Raffinata e delicata bellezza francese, incarnato pallido e profondi occhi di ghiaccio, l'attrice Céline Sallette nasce a Bordeaux nel 1980. Dopo il diploma in Arti dello spettacolo nel 1999 e una specializzazione in studi teatrali nel 2000, nel 2002 svolge uno stage presso il Théâtre du Soleil con la regista Ariane Mnouchkine. Mentre studia al Conservatorio Nazionale Superiore di Arte Drammatica di Parigi, dove si diploma nel 2006, si esibisce a teatro in diverse opere tratte da Shakespeare. Dopo una comparsata nel film Les amants réguliers (2005) di Philippe Garrel, nel 2006 ottiene un piccolo ruolo in Marie Antoinette di Sofia Coppola, dove incarna una delle dame di compagnia della regina-bambina ghigliottinata in Francia nel 1793. Dopo una piccola parte nel thriller La chambre des morts (2007) di Alfred Lot e un altro piccolo ruolo nella commedia La Grande Vie (2009) di Emmanuel Salinger, la vediamo nel cast di Alibi e sospetti (2008) di Pascal Bonitzer, adattamento cinematografico del romanzo "The Hollow", scritto nel 1946 dalla regina del giallo Agatha Christie. Nota al pubblico francese per i ruoli in alcune serie e film tv (Le Père Amable, Figaro, L'École du pouvoir, Frères, Les Revenants), si fa conoscere anche al di là dei confini nazionali grazie al piccolo ruolo - quello di una segretaria - in Hereafter (2010) di Clint Eastwood, dramma incentrato sulle storie parallele di tre persone che hanno conosciuto la morte.

La consacrazione di attrice con Un Été Brûlant e i progetti successivi
È nel 2011 che arriva la definitiva consacrazione cinematografica per l'attrice francese, che ottiene la sua prima parte importante, recitando al fianco di Monica Bellucci, Louis Garrel e Jérôme Robart in Un Été Brûlant di Philippe Garrel, ultimo cineasta della Nouvelle Vague, che qui regala il colore e la decadenza di Roma ai suoi personaggi tragici e tormentati. Tra questi, la Sallette presta il volto a Elisabeth, attrice coinvolta in un amore investito di una forte valenza politica. Sempre nel 2011 la Sallette, ormai lanciata, incarna Clotilde, una delle prostitute de L'Apollonide - Souvenirs de la Maison Close di Bertrand Bonello, sui piccoli e grandi drammi e sulla quotidianità di una casa chiusa della Parigi dei primi del Novecento. Questo ruolo le vale la nomination come miglior attrice esordiente ai Cesar 2012. Nel 2012 interpreta Louise, l'amica di Stéphanie (Marion Cotillard), la protagonista di Un sapore di ruggine e ossa di Jacques Audiard, presentato in concorso a Cannes, dolente storia d'amore e di incontro fra due solitudini. Nello stesso anno è la protagonista di Ici-bas di Jean-Pierre Denis, dove interpreta suor Luce, una religiosa che, durante l'occupazione tedesca del 1943, si innamora di un membro della Resistenza, ex cappellano diventato ateo. In Capital (2012) di Constantin Costa Gavras è una delle colleghe del protagonista, manager avido, bugiardo e ossessionato dal sesso, che tenta la scalata alla più grande banca europea, in un film che è un feroce ritratto del capitalismo selvaggio. Nel 2013 l'attrice è nel cast di Un castello in Italia di Valeria Bruni Tedeschi, viaggio biografico, attraversato dal dolore e dalla perdita, nella storia di una nobile famiglia decaduta.