Due sorelle divise da un destino ingiusto, non perderanno la speranza di potersi ritrovare. Ritratto femminile a due voci, La vita invisibile di Euridice Gusmao (guarda la video recensione) ha conquistato la critica, aggiudicandosi il premio per il Miglior Film nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2019. 

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Impossibile non cedere al fascino di questo racconto. Impossibile non restare travolti dalle capriole emotive delle protagoniste, dalle loro avventure disgraziate, da quella voglia di espressione costantemente frustrata e messa a tacere.

Ci sono film che lasciano un segnale fortissimo appena terminati. La vita invisibile di Euridice Gusmão del brasiliano Karim Aïnouz è uno di questi.

Ci fa rileggere frasi e vicende genealogiche sotto una nuova luce.

Era tempo che non si vedeva al cinema una cosa come questa, forma melodrammatica pura, priva di formalismi neoclassici