Advertisement
Presente italiano: paesaggi, forme e storie

Dai fratelli Vanzina a Ermanno Olmi, da Gatta Cenerentola a Macbeth: Neo Film Opera, la 4a edizione del festival è a Pistoia dall'11 al 18 ottobre.
di Marzia Gandolfi

Gatta Cenerentola

Impostazioni dei sottotitoli

Posticipa di 0.1s
Anticipa di 0.1s
Sposta verticalmente
Sposta orizzontalmente
Grandezza font
Colore del testo
Colore dello sfondo
0:00
/
0:00
Caricamento annuncio in corso
Maria Pia Calzone (56 anni) 10 ottobre 1967, Reino (Italia) - Bilancia. Interpreta Angelica Carannante nel film di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone Gatta Cenerentola.
martedì 2 ottobre 2018 - Festival

Da quattro anni Presente italiano, ideato e diretto da Michele Galardini, aiuta gli spettatori a guardarsi attorno, scoprendo in sala la proteiforme dinamicità del cinema italiano contemporaneo. Il cinema dovrebbe servire in primo luogo a questo, a comprendere meglio quello che accade in Italia e nel mondo, nella (nostra) cultura e nella (nostra) società. Senza voler per forza prefigurare un esito a una situazione che per fortuna è in continuo movimento, Presente italiano seleziona ogni anno sei opere rappresentative della trascorsa stagione cinematografica (un arco temporale compreso tra settembre 2017 e agosto 2018).
Arrivato alla sua quarta edizione, il festival di Pistoia, che si svolge quest'anno dall'undici al diciotto ottobre, presenta una hit parade eterogenea, una fotografia parziale che prova a fare creativamente il punto sul cinema italiano e la sua identità sfuggente. Andando a Sud (Gatta Cenerentola, La vita in comune), lasciando i confini (La strada dei Samouni), muovendosi sui confini (Dove non ho mai abitato), approdando sull'Isola (Surbiles), avanzando lungo i margini (Il codice del Babbuino), la selezione propone sei racconti dissonanti sul mondo e mai complici con il senso comune.

Tra figure umane e ologrammi fluttuano i mali di Napoli 'disegnati' da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Dario Sansone e Marino Guarnieri. Con Gatta Cenerentola (guarda la video recensione), la fiaba di Giambattista Basile volge in cinema di animazione 'politico', affondando Napoli in un acquario e sognando il suo riscatto.
Marzia Gandolfi

Di favole, favole ancestrali, racconta pure il documentario di Giovanni Columbu, indagando e ricostruendo visivamente leggende della cultura popolare sarda. Più che un documentario sulle superstizioni dei suoi abitanti, Surbiles è un documento delle loro credenze, la Sardegna un luogo epico marcato dal confronto dell'uomo con le forze elementari che lo sovrastano. Vampire che infilano le dimore e succhiano il sangue di fanciulli senza battesimo, le surbiles vagano ancora in paesi ormai senza bambini e in un film di interviste e ritratti scolpiti nella notte. E in una notte senza stelle a indicare la via si svolge l'indagine di un uomo in cerca di un impossibile riscatto. Girato a Guidonia, il noir di Davide Alfonsi e Denis Malagnino (Il codice del babbuino) misura la provincia italiana e inventa con il Tibetano un 'cattivo' da antologia. Diversamente, il sindaco di Edoardo Winspeare (La vita in comune) è un uomo mite e malinconico che si sente terribilmente inadeguato a coprire un ruolo istituzionale.
Affondato nel Salento, ancora una volta il cinema di Winspeare trova una piccola storia bucolica guidata da due lirici disgraziati e realizza un altro saggio sulla "questione meridionale", per cui inventa una possibilità di salvezza. Perché nel comune immaginario di Disperata, la speranza dimora e con quella la possibilità di una rinascita, un margine di azione, un futuro malgrado tutto fondato sulla dignità sociale e l'intelligenza.


CONTINUA A LEGGERE
In foto Emmanuelle Devos e Fabrizio Gifuni in una scena di Dove non ho mai abitato.
In foto una scena di Macbeth - Neo film Opera di Daniele Campea.

Più lontano, a Gaza trasloca invece lo sguardo di Stefano Savona e Simone Massi che firmano un ritratto di famiglia e la sua lenta ricostruzione dopo un attacco israeliano che ha causato una perdita gravosa di vite umane e beni materiali tra i civili palestinesi. Ospiti della famiglia del titolo (La strada dei Samouni), gli autori incontrano i componenti sopravvissuti e ricostruiscono i loro ricordi con l'animazione. La particolarità del film è quella di confrontare dialetticamente le immagini documentarie con porzioni di animazione, concepita da Simone Massi. Tracce di un mondo distrutto, di un vuoto che la matita dell'autore colma, riallacciando il presente al passato di una famiglia, di un popolo. Tra Italia e Francia, tra esterni e interni, dentro un cantiere si costruisce invece una casa in cui 'abiteranno' gli amanti che non hanno mai abitato altrove di Paolo Franchi.

Colpevolmente dimenticato dai canali ufficiali, il mélo della rinuncia di Paolo Franchi (Dove non ho mai abitato) è un film di enorme bellezza, un racconto di una vita mancata in cui la resistenza degli amanti (entrambi architetti) si fa struttura portante e fine narrativo.
Marzia Gandolfi

A Daniele Campea e al suo debutto al cinema (Macbeth - Neo Film Opera), il festival consegna invece il premio Opera Prima, celebrando la sua rilettura potente del dramma shakespeariano, che gioca col genere e l'architettura industriale. A corona di una nuova generazione di autori, si schierano due sguardi opposti che convivono nelle sale di "Presente italiano": si apre con un omaggio ai fratelli Vanzina e si chiude con un tributo a Ermanno Olmi (la proiezione di Il posto), a dimostrazione che il cinema è "un procedimento di trasformazione industriale" che può anche diventare arte. Appuntamento a Pistoia.


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati