Titolo originale | Words On Bathroom Walls |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Thor Freudenthal |
Attori | AnnaSophia Robb, Walton Goggins, Andy Garcia, Molly Parker, Taylor Russell Charlie Plummer, Devon Bostick, Beth Grant, Lobo Sebastian, Drew Scheid. |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,78 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 marzo 2021
Un ragazzo affetto da schizofrenia deve affrontare la vita scolastica. Al Box Office Usa Quello che tu non vedi ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 2,5 milioni di dollari e 462 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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In cura per una grave forma di schizofrenia ed espulso dal liceo perchè ritenuto pericoloso, Adam è convinto di dover rinunciare ad avere una vita normale. Questo finché sua madre, incapace di arrendersi all'infelicità del figlio, lo convince a sperimentare una cura farmacologica che immediatamente produce effetti positivi sulla sua salute. Ammesso in un nuovo istituto, Adam comincia lentamente ad ambientarsi nell'ecosistema scolastico, sostenuto e aiutato da Maya, l'allieva più brillante della scuola. Ma proprio quando quell'amicizia potrebbe trasformarsi in altro, e il sogno del diploma si avvicina, gli effetti collaterali dei farmaci cominciano a farsi sentire. Per Adam arriva così il momento di prendere una decisione fondamentale per la sua vita: continuare a fingere o rivelarsi per ciò che è. Accettandone le conseguenze.
Quello che tu non vedi è un teen movie con una marcia in più. Anzi due: l'abilità di trattare con ironia un tema potenzialmente respingente - la salute mentale di un ragazzo - e la scelta di un protagonista, Charlie Plummer, in procinto di spiccare il volo.
Tratto dall'omonimo romanzo di Julia Walton, Quello che tu non vedi (più bello il titolo originale, Words on Bathroom Walls, che allude al lato oscuro che accomuna tutte le persone) è un film scritto, pensato e realizzato per un pubblico di adolescenti: ambientazione scolastica tra primi amori e bullismo, conflitti con i genitori e ricerca della propria identità, poche sfumature e una tendenza generale alla bidimensionalità dei caratteri e dei personaggi. Eppure sulla collaudata struttura del film di genere il regista Thor Freudenthal innesta un tema, quello della schizofrenia del protagonista Adam, lavorato con particolare cura, generosa grazia, molta ironia e una certa dose di visionarietà.
Lungi dallo scardinare le regole della narrazione per ragazzi, Freudenthal inventa interessanti variazioni per alleggerire il racconto - in alcuni casi fortemente drammatico - della malattia mentale. La personificazione delle identità di Adam - l'aggressività incarnata da "Bodyguard"; le pulsioni sessuali da Joaquim; la riflessività da Rebecca, «una via di mezzo tra il Dalai Lama e il Coachella» - sono un escamotage eccellente per condurre lo spettatore nel mondo interiore del ragazzo, di volta in volta indirizzato, condizionato o semplicemente disturbato dalla loro presenza.
E se lo sguardo in camera, durante le sedute con il nuovo psicologo, aiuta lo spettatore a costruire con il paziente un senso di fraterna complicità, le sue visioni paranoidi - le voci, l'oscurità attraverso una porta socchiusa - giocano con l'immaginario alla Stranger Things flirtando con l'orrore: un modo per suggerire elegantemente che quello di Adam non è un vezzo, ma un abisso.
E se pure il racconto della schizofrenia cade nel cliché che affligge spesso questo tipo di narrazioni, con la malattia mentale necessariamente abbinata a un tratto di genialità (qui la passione per la cucina), Freudenthal non rifugge dal racconto dei suoi aspetti meno ricevibili, seminando nel film la sensazione che le cose, nella realtà, potrebbero prendere pieghe diverse e più oscure.
Luminoso il cast, con la canadese Taylor Russel efficace quanto improbabile contrappunto romantico e il 21enne Charlie Plummer nel ruolo di Adam. Volto d'angelo alla DiCaprio, Plummer qui ce la mette tutta (e convince) nel fare ciò che DiCaprio fece nel 1993, allora un paio d'anni più giovane di lui, con Buon compleanno Mr. Grape: dimostrare di essere un attore, oltre che un bel ragazzo, mettendosi alla prova con un ruolo "borderline" a tutto campo. DiCaprio, con quel film, sfiorò l'Oscar. Plummer, per ora, punta ad altro: 150 milioni di abbonati della piattaforma di Amazon che da oggi conoscono il suo nome.
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Adam è nel bel mezzo di un esperimento di chimica quando, a scuola, viene colpito per la prima volta da una crisi psicotica. Sentirsi diagnosticare la schizofrenia nel pieno dell'adolescenza, oltretutto del tipo resistente a tutti i trattamenti, non è facile, specie se sopraggiunge anche lo stigma sociale. Adam viene infatti espulso dalla scuola: è potenzialmente troppo pericoloso per chi gli sta attorno. [...] Vai alla recensione »
L'adolescente Adam vede persone che non esistono: hanno identità precise, lo spingono a gesti riprovevoli e rappresentano pulsioni, paure, lati del suo carattere. Dopo un incidente scolastico, e i conseguenti accertamenti medici, la diagnosi: schizofrenia. Impossibile non pensare al recente Music di Sia che mette in scena, sotto forma di sipario musicale, il mondo interiore della protagonista, affetta [...] Vai alla recensione »
Adam è un adolescente che vive con la madre e il patrigno. Sogna un futuro da chef e si è preso una cotta per Maya, la secchiona del liceo. Tutto come tante commedie giovanilistiche straviste se non fosse che il ragazzo, in realtà, è affetto da schizofrenia, che lo porta a vedere persone immaginarie e a sentire voci. Con tutte le conseguenze del caso.
Cammina su un crinale sottilissimo, la narrazione di Quello che tu non vedi, nuovo film di Thor Freudenthal (al suo attivo la commedia Diario di una schiappa e il fantasy Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri) tratto dal romanzo Words on Bathroom Walls di Julia Walton. Il film di Freudenthal, distribuito in Italia da Amazon Prime Video, tratta infatti il delicato tema del disagio [...] Vai alla recensione »