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77. Mostra di Venezia. L'Italia in streaming

Il posto riservato al documentario italiano al Festival rispecchia l’importanza del cinema della realtà nella cinematografia recente. Scopri i film della sala web
di Paola Casella

domenica 30 agosto 2020 - Festival

Se è vero (come è vero) che la rinascita del cinema italiano più recente è partita dal documentario, allora è sintomatico che alla 77esima Mostra del cinema Cinema di Venezia proprio il cinema della realtà abbia un posto speciale.

Uno dei temi più sentiti è quello della fragilità umana: ne parla Andrea Segre in Molecole (Fuori concorso), girato durante il lockdown che ha bloccato il regista a Venezia, sua città di origine, dove stava lavorando a due progetti, uno sul turismo e uno sull’acqua alta. Chiuso nella casa veneziana di famiglia, Segre ha “raccolto storie e appunti visivi” ripercorrendo i suoi “ricordi di ragazzo e figlio”, e attingendo a piene mani agli home movies di suo padre, vero protagonista del documentario. Scopri e Prenota ora

E di fragilità umana tratta anche Isola (Le Giornate degli Autori), in cui la regista Elisa Fuksas racconta il suo incontro con una grave malattia scoperta proprio alla vigilia dello scoppio della pandemia, e dello speculare incontro con la malattia anche della sua più cara amica, da poco ritrovata. Un documentario girato interamente al telefono, in quarantena, con l’obiettivo di sconfiggere la paura, non solo della morte ma anche della vita stessa. Scopri e Prenota ora.

Anche il cinema è al centro della selezione di documentari “veneziani” proposti dalla sala web di MYmovies. Guerra e pace (Orizzonti) di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (qualche anno fa in concorso a Venezia con Spira Mirabilis) ripercorre il cinema che ha raccontato i grandi conflitti, dai primi del ‘900 alla contemporaneità, in cui i resoconti spesso provengono da immagini rubate con gli smartphone. Una riflessione in quattro capitoli – passato remoto, passato prossimo, presente e futuro – e attraverso quattro istituzioni europee – l’Istituto Luce, il Ministero degli Esteri italiano e il Ministero della Difesa francese, la Croce Rossa internazionale – che “si interroga sulle conseguenze della guerra, sul senso della storia e della conservazione della memoria, a beneficio delle future generazioni”. Scopri e Prenota ora.

E la memoria cinematografica vuole ricostruire La verità su La Dolce Vita (Fuori concorso), documentario di Giuseppe Pedersoli, il figlio di quel Carlo Pedersoli che il cinema ricorderà sempre come Bud Spencer. “Un’appassionata ricostruzione, il racconto della genesi, del disastro annunciato e del mito di uno dei film più celebri della storia del cinema”, afferma il regista. Un film che nessuno voleva produrre, che ha avuto una vicenda travagliata e costosa, arrivando sull’orlo del fallimento. Attraverso testimonianze dei protagonisti della vicenda, brani d’archivio inediti e sequenze del capolavoro di Federico Fellini il documentario racconta una storia d’amore per il cinema e un’epoca in cui i produttori erano disposti a tutto pur di veder realizzato sul grande schermo il sogno di un artista. Scopri e Prenota ora.

 

Attraverso le voci di Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco invece il documentario Agalma (Le Giornate degli Autori) racconta “la vita all’interno di uno dei più importanti musei archeologici del mondo, il Mann di Napoli, all’interno del quale hanno girato, fra gli altri, Roberto Rossellini e Ferzan Ozpetek. Ma è soprattutto “il rapporto segreto e sempre nuovo che nasce tra i visitatori e le meraviglie dell’antichità greco-romana, il respiro appassionato di chi pianifica ogni giorno la vita del museo” al centro della narrazione, così come, nelle parole della regista Doriana Monaco,  “l'archeologia come materia viva, trovando una chiave che sovrapponesse lo sguardo archeologico a quello cinematografico”. Scopri e Prenota ora.

Ma nella offerta in streaming gestita da MYmovies per conto di Biennale Cinema c’è spazio anche per un film di finzione, firmato da una delle coppie artistiche più insolite e interessanti del panorama italiano: è Samp (Le Giornate degli Autori) di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, già Leoni d’oro alla carriera per il Teatro nel 2018. Un thriller on the road sui generis che vede protagonista un insolito killer, interpretato da Rezza, affetto da turbe psicologiche e alla ricerca della donna ideale (dopo aver ucciso la prima: sua madre). Il killer si innamorerà di molte donne, ritrovando occasionalmente la propria umanità. Ci sono voluti quasi vent’anni per girare questo film, in cui i protagonisti invecchiano come i loro interpreti e autori, in un vero esperimento metacinematografico. Scopri e Prenota ora.


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