Un grande classico di Hitchcock diretto nel 1951, con le scene che fanno parte dell'antologia del cinema.
di Pino Farinotti
È doveroso segnalare l'uscita in dvd di grandi classici. Come memoria e come storia. Essere "grande classico"... non è semplice. Occorre aver superato molti esami, di qualità e di resistenza perenne, anche a molti anni di distanza. Il nome assoluto in questo senso è Alfred Hitchcock, i cui film mantengono il loro appeal quasi nella loro interezza. Basta una citazione: La donna che visse due volte è considerato dalla Sigh & Sound, il magazine inglese che fa(rebbe) testo sul giudizio storico dei film, è al primo posto della classifica assoluta. Ma come spesso capita, le preferenze dell'autore non sono le stesse degli specialisti, o dei cinefili. La fase hitchcockiana spettacolare americana, quella de La donna che visse due volte, L'uomo che sapeva troppo, La finestra sul cortile e altri, è stato il momento più popolare appunto, ma Hitchcock spesso stupiva gli interlocutori citando titoli come La congiura degli innocenti, poco frequentato dal pubblico, oppure L'ombra del dubbio, soprattutto Delitto per delitto. È questo il titolo uscito in dvd, il grande classico di cui dicevo sopra. Non è una "prima" ma è un'edizione accurata, in alta definizione.
Il titolo della prima edizione del film (1951) era L'altro uomo. Uno sconosciuto, in treno, propone a un campione di tennis un duplice "favore". Ucciderà sua moglie se l'altro lo libererà della madre.
Donne ingombranti. Lo spunto iniziale è tale da permettere a uno come Hitchcock di muoversi a perfetto agio nelle varie spirali dell'intrigo. E importanti, anzi decisivi sono gli altri nomi legati alla scrittura. Patricia Highsmith, la grande firma del thriller americano, col suo primo romanzo "Sconosciuti in treno". E poi Raymond Chandler, il creatore di Marlowe, che scrisse la sceneggiatura.
Dunque una piattaforma di scrittura al livello più alto. Il film presenta scene che fanno parte dell'antologia del cinema: la partita di tennis dove tutte le teste seguono la palla meno quella, immobile, dell'assassino che fissa sua vittima; e poi la sequenza travolgente, della giostra impazzita. Grande classico. Appunto.