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Antonietta De Lillo

Antonietta De Lillo è un'attrice italiana, regista, produttrice, scrittrice, sceneggiatrice, fotografa, inventrice, è nata il 6 marzo 1960 a Napoli (Italia). Antonietta De Lillo ha oggi 64 anni ed è del segno zodiacale Pesci.

Colazione da Antonietta

A cura di Fabio Secchi Frau

Dai salotti letterari di Roma agli assolati quartieri napoletani, da raffinati studi di spettacolo a Bologna alla storia dei rivoluzionari partenopei, dall'intraprendente fotografa e giornalista alla regista, dai brillanti documentari alle pellicole campane che non necessariamente devono parlare sempre di pizza e mandolino: è il viaggio di Antonietta De Lillo, la grande regista italiana che, fra gli Anni Ottanta e Duemila, ha conquistato la critica cinematografica italiana con il suo talento, il suo spirito culturale e un nuovo modo di raccontare Napoli. Figura di spicco nel panorama cinematografico italiano contemporaneo, è rimasta nel cuore degli amanti della poesia nostrana per il bellissimo ritratto che fece alla poetessa Alda Merini e alla sua storia nel suo documentario Ogni sedia ha un suo rumore. Come regista, opera una sorta di magia, trasformando quella Napoli un po' petulante e un po' perversa, in una gigantessa timida e impacciata, con un timbro basso, profondo che sa scomparire nei suoi problemi e si restringe, evocando la sua storia, le comuni esistenze dei suoi abitanti che non vivono sempre nel terrore della mafia. La De Lillo penetra non solo la chiusa comunità campana, ma riesce a conquistarsi la sua fiducia e le sue confidenze intime e lucide realizzando opere in cui si intravedono gli echi rosselliniani di una vecchia forma narrativa che molto, in effetti, deve al giornalismo dal quale lei viene. Le descrizioni desolate di una vita ordinaria, austera e timorata di Dio si sposano con quelle più esotiche ed arcaiche, dove le cose non sono poi cambiate molto dall'Ottocento a oggi. Si tratta sempre di Napoli, delle sue coste contro tutto quello che c'è dentro e intorno. E la sua filmografia è un cammino verso l'epopea, usando tutto lo charme che il mezzo cinematografico può offrire a una storia memorabile. È una seduzione vera e propria quella che la De Lillo opera sullo spettatore, trasportandolo lontanissimo dagli agghiaccianti dettagli della cronaca vera, sterminata di stupida omertà e di poche lire, flirtando invece con l'idea di un innamoramento fra uomo e città.

Professione fotografa
Nata nel capoluogo partenopeo, si sposta a Bologna per studiare Spettacolo al D.A.M.S., dove si laurea. Dopo aver intrapreso la carriera di giornalista pubblicista e fotografa per importanti quotidiani e settimanali, si trasferisce a Roma, dove attualmente ancora vive e lavora, diventando assistente operatore per diverse produzioni televisive e cinematografiche.

L'esordio cinematografico accanto a Giorgio Magliulo
Nel 1985 dirige con Giorgio Magliulo il suo primo lungometraggio Una casa in bilico con Marina Vlady e Luigi Pistilli. Un lavoro che viene definito "pieno di buone intenzioni", ma purtroppo debole quando si tratta di raccontare la solitudine, il senso di inutilità e la tristezza in un'età della vita come la vecchiaia. Nonostante abbia una sceneggiatura semplicistica che non coinvolte e narrativamente non convince, il film vince il Nastro d'Argento per la migliore opera prima. Nel 1990 la De Lillo e Magliulo firmano il loro secondo film, la commedia nera Matilda che prende spunto dall'espediente tipicamente napoletano e pirandelliano della "patente di iettatore" per raccontare la cultura napoletana, poco convenzionale e senza quel compiacimento giornalistico che avrebbe fatto sfociare il film nei drammi camorristici. Quella che viene definita "una storiellina dai toni sbagliati" (Gian Luigi Rondi, IL TEMPO), ha però dei grandi pregi: una certa "americanità", un montaggio rapido e una buona caratterizzazione delle psicologie che richiamano un po' quelle ironiche e tenere alla François Truffaut.

I documentari
Dal 1992 al 2001, la regista si interessa al genere documentaristico, firmando Angelo Novi fotografo di scena, La notte americana del Dr. Lucio Fulci, Ritratti d'autore - Peter Del Monte (1996), La terra di lavoro del Casertano (2000), L'aria industriale di Cassino (2001) e il bellissimo Ogni sedia ha il suo rumore (1995), confessione di una delle più importanti poetesse del Novecento, ovvero Alda Merini, la quale racconta la sua fragilità e la sua timida grandezza artistica, ma soprattutto il suo "amare", attraverso la narrazione della sua sofferta vita fuori e dentro il manicomio, alternandola alla recitazione delle sue poesie da parte dell'attrice Licia Maglietta che ha portato in giro per i teatri italiani con lo spettacolo "Delirio amoroso". Un bellissimo omaggio alla poetessa, oggi defunta, che merita caldamente di essere riscoperto.

Altri film
Nel 1995, torna ai film a soggetto con I racconti di Vittoria, pellicola divisa in tre episodi ma che hanno come filo conduttore quello della lotta contro la morte, poi dirige l'episodio Maruzzella nel film collettivo I vesuviani (1997).

Non è giusto
Nel 2001, arriva quello che è forse uno dei suoi migliori film: Non è giusto. Una commedia leggerissima nella quale si racconta il primo amore di due bambini, lontanissimi dagli adulti troppo distratti, privilegiando psicologie che sfiorano temi da grandi come la complicazione quotidiana delle relazioni e l'incapacità di assumersi responsabilità. Con la grazia del digitale e una sobria tenerezza, la De Lillo esalta il lato fantastico dell'amore, senza ostentare pathos e facile retorica che nel cinema ha avuto un solo antecedente, I bambini ci guardano (1943) di Vittorio De Sica, meritandosi una candidatura al Nastro d'Argento per il miglior soggetto.

Il resto di niente e gli ultimi documentari
Nel 2004 arriva invece l'elegante e ricercato Il resto di niente, trasposizione dell'omonimo romanzo di Enzo Striano, prodotto da Mariella li Sacchi e Amedeo Letizia, e che narra la vita della nobildonna Eleonora Pimentel Fonseca durante la rivoluzione napoletana nel 1979. Un'opera che viene definita "notturna", vibrante e intesa. Paragonata a Roberto Rossellini, la De Lillo evoca pagine chiave della nostra Storia con un trasporto molto raro e un'ammirevole accuratezza, ma soprattutto con intelligenza che emerge principalmente nella sceneggiatura, firmata anche da Giuseppe Rocca e Laura Sabatino e candidata al Nastro d'Argento.
Nel 2013 gira il documentario sulla poetessa Alda Merini La pazza della porta accanto, mentre nel 2015 esce nelle sale il suo Let's Go, che attraverso la figura del fotografo Luca Musella offre un ritratto dell'Italia contemporanea vittima della crisi economica.
Dopo il documentario del 2018 Metamorfosi napoletane (2018), nel 2020 dirige Fulci Talks, conversazione uncut con Lucio Fulci.

Ultimi film

Documentario, (Italia - 2020), 80 min.
Drammatico, (Italia - 2014), 55 min.
Documentario, (Italia - 2014), 76 min.
Storico, (Italia - 2004), 103 min.
Episodi, (Italia - 1997), 125 min.
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