Il Biografilm Festival, a Bologna dal 7 al 17 giugno 2024, ospiterà anche in questa ventesima edizione tanti titoli e tanti ospiti per un ricco programma, sia dal vivo che in streaming, grazie alla piattaforma  MYmovies ONE (scopri i titoli in streaming).

«20esima edizione significa raggiungere un traguardo importante». Il Festival, rimasto fedele a sé stesso, anche per questo 2024 proporrà storie di attualità per richiamare tematiche vicine al pubblico.

Con 77 film in programma, alla presenza di registi, interpreti e produttori, i titoli si spalmano all’interno delle otto sezioni della Selezione Ufficiale con 58 anteprime di cui 19 anteprime mondiali. Continuando sulla scia dei numeri sono 28 le opere prime e seconde, 12 delle quali concorrono ai premi Hera “Nuovi Talenti” nelle sezioni Concorso Internazionale e Biografilm Italia.

L’apertura del festival, venerdì 7 giugno, vedrà l’anteprima italiana di Hors du Temps di Olivier Assayas dopo la presentazione mondiale in concorso alla Berlinale 2024. Un film che porta nella campagna francese all’inizio della pandemia, dove due fratelli con le rispettive compagne trascorrono “fuori dal tempo” il periodo di isolamento. A presentare il film in sala ci sarà direttamente il regista che riceverà il Celebration of Lives Award.

Tra i tanti ospiti di questa edizione merita una menzione speciale il fotografo Joel Meyerowitz, protagonista di un film che, tra le altre cose, racconta l’amore e la ricerca della fama, in età avanzata. E tanti altri, dalla regista candidata all’Oscar Kaouther Ben Hania, all’attrice Barbara Ronchi, fino ad arrivare allo scrittore Carlo Lucarelli.
 

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
Tra le sezioni principali, il Concorso Internazionale permette di dare spazio a dieci delle più recenti e notevoli produzioni di documentari da tutto il mondo. Biografilm Italia presenta, invece, una selezione dei dieci più interessanti documentari di produzione e co-produzione italiana.

Di seguito i titoli presenti al festival. A precedere il film di Assayas il documentario I Am the River, the River Is Me di Petr Lom. L’8 giugno, invece, sarà possibile vedere Isabelle Stengers: fabriquer de l'espoir au bord du gouffre di Fabrizio Terranova nel Concorso Internazionale, Romina di Valerio Lo Muzio per Biografilm Italia e, oltre ad altri titoli delle sezioni parallele, anche tre eventi speciali: As the Tide Comes In di Sofie Husum Johannesen e Juan Palacios, The Animal Kingdom di Thomas Cailley e Woman of... di Michal Englert, Malgorzata Szumowska.

Il giorno successivo, per il concorso internazionale Helke Sander: Cleaning House di Claudia Richarz e per il Biografilm Italia The Roller, the Life, the Fight di Hazem Alqaddi, Elettra Bisogno. Come eventi speciali, invece, Death Is a Problem for the Living - La morte è un problema dei vivi di Teemu Nikki e Invisible Nation di Vanessa Hope.

Nella giornata di lunedì 10 giugno sarà possibile vedere Gerlach di Luuk Bouwman, Aliona van der Horst per il concorso internazionale e, sempre per la stessa sezione, da martedì 11 giugno ci saranno anche Agent of Happiness di Arun Bhattarai, Dorottya Zurbó e The Lost Notebook di Ida Marie Gedbjerg Sørensen, mentre per Biografilm Italia Che ore sono di Marta Basso, Tito Puglielli e Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer di Samuele Rossi.
 

Il 12 giugno per Biografilm Italia è la volta di Lettre à ma fille depuis le pays des femmes di Silvia Staderoli e di tanti eventi speciali, tra i quali, oltre al cortometraggio di Margherita Ferri, si possono citare i titoli che omaggiano Paolo Caredda.

Giro di boa per il festival con le proiezioni del 13 giugno che, per il concorso internazionale, vedono Jardin noir di Alexis Pazoumian e, per Biografilm Italia, Un paese di resistenza di Shu Aiello, Catherine Catella.

Il 14 e 15 giugno è la volta di Life Is Beautiful di Mohamed Jabaly e Marching in the Dark di Kinshuk Surjan per il concorso internazionale e Un milione di granelli di sabbia di Andrea Deaglio per Biografilm Italia.

In chiusura, in occasione della serata di premiazione, domenica 16 giugno, tra gli eventi speciali che si susseguiranno, ci sarà l’anteprima italiana di Turn in the Wound di Abel Ferrara, presente in sala e che porterà sullo schermo un documentario sull’esperienza della guerra in Ucraina alla ricerca del senso profondo della sofferenza. Nel film anche Patti Smith, che canta e interpreta le parole di Artaud, Daumal e Rimbaud.

Grazie anche a questi titoli il Biografilm, dopo 20 anni, è in grado di affermarsi ancora di più, diventando non solo nazionale, ma anche internazionale. «Un luogo da nutrire, da curare», un po’ come il cinema stesso.