Yuva

Veysel vive in solitudine in un bosco. Tutto per lui cambia quando quel terreno viene venduto ad investitori che ne pretendono lo sgombero immediato. Chi dovrebbe convincerlo ad andarsene è il fratello minore Hasan che arriva dalla città con questo preciso compito. I due hanno modi di vedere la vita molto diversi ma Hasan non potrà sfuggire al fascino dei luoghi incontaminati che il fratello ha scelto come casa.

Emre Yeksan ha scritto e diretto questo suo primo lungometraggio senza preoccuparsi di cercare facili consensi. Se ci si dovesse immaginare il numero delle pagine contenenti le battute del film si potrebbe pensare che siano poco più di dieci.

Perché si parla poco in questo film (le prime parole risuonano abbondantemente dopo il primo quarto d'ora) visto che lo spazio viene lasciato alla miriade di suoni prodotti dalla Natura. Perché Veysel e il suo cane lupo femmina sono totalmente immersi in quell'ambiente che l'uomo ha scelto come propria abitazione consentendosi solo un sottile legame con la 'civiltà' per procurarsi utilità come le pile che gli servono per la lanterna con cui illuminare la notte. Quella 'civiltà' però continua ad avanzare e si fa precedere da fucili e anche da ambasciatori aventi il compito di 'riportare alla ragione' chi da essa si è allontanato.

Il compito di Hasan non è facile e il primo incontro sarà uno scontro anche fisico tra i due. Il fratello minore sembra impossibilitato a comprendere scelte così radicali da implicare un distacco da quel mondo che lui considera come l'unico possibile. Non sarà però Veysel a indottrinarlo sui valori della sua decisione ma ci penserà il bosco stesso a fargli sentire la propria 'magica' presenza riportandolo letteralmente alle radici del suo esistere che scoprirà divergenti rispetto a quelle dell'avanzare della cementificazione il cui unico valore è dettato dal denaro.

Hasan, l'uomo concreto dotato di telefono cellulare, scoprirà che la concretezza può risiedere anche altrove. Ad esempio in un corpo che ha ritrovato la propria positiva animalità e non vuole sottomettersi ad altre leggi che non siano quelle imposte da una Natura che stiamo, giorno dopo giorno, distruggendo. Non solo nella lontana Amazzonia ma anche nella molto più prossima Turchia. 