio, come quello su una serata di cui si ricorda poco per eccesso di soju, e in un genere solitamente assai rigido si tratta di un tentativo encomiabile.