Il regista americano torna al cinema con Licorice Pizza, ambientato nella San Fernando Valley degli anni '70. Da domani al cinema.
di Fabio Secchi Frau
C'è chi sostiene che tutte le storie raccontate da Paul Thomas Anderson siano solo grandi storie d'amore. D'amore per il denaro, d'amore per la libertà, d'amore per se stessi, d'amore per l'odio... e a volte d'amore per l'amore, come nel caso di Licorice Pizza, dove mette insieme Alana e Gary, due ragazzi della sua nativa San Fernando Valley che, crescendo, capiscono di non poter fare a meno l'uno dell'altra.
Rapporti di dipendenza emotiva, esistenziale, molto spesso ritmati dalle musiche dei sommi e sacri Nina Simone e David Bowie o dei Doors e di Paul McCartney, e interpretati da una scuderia di attori formidabili e indimenticabili nelle loro performances: Joaquin Phoenix, Adam Sandler, Emily Watson, Daniel Day-Lewis, Julianne Moore, John C. Reilly, Tom Cruise, Mark Wahlberg, Lesley Manville e tanti tanti altri.
Paul Thomas Anderson non ha eguali rispetto ai suoi colleghi. Pellicole come Boogie Nights, Magnolia, The Master, Il filo nascosto (guarda la video recensione) e, soprattutto, Il petroliere, il suo capolavoro oscuro, sono passionali e carnali racconti di formazione. Splendide e lente danze di fine anno attraverso storie che, ha affermato, appartenevano alla sua infanzia e alla sua adolescenza.