Antigone

Film 2019 | Drammatico, +13 109 min.

Regia di Sophie Deraspe. Un film Da vedere 2019 con Nahéma Ricci, Rachida Oussaada, Nour Belkhiria, Rawad El-Zein, Hakim Brahimi. Cast completo Titolo originale: Antigone. Genere Drammatico, - Canada, 2019, durata 109 minuti. Uscita cinema giovedì 4 novembre 2021 distribuito da Parthénos, Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,44 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 2 novembre 2021

La regista canadese Sophie Deraspe si ispira ad una storia vera per rileggere in chiave moderna il personaggio di Antigone. In Italia al Box Office Antigone ha incassato 15,2 mila euro .

Consigliato sì!
3,44/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,38
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
La tragedia classica si adatta alla contemporaneità con una moderna storia di ribellione contro l'autorità.
Recensione di Roberto Manassero
mercoledì 8 aprile 2020
Recensione di Roberto Manassero
mercoledì 8 aprile 2020

Dopo aver perso i genitori arrivando in Canada dall'Algeria, la sedicenne Antigone vive a Montréal con i fratelli e la sorella, ormai completamente integrati nella società occidentale, e la nonna che invece non parla nemmeno il francese. La vita da immigrati ai margini del benessere è dura e le cose peggiorano ulteriormente quando, in seguito a un incidente fortuito con la polizia, uno dei fratelli di Antigone muore e l'altro viene arrestato. Fiera e responsabile, Antigone si sostituisce al fratello in carcere e con tutta la forza della sua indignazione scatenata dall'ingiustizia subita si coalizza con le compagne di cella e si mette a capo di un movimento la cui eco supera le mura del carcere e giunge fino all'opinione pubblica.

Moderna rivisitazione della tragedia di Sofocle, ispirata da un fatto di cronaca e trasformata dalla regista canadese in uno scontro di forze sociali (e generi) nel contesto della società capitalista.

I nomi di questa tragedia greca attualizzata non cambiano rispetto all'originale: Antigone, Polynice, Étéocle, Ismène, Hémon. Le figure del film sono mitiche come i loro modelli, emblemi di una condizione universale dell'umanità. Il senso di un adattamento, in fondo, risiede nella tensione fra il vecchio e nuovo, fra il tema originario e la sua evoluzione in un contesto diverso.

La regista canadese Sophie Deraspe, al suo quinto film, rielabora gli elementi dei suoi lavori precedenti - la sospensione fra documentario e finzione di Segni di vita, la riflessione sullo scontro fra natura e cultura di Les loups - e si sofferma sul legame fra classicità e contemporaneità, sul significato collettivo della tragedia antica e sul valore politico delle tragedie di oggi.

Lo spunto può essere pretestuoso, se non addirittura banale (ad esempio pensando a come Bertrand Bonello in Tiresia ha trattato la figura dell'indovino cieco, qui banalmente trasformato in una psicologa non vedente di nome Térésa...), eppure Deraspe ha il coraggio di soffermarsi su un aspetto secondario ma decisivo della tragedia: invece della stoltezza e del pentimento del re Creonte, la giusta reazione di Antigone. La figura del re autoritario nemmeno compare, sostituita dalle molteplici forme oggi assunte dal potere: il padre con cui Antigone non è in buoni rapporti, i magistrati, i poliziotti, le istituzioni.

Il senso di questa nuova Antigone sta nella riproposizione del concetto di militanza, in un moderno invito alla rivolta. La sua trasformazione in una carcerata a capo di una comunità di individui (le compagne di prigionia) fa dell'eroina non più una figura solitaria e volitiva, ma una forza trascinante, una leader. Gli occhi famelici, il fisico minuto, l'aspetto androgino della semi-esordiente Nahéma Ricci, attrice canadese di origine magrebina, sono trasformati nell'espressione di una alterità non prevista e dirompente. Non è un caso - al di là, ancora, dell'idea pretestuosa - che l'azione di Antigone avvenga anche via social network, con i video in stile Tik Tok: è la modernità a doversi piegare al volere del singolo e poi della massa, e non viceversa.

Antigone, dunque, spezza i legami di senso fra le cose che la società offre come monolitici - dall'idea degli immigrati a quella dei carcerati, dall'immagine della donna a quella, per l'appunto, della comunicazione digitale. E Sophie Deraspe, sospesa fra il rispetto della classicità e una generica idea d'impegno, trova in questa sua creazione una nuova forma di ribellione, un altro modo di intendere, interpretare, sfruttare la realtà. La rivolta è prima di tutto linguistica e di genere, dal momento che l'attualità della tragedia è sempre negoziabile, e dunque ancora universale e senza tempo.

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Recensione di Roberto Manassero
martedì 2 novembre 2021

Nel 1971, la versione di Antigone di Liliana Cavani, I cannibali, portava la tragedia greca nell'Italia minacciata dalla strategia della tensione. Oggi, in era di immigrazioni, stati di polizia e comunicazione di massa, con meno visione politica ma altrettanto ardore militante, Deraspe fa di Antigone un'algerina emigrata in Canada che dopo l'uccisione di un fratello da parte di agenti e l'arresto dell'altro, più piccolo, si sostituisce a quest'ultimo e va in carcere al posto suo. È l'inizio di una ribellione, forse una rivoluzione, che abbatte le barriere di classe, di genere, di nazionalità, anche di senso. L'attualizzazione è un poco pretestuosa, ma la potenza del film - grazie soprattutto alla straordinaria protagonista, Nahéma Ricci - è innegabile.
Da Film TV, N. 44, 2 novembre 2021

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 6 novembre 2021
goldy

Una storia antica in versione contemporanea  che conserva intatto il fascino della forza e della fermezza di principi che  sono  sedimentati  dentro ognuno di noi ma che raramente riescono ad emergere. Sofocle aggiornato in un mondo di contemporamneità  reso con capacità registiche e uso delle immagini davvero innovative.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 12 novembre 2021
Jessica Kiang
Variety

Con Antigone è l'idea stessa della riscrittura in chiave moderna di una tragedia classica a essere riscritta in chiave mo- Film derna. L'intelligente sceneggiatura di Deraspe inietta antichi archetipi direttamente nella vena del dibattito (globale) sull'immigrazione. Antigone (Nahéma Ricci, una rivelazione) vive in Canada, dove si è rifugiata con i fratelli, Eteocle e Polinice, dopo la morte dei genitori. [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 novembre 2021
Gabriele Porro
Cult Week

Messa in scena a teatro da Bertolt Brecht, dal Living Theatre e da Andrzej Wayda, come riflessione e monito sulle derive dittatoriali del potere in contesti sociotemporali decisamente diversi, Antigone, la tragedia di Sofocle che debuttò il 442 a.c. alle Grandi Dionisie di Atene, parte della trilogia dedicata alla drammatica sorte di Edipo e dei suoi discendenti, ha già avuto parecchi eco anche al [...] Vai alla recensione »

sabato 6 novembre 2021
Laura Bacchiega
Close-up

Antigone è una ragazza di sedici anni che vive in una piccola casa a Montreal con la sorella, i fratelli e la nonna. Su di loro grava il peso dell'uccisione dei genitori, un'atrocità che li ha costretti a migrare in Canada alla ricerca di una possibilità di riscatto. Solo Antigone riuscirà a scorgere per istante un barlume di speranza che, purtroppo, verrà presto spento da un tragico incidente con [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 novembre 2021
Marì Alberione
Duels.it

Come Anouilh Sophie Deraspe rielabora la tragedia sofoclea, trasponendo la vicenda ai giorni nostri. Se l'autore francese riscrive il classico greco optando per un atto unico in prosa e mettendo al centro il doloroso momento storico che sta vivendo - la pièce è stata scritta nel 1942 a Parigi, quando la capitale francese, sotto il governo di Vichy, subiva l'assedio nazista - dando risalto all'opposizione [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2021
Alessandra De Luca
Avvenire

In seguito all' assassinio dei suoi genitori, la diciassettenne Antigone si rifugia a Montreal insieme ai fratelli e alla nonna. Studentessa modello, la ragazza tiene unita la famiglia, ma quando il fratello maggiore, Étéocle, viene ucciso dalla polizia e l' altro fratello, Polinice, viene arrestato per avere aggredito l' agente che ha fatto partire il colpo, la giovane, spinta dal dovere verso i legami [...] Vai alla recensione »

domenica 20 ottobre 2019
Daria Pomponio
Quinlan

In seguito all'assassinio dei loro genitori, la giovane Antigone, sua sorella Ismène, i suoi fratelli Étéocle e Polynice e la nonna Ménécée si rifugiano a Montreal, dove vivono un'esistenza tranquilla in un piccolo appartamento di un quartiere popolare. Studentessa modello, Antigone è il collante che tiene unita la famiglia. La tragedia deflagra quando Étéocle viene ucciso dalla polizia durante l'arresto [...] Vai alla recensione »

sabato 19 ottobre 2019
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

L'operazione di innesco dinamitardo del testo di Sofocle, Sophie Deraspe la attua su una storia che ricorda da vicino quella di Fredy Villanueva, l'immigrato onduregno ucciso a pistolettate dalla polizia canadese in un parcheggio a Montreal, nel 2008 - una vicenda che portò ad una serie di proteste di strada in Quebec, e che la cineasta aggancia nel suo film innanzitutto per la loro capacità di farsi [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 ottobre 2019
Emanuele Rauco
La Rivista del Cinematografo

"Sarà il tuo palco", dice l'avvocato di Antigone alla ragazza. La giustizia e quindi i meccanismi dello Stato raccontati come forme spettacolari. Da Sofocle alla regista canadese Sophie Deraspe pare non siano passati più di due mila anni, tanto più che questa versione "liberamente adattata" (ma a tratti un po' pedante: la psichiatra cieca di nome Teresa, anziché Tiresia) della tragedia parte da un [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
mercoledì 20 ottobre 2021
 

Regia di Sophie Deraspe. Un film con Nahéma Ricci, Rachida Oussaada, Nour Belkhiria, Rawad El-Zein, Hakim Brahimi. Da giovedì 4 novembre al cinema. Guarda il trailer »

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