Da tempo scuola e cinema vanno sempre più a braccetto. E tra i tanti progetti che in tutta Italia diffondono l’educazione all’audiovisivo, Schermi in Classe è senza dubbio uno degli appuntamenti più importanti. Nato nel 2011 e promosso da Cinemovel Foundation, Libera e MYmovies (oltre che selezionato dal Piano Nazionale Cinema e immagini per la scuola di MIM e MiC), il progetto mette in dialogo reale e virtuale per sperimentare modalità di condivisione di film e audiovisivi (più di 150 le scuole coinvolte!) e costruire percorsi d’approfondimento legati ai temi della cittadinanza attiva, della difesa dei diritti fondamentali e dei valori dell’antimafia.

Quest’anno, dal 15 al 17 marzo, Schermi in Classe presenta il SIC Festival, tre giorni di proiezioni gratuite mattutine e serali, incontri live e laboratori dentro e fuori le aule per prepararsi al Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie del 21 marzo prossimo.

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La sala virtuale, allestita con la collaborazione di MYmovies, sarà aperta la mattina dalle 9 alle 13 e la sera dalle 19 alle 24. Tra gli ospiti, Costanza Quatriglio, sceneggiatrice e regista di Terramatta, Peppino Mazzotta, attore e protagonista di Anime nere, e la critica cinematografica Paola Casella, i quali dialogheranno con le studentesse e gli studenti collegati alla piattaforma di MYmovies.

Il 15 marzo il Festival apre con Camorra, di Francesco Patierno (2018), selezione di materiale di repertorio che ricostruisce vicende di cronaca nera e criminalità nella vita di Napoli e della Campania; Nulla di sbagliato di Davide Barletti e Gabriele Gianni (2022), film girato interamente da remoto, in tempi di lockdown e paura del contagio, in ascolto di ragazze e ragazzi e delle loro ipotesi sulla vita, l’amore, il tempo; Re della terra selvaggia di Benh Zeitlin (2012), tra i migliori indie americani degli ultimi anni, appassionante avventura tra sogno e realtà di una bambina rimasta sola nelle grandi paludi della Louisiana; e Zanna Bianca di Alexandre Espigares (2018) un racconto di formazione che vede protagonista il celebre cucciolo di lupo costretto ad entrare in contatto con il mondo degli uomini, tra questi non sono tutti amabili come il suo padrone.

Il 16 marzo sarà invece la vota del brasiliano L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza di Cao Hamburger (2006), racconto di formazione adolescenziale ambientato durante la dittatura militare in Brasile nel 1970; L’uomo fiammifero di Marco Chiarini (2009), altra esperienza fra fantasia e realtà grazie alla creatività di un bambino che passa l’estate in compagnia dei suoi amici immaginari; e Anime nere di ??Francesco Munzi (2014), grande, potentissimo ritratto familiare immerso nel mondo dell’ndrangheta calabrese, a cui seguirà alle 11 l’incontro con l’interprete Peppino Mazzotta.

Infine, il 17 marzo, chiuderanno il Festival Microcosmos - Il popolo dell’erba di Claude Nuridsany e Marie Pérennou (1996), tra i più celebri e stupefacenti documentari sulla vita degli insetti e degli infiniti microcosmi che popolano la natura; La nostra strada di Pierfrancesco Li Donni (2019), ancora un coming of age, anche se in forma di cinema del reale, con protagonista la classe terza di una scuola media di Palermo; e Terramatta di Costanza Quatriglio (che alle 12 incontrerà studenti e studentesse), Nastro d'argento per il miglior documentario nel 2013 e racconto del Novecento attraverso le parole di Vincenzo Rabito, ex bracciante siciliano nato nel 1899, semianalfabeta ma di grande capacità narrativa, la cui parabola di vita fra le due guerre e l’Italia repubblicana dischiude la storia di un popolo e aiuta le nuove generazioni a comprendere il valore dell’educazione e delle idee.