Giovane e bella

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Un film di François Ozon. Con Marine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédéric Pierrot, Fantin Ravat, Johan Leysen.
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Titolo originale Jeune et jolie. Drammatico, durata 94 min. - Francia 2013. - Bim Distribuzione uscita giovedì 7 novembre 2013. - VM 14 - MYMONETRO Giovane e bella * * * - - valutazione media: 3,40 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
pasquiota lunedì 11 novembre 2013
malinconia atemporale Valutazione 5 stelle su cinque
78%
No
22%


Merito di Marine Vacth, o del regista Ozon. Perché lo sguardo struggente e sfuggente della protagonista traversa tutta la pellicola, con la malinconia atemporale dell'adolescente che si affaccia alla sessualità. E lo spettatore si chiede: a 17 anni non ha ancora compreso la vita, oppure ha appreso con fin troppo cinismo la potenza del proprio corpo e lo usa con spietato potere?
La bellissima Isabelle, insoddisfatta dopo il suo primo rapporto, persegue quasi 'scientificamente' il cammino verso la prostituzione, ma Ozon non ci dà una spiegazione convincente e sembra suggerirci solo degli appigli. E il mistero rimane intatto, come sconcerta la triste aridità sentimentale della ragazza, che non riesce nemmeno ad amare un suo coetaneo, che è ben lungi dal sospettare la sua doppia vita. [+]

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lorbrush domenica 10 novembre 2013
giovane e bella Valutazione 2 stelle su cinque
70%
No
30%

Sinceramente non ci vedo il brillante intuito psicanalitico del quale si parla nella recensione. Il film è un succedaneo di elementi e situazioni già viste, nel quale orbita un personaggio che poteva essere molto interessante se non fosse stato meramente assemblato ma mai analizzato. La psicologia della protagonista è un composto di elementi spiattellati e non problematizzati né tanto meno inquadrati compiutamente: le ragioni che la spingono alla prostituzione ci sono, ma sono accennate o intuibili senza che si capisca bene come queste abbiano agito sulla ragazza (tutto ciò non si può giustificare semplicemente ritenendo che Ozon abbia voluto non sollevare il "velo di mistero dell'adolescenza"). [+]

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biancaspa lunedì 11 novembre 2013
con gli occhi di isabelle Valutazione 5 stelle su cinque
70%
No
30%

Isabelle, giovane, bella, benestante. Lo spettatore potrebbe non capire perché sia mossa e spinta a prostituirsi, lo spettatore, cosi come il genitore non attento alle dinamiche profonde dei figli, quel prototipo di persone che sono ancora dell'idea che questo basti per essere felici e stare bene! La materia, la bellezza esteriore. Drammatici canoni sociali che oscurano l'essenza, il bisogno primario di ognuno di noi: essere considerati, avere valore, riconoscimento da qualcuno, sostituto del ruolo materno (e non è forse questo quello che Isabelle crede di avere prostituendosi?) si resta fermi all'apparenza e raramente si pone attenzione a cio che è altro da noi, perché i figli sono solo un prolungamento di se stessi, fintanto che non mostrano di essere diversi dall'ideale precostituito. [+]

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fabiofeli lunedì 11 novembre 2013
isabelle-léa: l’insondabilità dell’adolescenza Valutazione 3 stelle su cinque
65%
No
35%

Giovane e bella di François Ozon

Perché Isabelle (Marine Vacth), una bella 17enne, libera in apparenza da problemi, se non una personale inclinazione a respingere rituali e comportamenti dei coetanei, decide di accettare le offerte di un individuo che la segue all’uscita di scuola e le fornisce il numero di telefono? Cede al fascino dei rischi e degli imprevisti dell’incontro? O è preda della smania di sperimentare il sesso sull’onda delle diffuse rappresentazioni sui media? O, infine, è attratta dal denaro che ne può scaturire? Cerca una impossibile liberazione e autonomia femminile come il personaggio impersonato dalla Deneuve in Bella di giorno del grande Buñuel? Un po’ di tutto questo o niente di preciso?

A fronte di tante domande suscitate dalla vicenda poche e ambigue sono le risposte. [+]

[+] bravo (di kimkiduk)
[+] un'altra interessante pellicola di ozon (di antonio montefalcone)
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emmanouel Δεπα martedì 19 novembre 2013
uno sguardo distaccato già visto Valutazione 3 stelle su cinque
70%
No
30%

Dal regista di "Nella casa" arriva questa nuova pellicola, in pieno stile Ozon, in cui vengono raccontati i 17 anni di una ragazza molto affascinante. Il racconto si sviluppa in quattro fasi, scandite dalle stagioni ed accompagnate dalle musiche di Françoise Hardy. L'intero film è un quadro francese, apprezzabile il ricordo di Rimbaud con il verso "non si è seri quando si hanno diciassette anni". Lo sceneggiato racconta di Isabelle che decide apparentemente senza motivo di prostituirsi, per questo Ozon strizza un occhio a "Bella di giorno", ovviamente senza raggiungere l'opera di Bunuel. Si può ritenere stimolante il film in quanto furbamente il regista decide di omettere le vere motivazioni che portano la ragazza ad intraprendere una scelta cosi complicata per Isabelle, scelta furba perché ha evitato di trascinare il film nella banalità delle motivazioni adolescenziali. [+]

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flyanto lunedì 11 novembre 2013
come si può reagire ad un'insoddisfazione profonda Valutazione 2 stelle su cinque
63%
No
37%

 Film in cui si racconta di una bella ragazza di 17 anni che, incuriosita dal sesso e dopo anche una prima esperienza negativa con un suo coetaneo durante le vacanze estive, decide di sua volontà di prostituirsi facendosi pubblicità on line. Da questo momento in poi ella si incontrerà con svariati uomini, per lo più molto più anziani di lei, in camere di alberghi più o meno di lusso ed arriverà a guadagnare anche ingenti somme di denaro. Finchè, dopo la morte di un suo anziano cliente nel corso di un amplesso mentre si trova con lei, le indagini condotte dalla polizia riveleranno all' ignara famiglia della ragazza la sua doppia vita e la sua singolare professione lasciando la prima alquanto  stupita e sgomenta. [+]

[+] complimenti! (di the hooded man)
[+] un chiarimento (di angelo umana)
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kondor17 lunedì 21 aprile 2014
inutile ma guardabile Valutazione 2 stelle su cinque
71%
No
29%

Molto bravi i ragazzi, ma poco altro. Non si capisce cosa voglia dire (o istigare) lo sceneggiatore, il regista, dal momento che l'aspetto "intimo" della cosa, i motivi che spingono o che stanno dietro alla scelta di Lea e le loro fatali conseguenze, sono appena accennati e in maniera superficiale. Resta la cronaca di una bella diciassettenne, disinibita e curiosa, che via via si perde per strada, nella rinuncia dei valori e delle virtù, prima, nella prostituzione poi. In una sorta di cinico annullamento di ogni emozione, quindi, trascina con sè chiunque le si pari davanti e come provocatoria macchina del peccato, spinge sempre più avanti il limite del pudore e della trasgressione, destinato a cadere sotto i suoi colpi di  precisione chirurgica. [+]

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lucaapollo martedì 12 novembre 2013
le relazioni algide Valutazione 3 stelle su cinque
63%
No
38%

Isabelle è una ragazzina che parla poco e ha spesso il broncio. Durante le vacanze estive dei suoi 17 anni ha la sua prima esperienza sessuale, che la delude e, forse, la convince di quanto poco valga l’atto sessuale. Al rientro a Parigi inizia una vita da prostituta, senza che si comprendano le sue motivazioni e perché le piaccia. Nel suo mondo, la vita è senza domande e senza affetto e la cortesia viene usata per proteggersi. Infatti, quando la madre scopre l’attività di Isabelle, non reagisce per stabilire un dialogo o per tentare una tardiva educazione della figlia, ma la incolpa della propria sofferenza. Un incrocio di relazioni, tra la madre, la figlia, il patrigno, gli amici di famiglia, il fidanzatino, dominate da una squisita urbanità e dalla totale superficialità. [+]

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theophilus martedì 26 novembre 2013
bellissimo sguardo sul nulla contemporaneo Valutazione 5 stelle su cinque
63%
No
38%

JEUNE ET JOLIE
 
Il contatto fra il vuoto e la bellezza genera un cortocircuito. È difficile parlare di un film su cui il regista stesso non si esprime se non con lo sguardo di una cinepresa che si limita a registrare. Ozon offre le immagini di un mistero che sappiamo esistere – è un mondo che c’è là fuori o qui dentro di noi – ma che non ci sappiamo spiegare.
Comunque lo guardiamo, Jeune et jolie è un film da cui scaturiscono domande alle quali non sappiamo o non vogliamo rispondere.
All’inizio c’è il pudore della protagonista. Un binocolo la spia su di una spiaggia appartata e Isabelle si guarda attorno prima di togliersi il reggiseno. [+]

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mahleriano domenica 10 novembre 2013
bel film Valutazione 4 stelle su cinque
52%
No
48%

Questo film ha qualcosa in comune con quello di Kechiche, la vita di Adele. Entrambi hanno un inizio simile (un'adolescente che consuma senza convinzione il suo primo rapporto) e una scena a metà film (un ballo liberatorio). Ed entrambi condividono inoltre l'onestà intellettuale da parte dei registi nel mostrare le diverse esperienze di vita delle protagoniste, molto distanti fra loro. Ma mentre il film di Kechiche mi ha coinvolto abbastanza poco e a distanza di tempo confermo tutte le mie riserve nonostante l'indubbia bravura del regista, questo l'ho trovato ben più interessante. Intanto per la recitazione volutamente algida della protagonista, bravissima, che bene rende i turbamenti dell'adolescenza, le sue ribellioni e l'incapacità di capire cosa stia cambiando dentro, e poi per la tematica assolutamente attuale e ben preoccupante, se si pensa alle storie recentissime di prostituzione minorile riportate nelle cronache di questi stessi giorni. [+]

[+] integrazione (di mahleriano)
[+] perplesso (di effepi)
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