Titolo originale | Zapatos rojos |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Messico, Italia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Carlos Eichelmann Kaiser |
Attori | Eustacio Ascacio, Natalia Solián, Phanie Molina, Miguel Ángel Valencia . |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | 102 Distribution |
MYmonetro | 3,43 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 21 settembre 2022
Un uomo riceve una sconvolgente notizia sulla figlia. Parte così in cerca di verità.
CONSIGLIATO SÌ
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Artemio è un anziano contadino che coltiva il grano in un angolo sperduto e montuoso del Messico. Solitario e silenzioso, riceve un giorno una comunicazione dal villaggio che riguarda sua figlia, con la quale da tempo non ha più rapporti. La notizia che l'uomo riceve è abbastanza grave da fargli racimolare dei soldi come può e partire alla volta di Città del Messico, meditando sul passato e sulle colpe.
Un'insolita co-produzione tra Messico e Italia dà vita a un film silenzioso e meditativo, fatto di una prospettiva straniante su Città del Messico vista dagli occhi di un outsider.
Lo firma Carlos Eichelmann Kaiser, regista all'esordio, che lavora in modo efficace su del materiale narrativo esile, e ci costruisce attorno una riflessione crepuscolare sulla penitenza e sulla violenza di genere. La storia non inizia nella capitale, però, a cui Artemio dovrà avvicinarsi gradualmente. La vita rurale fatta di lavoro e tradizione lo abbraccia in modo ormai comodo, e soltanto qualcosa di sconvolgente può convincere l'uomo a sradicarsi. Il resoconto di questo cambiamento è alla base di Red Shoes, e sarebbe sufficiente a catturare l'attenzione dello spettatore più contemplativo anche senza l'aggiunta - non del tutto evidente a un primo sguardo - di un lavoro registico-attoriale insolito. L'interprete principale Eustacio Ascacio è infatti attore non professionista, che Carlos Eichelmann Kaiser ha scovato per caso durante la scrittura del film e a cui ha deciso di affidarsi per conferire ad Artemio una gravitas di particolare autenticità. È naturale che il suo sia un lavoro fatto di poche parole e di molti sguardi, tutti capaci di arrivare dritti al bersaglio. Attorno a lui compaiono diverse donne, per far riecheggiare la presenza-assenza della figlia, e dentro di lui monta un senso di colpa che attraverso un paio di scarpe rosse altamente simboliche pian piano uscirà fuori. Buon film sulla paternità come forza naturale che non si estingue mai, e anzi deve a volte cambiare se stessa, Red Shoes richiede di essere seguito nel suo lungo viaggio rimanendo a proprio agio nel silenzio e nell'osservazione, che permettono anche di attraversare il Messico nelle sue realtà più diverse.
Red Shoes, lungometraggio drammatico d'esordio del regista Carlos Kaiser Eichelmann, nella sezione "Orizzonti Extra", intreccia, attraverso il percorso spirituale di un padre ormai anziano e le confessioni di una giovane spregiudicata, temi universalmente toccanti, come il dolore della perdita e la redenzione spirituale. Fondamentale- e toccante- è l'incontro dei due protagonisti, agli esatti antipodi [...] Vai alla recensione »
È di ritorno da una giornata lavorativa nei campi, passata a raccogliere pannocchie nel suo piccolo appezzamento sotto il sole del Messico, che Tacho riceve la lettera. Sua figlia, Rosita, è stata uccisa nella capitale. Al padre il diritto di riportare il corpo nella terra natia. È questo l'incipit di Zapatos rojos (Red shoes), lungometraggio d'esordio del regista messicano Carlos Eichelmann Kaiser, [...] Vai alla recensione »
"Le cose importanti che facciamo, le facciamo sempre troppo tardi". Questa frase sintetizza perfettamente i rimpianti e i rimorsi che attanagliano Artemio (Eustacio Ascacio), detto Tacho, il protagonista di "Red Shoes". L'uomo, un anziano contadino messicano, è lacerato da debiti che non riesce a pagare e dall'improvvisa scomparsa della figlia Rosa in un incidente stradale.