Recitare è musicalità
Intenso e misurato Alessandro Haber arriva in Calabria con la voglia di immergersi nel disordine esuberante di una Soverato che lo fa subito suo accettando con curiosità ed entusiasmo la proposta di un live che per la prima volta affronterà in solitudine sul palco. Stasera dopo la proizione di Alice che ha portato al Magna Greacia Film Festival Massimiliano Varrese, Camilla Ferrari e il regista Oreste Crisostomi, Haber si esibirà nell'arena della villa comunale.
Una sorta di debutto che l'attore considererà "fatale": «e dovesse andar male oggi- commenta scherzosamente- cambierò decisamente strada». Un'esibizione che diviene presto pretesto per parlare della necessità di ritrovare la cultura dell'essere professionali richiamando le doti attoriali da sviluppare necessariamente con studio e gavetta senza essere sedotti dalla facile visibilità che non sempre si traduce in successo.
«Ho aspettato anni prima di esibirmi da solo, vedo che la gente si stupisce che un attore sappia anche cantare ma io penso che non ci sia nulla di strano. Recitare è musicalità, ritmo, essere attori vuol dire sapere fare diverse cose cantare, ballare. E' un campo in cui bisognerebbe aspirare ad essere completi, forse gli ultimi anni di televisione hanno distorto il concetto di chi realmente è da considerarsi attore e di chi non solo non lo è ma probabilmente non lo diventerà mai.»
Previsto per questa sera anche un assaggio del lavoro teatrale dell'attore che reinterpreterà e racconterà il "Tango Argentino di Astor Piazzolla" sui testi di Luis Borges.
Haber al Magna Grecia però si presenta anche come attore in gara con la pellicola Una notte blu cobalto in cui interpreta il particolare proprietario dell'omonima pizzeria.
«Turi è un personaggio strano- spiega l'attore- che incontra un ragazzo che vende pizze a domicilio a cui cerca di trasmettere la sua verità. In questo film sono un angelo custode che tenta di trasmettere una verità nel tentativo di indicare la giusta strada per creare in lui la consapevolezza di un mondo migliore di quello che quotidianamente appare. Penso- continua Haber- che in un mondo come quello in cui viviamo si senta il bisogno di persone così che aiutino a far emergere dei ragazzi che forse a ragione sono scoraggiati da un cammino che è sempre più difficile ma non impossibile da migliorare. Trovo che ci sia una gran poesia in tutto questo. Spero che dal film sia percepibile io ancora non posso dirlo perché non sono riuscito a vederlo dopo il montaggio e neppure in questa occasione potrò rimanere fino alla proiezione.»
Quello di Haber più che un saluto però sembra un arrivederci con la dichiarazione d'amore a Soverato che diviene presto la promessa di un ritorno: «Questa terra mi crea sempre un grande stupore, la Calabria è una regione poco scoperta, è selvaggia e proprio per questo fantastica. L'alternarsi del mare alla montagna la rende un posto in cui sceglierei di abitare se non fosse così lontana da Roma.» Intanto cresce l'attesa al Magna Graecia Film Festival per l'arrivo di Basilicata Coast to Coast proiezione di domani che "aprirà" il concerto di Rocco Papaleo e Max Gazzè in un continuo scambio di ruoli che rende l'attesa ancora più stuzzicante.