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Ultimo aggiornamento mercoledì 20 maggio 2015
Diretto dal filippino Brillante Mendoza, Taklub è incentrato sulle vittime del tifone Yolanda, abbattutosi sul paese a fine 2013.
CONSIGLIATO SÌ
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Filippine, all'indomani del passaggio del tifone Hayan. La terra è devastata, la gente è costretta a vivere in una tendopoli costruita in fretta in riva al mare, a rischio di essere spazzata via dal prossimo tsunami. Tutti hanno perso qualcuno: Leonora i figli, Larry la moglie, un adolescente con un fratello muto e una sorellina piccola i genitori. Ma invece di ripiegarsi sul proprio dolore tutti cercano di ricomporre il puzzle della loro esistenza senza i pezzi mancanti e di ricostruire il proprio habitat, quello in cui sono nati e cresciuti e in cui, nonostante tutto, scelgono ancora di morire.
Brillante Mendoza trova la sintesi e una misura compatta ed essenziale per raccontare l'accanimento delle forze della natura contro un popolo gentile già sufficientemente vessato dalle privazioni e dagli stenti. Un popolo che non perde lo spirito di solidarietà, che si stringe intorno alla Chiesa e alla famiglia domandandosi perchè Dio li abbia abbandonati, senza per questo abbandonarsi l'un l'altro. A peggiorare la situazione la burocrazia inefficiente e farraginosa e la politica assente che lascia tutto nelle mani del volontariato indigeno e delle organizzazioni umanitarie straniere.
Mendoza documenta il proprio Paese gettandosi con la cinepresa in mezzo alla gente, nelle case e sotto i temporali, spesso rimanendo rasoterra, sempre aderendo alla sofferenza dei suoi personaggi. E ci regala il ritratto dello spirito umano che non si piega nemmeno davanti all'Apocalisse e non si arrende quando il fango seppellisce corpi umani e simboli della fede con uguale indifferenza.