Si assegnano questa sera i riconoscimenti della 64esima edizione.
di Gabriele Niola
Il primo dei premi è stato consegnato ieri, quello alla carriera a Ken Loach, quando si è anche chiuso il concorso con la presentazione dell'ultimo film Macondo, dramma austriaco su un bambino profugo ceceno che deve badare alla madre e alle sorelle, e l'ultimo fuori concorso, La bella e la bestia (moderatamente deriso alla proiezione per la stampa). Invece oggi alle 19 saranno svelati gli altri riconoscimenti di una Berlinale che di certo non ha brillato.
Non è quindi facile fare dei pronostici se non dire che il massimo premio dovrebbe essere saldamente nella mani di Boyhood di Richard Linklater, non solo il film migliore e più apprezzato da pubblico e critica ma anche un'opera unica e rivelatoria che, per le sue caratteristiche eccezionali, è già storia del cinema.
Difficilmente prenderanno qualcosa gli altri americani, dovrebbe infatti rimanere a bocca asciutta Monuments Men mentre Wes Anderson può sperare nella miglior sceneggiatura.
L'altro contendente di livello al quale potrebbe andare l'Orso d'argento o il Premio alla miglior regia sembra essere Black Coal, Thin Ice, che assieme a Kreuzweg è apparso come l'opera più completa, complessa e stratificata di questo festival. Gli unici due ad aprire porte nuove.
E se il riconoscimento al miglior attore potrebbe tranquillamente ricadere nelle mani del veterano scoperto solo ora grazie a Stratos, Vangelis Mourikis, per il premio alla migliore attrice è una lotta tra Jennifer Connelly e Hannah Herzsprung di Beloved sisters, nonostante sia forte l'impressione che il cast di Blind massage possa ricevere un riconoscimento collettivo.
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