La Grande Guerra del Salento

Film 2022 | Drammatico,

Regia di Marco Pollini. Un film con Marco Leonardi, Fabius De Vivo, Pino Ammendola, Paolo De Vita, Uccio De Santis. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2022, Uscita cinema giovedì 5 maggio 2022 distribuito da Ahora! Film. - MYmonetro 3,47 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 22 novembre 2022

La vicenda realmente accaduta di un ragazzo che perse la vita durante la partita di calcio tra Ruffano e Supersano a fine anni '40. In Italia al Box Office La Grande Guerra del Salento ha incassato 37,2 mila euro .

Consigliato sì!
3,47/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 4,43
CONSIGLIATO SÌ
Un film dalle scelte estetiche discutibili che sembra più adatto al piccolo schermo.
Recensione di Alice Catucci
giovedì 5 maggio 2022
Recensione di Alice Catucci
giovedì 5 maggio 2022

Siamo nel secondo dopoguerra e tutto si svolge nella terra rossa del Salento. Mentre l'Italia è reduce da due guerre mondiali, nella profonda Puglia se ne scatena una fra due paesini: Supersano e Ruffano. Una guerra che esplicandosi in una partita di pallone, nasconde in realtà deliri di onnipotenza che fanno da contorno alla rivalità fra due uomini: Ernesto, imprenditore agricolo e presidente della squadra di calcio di Supersano e Alfredo, generale in pensione del regime fascista e presidente del Ruffano Calcio. Sullo sfondo c'è anche un amore che sta sbocciando: quello tra Giulio e Agnese, legati dall'amicizia con un'altra coppia di giovani, Giovanna e Antonio. Quest'ultimo, Antonio Prete, è stato il primo tifoso nella storia d'Italia a perdere la vita per una partita di pallone.

Tratto dall'omonimo romanzo di Bruno Contini, La grande guerra del Salento è un film diretto da Marco Pollini, al suo quinto film da regista.

Ambientato tra il 1948 e il 1949, l'opera di Pollini si concentra sull'evento tragico legato ad Antonio Prete, un ragazzo di Supersano, che fu il primo tifoso a morire a causa degli scontri nati dopo una partita di calcio giocata tra le squadre di Ruffano e Supersano. Presidenti di queste due squadre, entrambi mossi da personali interessi politici, sono Ernesto e Alfredo, interpretati nel film dai sempre bravi Marco Leonardi e Paolo De Vita. Ma attorno a questo fatto doloroso si intrecciano diverse storie, prima fra tutte quella dell'amore che lega Giulio e Agnese, e della loro amicizia con Giovanna e Antonio.

Nel suo film Pollini decide di trattare più temi allo stesso tempo: le origini del tifo e della passione per il calcio, la rivalità fra fazioni diverse e le ambizioni, ma non solo, anche le condizioni della donna nel Sud di quegli anni o il tema dell'emigrazione in luoghi più ricchi.

Certo, proprio da questa varietà di temi emerge il problema principale di questo film, e cioè che La grande guerra del Salento, pur affrontando tutti questi argomenti sembra in fondo non raccontarne davvero nessuno, perché ognuno di questi viene narrato in maniera superficiale e in modo incredibilmente didascalico, attraverso una scrittura estremamente basica, che non riesce a dare spessore alle vicende e ai personaggi che racconta.

Anche la riuscita estetica non è delle migliori e il prodotto che ne viene fuori risulta molto più adatto al piccolo schermo che al grande.

E di certo tutto questo non si può imputare solo ad un budget che sì, non sarà dei più abbondanti, ma vien da chiedersi davvero come mai La grande guerra del Salento presenti tutti questi problemi legati alla componente estetica: dalle scenografie che restituiscono un Sud stereotipato e davvero troppo spoglio, ai costumi d'epoca usciti più da una pubblicità che da un'opera cinematografica, fino ad arrivare di alcune scelte registiche o di montaggio alquanto bizzarre.

E poi una Puglia che proprio non arriva, poiché non basta la pizzica salentina ad ovviare al problema di una luce troppo fredda chiamata a bagnare le immagini; una luce che al contrario di quella salentina, non scalda affatto, producendo in noi l'effetto di dimenticarci che la storia seguita è ambientata al Sud Italia. Ma va detto: in un mondo di eccessiva perfezione formale, c'è quasi qualcosa di stupefacente in questa incapacità di restituire la verità e in questa esibizione spudorata della finzione.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 7 maggio 2022
Davide Sarri

Sono stato a vederlo a Lecce ed è stato incredibile condividere emozioni con 2 signore vicino a me che si sono commosse. Pieno di sentimenti, belle immagini, musiche coinvolgenti e selezionate con cura, bravi anche gli attori, facce da grande schermo con cui emozionarsi

giovedì 5 maggio 2022
fedfab

una storia intrigante e vera, fotografia e regia top. visto all'anteprima di Milano, mi ha impressionato il ritmo che fin dall'inizio ti prende montaggio superlativo, anche la storia della sceneggiatura fila via liscia e si passano bene i 93 minuti di questa pellicola

lunedì 22 agosto 2022
enzocar

Devo dire che mi è piaciuto moto, film visto con la famiglia e ben felice di averlo fatto assieme, perché  ha tutta la forza del cinema "in sala", sono giunti messaggi i importanti per me e per le persone che amo di più. Devo dire che pochi hanno la capacità di rivisitare il passato mantenendo le aspettative di diverse generazioni, di mio padre che ha rivisto [...] Vai alla recensione »

martedì 10 maggio 2022
Maura Tin

 Una pizzica che mi ha scaldato il cuore e riportato nella mia terra di origine. A mio avviso, la più bella scena interpretata di tutto il film. Da vedere assolutamente! 

sabato 7 maggio 2022
Alice Axia

è un film che lascia qualcosa, è un film che ti fa strizzare l'occhio per la simpatia contagiosa, per le battute mai sopra le righe. La sceneggiatura è ben costruita e il finale splendido. Assolutamente da vedere. Poi voglio anche leggere il libro da cui è tratto.

venerdì 6 maggio 2022
Davide Sarri

bellissimo, trascinante, bellissime inquadrature, Assolutamente da vedere. Viva LU SALENTO

mercoledì 20 luglio 2022
niko2022

dov'e' il morto per la partita di calcio?....Il morto c'e' perche' viene ucciso per gelosia verso una donna, e mi sa che hanno sbagliato pure il personaggio....e Uccio DeSantis? compare per meno di 2 minuti, con lui nella locandina sembrava un film da ridere...e in effetti il registra fa "ridere" molto.......pessimo

lunedì 9 maggio 2022
RosarioM

Una vicenda interessante che non si sa purtroppo quale obiettivo voglia perseguire. Tanti argomenti, ma poco sviluppati. Una storia d'amore che nasce dal rifiuto del patriarcato, ma che non sprigiona la gioia della libertà, anzi rimane sempre con un velo di insofferenza. Una storia di supremazia di due capi capricciosi che non si sa dove vogliano andare a parare.

venerdì 6 maggio 2022
dgmax

Una storia (vera) poco nota che avrebbe potuto generare un bel film da apprezzare anche al di fuori dei ristretti confini salentini, però... - un paio di attori dalla recitazione per niente naturale - una mescolanza di dialetto salentino, italiano, un po' di siciliano e anche qualche altra ingiustificata infessione di altre regioni che spezza il ritmo - un montaggio per molti versi slegato, [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 17 maggio 2022
Simone Emiliani
Film TV

Non brucia la terra salentina e la pizzica resta un rumore/suono quasi fuori scena nonostante un impetuoso frammento di danza. Ambientato tra il 1948 e il 1949, La grande guerra del Salento alimenta lo scontro tra due paesini, Supersano e Ruffano, attraverso la rivalità delle rispettive squadre di calcio, dei loro due presidenti e quelle sentimentali.

sabato 7 maggio 2022
Matteo Di Maria
Sentieri Selvaggi

La grande guerra del Salento è il quinto film del regista veronese Marco Pollini, tratto dall'omonimo libro di Bruno Contini. Con il suo film d' esordio Le Badanti del 2015, e con il thriller psicologico Pop Black Posta del 2019, il cineasta aveva già mostrato il suo interesse per le tematiche sociali e il racconto di persone emarginate dalla società.

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