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XII.ma edizione di Archivio Aperto, si parte con l'omaggio a Jonas Mekas

Dal 25 ottobre a Bologna la storica manifestazione per la riscoperta del patrimonio cinematografico privato.

giovedì 17 ottobre 2019 - Festival

Con l'omaggio a Jonas Mekas, artista visionario e padrino del New American Cinema, si apre il prossimo 25 ottobre la XII edizione di Archivio Aperto, la manifestazione annuale che Archivio Home Movies dedica ogni anno alla riscoperta del patrimonio cinematografico privato, dal film di famiglia al film sperimentale e d'artista. Poeta e filmmaker di origine lituana trapiantato a New York, cantore dell'home movie come forma d'arte, Mekas ci ha lasciati il 23 gennaio di quest'anno dopo una lunga vita dedicata al cinema indipendente e d'avanguardia.

Archivio Aperto lo celebra scegliendo un punto di vista inedito, che affonda nelle radici del suo sguardo di emigrato, in cui alla ferita della perdita e al peso della solitudine si affianca l'inesauribile sete di conoscenza, il desiderio della scoperta, la costruzione di quella che lui stesso definiva "una nuova Itaca".

I had nowhere to go - omaggio a Jonas Mekas è il programma di Archivio Aperto che indaga lo spazio creativo tra scrittura privata e pratica filmica, attingendo all'omonimo diario dell'artista - "I had nowhere to go" - come esperienza poetica centrale da cui molte delle sue immagini scaturiscono: le memorie della vita nei campi di lavoro nazista e nei "Displaced Person Camp" - campi profughi allestiti dagli Alleati alla fine della guerra - si uniscono a quelle dei primi anni newyorkesi, quando Mekas acquista la sua prima cinepresa Bolex 16mm e inizia a filmare mentre continua a lavorare in fabbrica per vivere: "se potevo filmare un minuto, filmavo un minuto. Se potevo filmare dieci secondi, filmavo dieci secondi. Giravo quel che potevo, per disperazione".

Nella settimana dal 25 ottobre al 3 novembre saranno quindi visibili a Bologna le proiezioni rigorosamente in pellicola 16mm di Lost, Lost, Lost (1976), Reminiscences of a Journey to Lithuania (1972) e Williamsburg Brooklyn (2003), film dove più emerge la dimensione nostalgica dello straniero che pervade gran parte dell'opera di Mekas e che trovano una connessione diretta con i passaggi dei diari scritti.
In Lost, Lost, Lost le immagini girate a New York tra il 1949 e il 1963 narrano un epos del quotidiano fatto di sbarchi e feste di emigrati, manifestazioni pacifiste, sguardi sulla città e prime esplorazioni nel cinema underground, mentre in Reminiscences affiorano i ricordi nostalgici del primo viaggio di ritorno (nostos) al villaggio natale in Lituania, lasciato più di 25 anni prima. Con Williamsburg, infine, Mekas torna alla memoria dell'allora quartiere operaio dei suoi primi anni a Brooklyn.


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