Il regista è dietro la macchina da presa per il film candidato a tre premi Oscar The Whale. Dal 23 febbraio al cinema.
di Nicoletta Dose
Regista cinematografico statunitense, amante della follia e delle stranezze della vita. Ha iniziato la carriera con film ricchi di provocazioni, tra calcoli matematici impossibili e droghe allucinatorie. È rimasto affascinato dal fantasy al quale ha poi preferito il duro realismo di The Wrestler, portandosi a casa l'ambito Leone d'Oro di Venezia.
Nel 2022 alla Mostra del Cinema di Venezia ha portato il nuovo film The Whale, in uscita nei cinema italiani il 23 febbraio.
Spirito d'artista fin da giovane, Aronofsky comincia a mettere alla prova le doti di visionario nel campo dei graffiti. Dopo il diploma, decide di viaggiare e parte per Israele ma la vacanza dura solo qualche giorno. Qualche tempo dopo si iscrive alla Harvard University per studiare cinematografia: può finalmente mettere a frutto la passione per il cinema classico, oltre che l'amore per le varie tecniche d'animazione grafica. La tesi di laurea, il cortometraggio Supermarket Sweep (1991) con Sean Gullette, risulta finalista alla National Student Academy Award, e viene seguito da due altri lavori di breve durata, Fortune Cookie (1991) e Protozoa (1993). Qualche anno dopo richiama l'amico Gullette per scrivere la sceneggiatura di Pi greco - Il teorema del delirio (1997), storia di un genio della matematica che in una piccola stanza di Chinatown, tra calcoli e computer, trova un modo per spiegare le leggi della natura e del comportamento umano attraverso l'uso dei numeri. Il film prende parte anche al Sundance Film Festival, dove viene accolto favorevolmente sia dal pubblico che dalla critica.