Titolo originale | Klimt & Schiele - Eros and Psyche |
Anno | 2018 |
Genere | Eventi, Arte, |
Produzione | Italia |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Michele Mally |
Attori | Lorenzo Richelmy, Maxi Blaha, Rudolf Buchbinder, Lily Cole, Monika Faber Bryan Gilliam, Eric Kandel, Jane Kullir, Elisabeth Leopold, Astrid Mahler, Therese Muxeneder, Peter Rath, Elisabeth Schmuttermaier, Klaus Albrecht Schröder, Katja Sinkovic, Franz Smola, Alfred Weidinger. |
Uscita | lunedì 22 ottobre 2018 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Nexo Digital |
MYmonetro | 3,48 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 29 gennaio 2019
Un viaggio nella Vienna di Klimt e Schiele attraverso le opere dell'Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches, del Leopold, del Freud e del Wien Museum. In Italia al Box Office Klimt & Schiele - Eros e Psiche ha incassato 509 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Riporta la data "1900" la pubblicazione de "L'interpretazione dei sogni" di Freud, libro terminato l'anno prima, ma che l'autore voleva segnalare come passaggio del nuovo secolo: quella nuova era in cui la psiche umana, finalmente studiata e risvegliata, avrebbe preso il sopravvento sulla storia e sulla società. Questo accade a Vienna, fulcro della cultura europea di quel ventennio. Diciotto anni dopo Egon Schiele e, qualche mese prima, il suo maestro Gustav Klimt, si spengono nella stessa città.
Vienna è una città vivida, ricca e colta. Nei salotti borghesi si riuniscono maestranze, intellettuali, grandi musicisti e artisti di rottura.
Tra questi in Klimt & Schiele. Eros e Psiche si raccontano figure di spicco come Sigmund Freud, teorico inventore della psicanalisi di cui vediamo lo studio oggi divenuto casa-museo, lo scrittore Arthur Schnitzler, il pittore Koloman Moser, l'architetto Otto Wagner o, ancora, compositori come Richard Strauss che, con il suo valzer, era tra i più popolari musicisti del tempo, o Ludwig van Beethoven.
Il film narra, senza posa e con una ricca documentazione e belle immagini, di intrecci di storie di questi personaggi che si svolgono tra corridoi, musei come il Leopold Museum o l'Albertina, case private e strade di Vienna, intersecandosi con ciò che accadeva in Europa, la politica, la guerra e le sue tragiche conseguenze, e con storie di personaggi del tempo meno noti, ma che hanno toccato, in qualche modo, le vite degli altri.
Una narrazione legata da un fil rouge che riprende le redini del discorso, scandendo i passaggi temporali: il racconto in prima persona di Lorenzo Richelmy, che diventa rappresentazione dell'artista tormentato. A cento anni dalla morte di Schiele, Michelle Mally per la regia e Arianna Marelli per la scrittura, firmano questo documentario in cui si seguono diverse storie, personaggi e migliaia di immagini: Klimt e Schiele sono due punti di partenza, una "excusatio" narrativa per fare un punto sulla rivoluzione culturale nel primo ventennio del '900.
Klimt e le sue donne dagli sfondi ricchi e dorati, dalle simbologie nascoste e dalla sessualità assolutamente non velata, ma mostrata come mai prima è stato fatto in pittura; l'affascinante artista austriaco, conosciuto al mondo anche per la sua forte personalità e per quei pattern decorativi tipici dello stile secessionista da lui fondato. E poi Schiele: i suoi disegni erotici, considerati pornografici - fu arrestato per questo e per abuso di una minorenne, accusa poi ritrattata -, le carni livide, le espressioni tormentate e sofferte, ma anche quegli abbracci amorosi e sensuali... passo dopo passo il fruitore, come in una mostra, assorbe l'atmosfera e i cambiamenti del tempo attraverso le loro opere e grazie all'analisi di capolavori come il decorativo e ricchissimo "La danza delle ore", "Il bacio", "L'albero della vita", la serie delle "Giuditta" - donne dalla forte personalità e indipendenza, belle e fiere mentre guardano lo spettatore del dipinto dritto negli occhi -, "Danae" e la "Pallade Atena" di Klimt e gli autoritratti di Egon - che servivano per un'autoanalisi del sé e dei tormenti -, i centinaia di schizzi di nudi di modelle e amanti, "L'abbraccio", "La donna distesa", davvero erotica, con le gambe aperte a mostrare senza fronzoli la sua sessualità. Per citarne alcuni.
Questi "eros e psiche" del titolo sono uno spunto da cui prendono strada episodi del passato, alternati a rimandi alla contemporaneità viennese - qui sottolineata dai balli delle debuttanti, ancora oggi in voga per mantenere in vita una storia classica - e con interventi di personaggi ironici e studiosi: dal premio Nobel per la neuroscienza Eric Kandel, alla modella Lily Cole che rilegge stralci di documentazioni e scambi epistolari, alla storica dell'arte americana Jane Kallir.
Questo Klimt & Schiele non è il "solito" documentario sui due artisti, ma un lungo momento di riflessione e arricchimento di tutto il contesto sfavillante di Vienna, che ha fatto scoppiare un progresso culturale e umano che ci ha portati nel nuovo millennio.
KLIMT & SCHIELE - EROS E PSICHE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | - | |||
€9,99 | - |
Da grande appassionata e conoscitrice della cultura austriaca ed in particolare di questi 2 pittori attendevo con ansia l'uscita di questo film-documentario. Beh credo di non essere mai stata più delusa all'uscita da un cinema. Il costo superiore rispetto ad un film normale potrebbe essere grandemente giustificato dalla qualità del prodotto. E invece ho assistito ad un film senza un progetto logico, [...] Vai alla recensione »
Un documentario molto complesso ma nel complesso ben riuscito. Complesso dicevo per la ricchezza di contributi: dall'architettura alla letteratura, dalla psicanalisi alla musica tutto viene collegato. E poi l'arte di Klimt, di Schiele e del gruppo cd. secessionista nella Vienna di fine '800 e primo '900. Si può semplicemente farsi trasportare e godere delle immaggini delle [...] Vai alla recensione »
L'ho appena visto. Mi sono precipitata su mymovies per vedere come viene catalogato e lo trovo "insignito" tra i 4 stelle. Poi fortunatamente trovo e leggo la recensione di Rosa, che mi riconcilia con mymovies, demolendo con un'analisi lucida e rigorosa un racconto enfatizzato sovraccarico di rimandi, luoghi comuni e superficilalità.