| Anno | 2013 |
| Genere | Fantascienza |
| Produzione | Gran Bretagna |
| Regia di | Ruairi Robinson |
| Attori | Liev Schreiber, Romola Garai, Elias Koteas, Olivia Williams, Johnny Harris Goran Kostic, Tom Cullen, Yusra Warsama. |
| MYmonetro | 2,25 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 21 settembre 2013
Basato sul racconto di Sydney J. Bounds, il film racconta la storia di un gruppo di astronauti che affrontano una missione esplorativa su Marte.
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CONSIGLIATO NÌ
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Vincent è un astronauta in missione su Marte e allocato sulla base Tantalus. Un giorno un membro del suo equipaggio individua un elemento che può mutare radicalmente le nostre teorie sull'origine della vita: su Marte esistono batteri attivi. Il dubbio, che rápidamente si traduce in realtà, è che siano molto pericolosi. Le trasformazioni che provocano negli esseri umani sono da incubo.
Ispirandosi a un racconto di Sydney J. Bounds Ruairi Robinson esordisce a 35 anni anni nel lungometraggio con un film nato vecchio. Correva l'anno 1968 quando sugli schermi compariva The Astro-Zombies e da allora non sono mancati i film in cui un temibile virus (possibilmente marziano) trasformava in zombie innocui esseri umani. Ciò che ci si chiede nell'anno di grazia 2013 è che senso abbia riproporre una storia analoga quando la serialità televisiva ha raggiunto in materia i livelli elevati di The Walking Dead. Anche Steven Seagal ha avuto modo di confrontarsi con i non morti (terrestri) ma almeno há dalla sua un nutrito gruppo di fan ed è pienamente consapevole di star girando b-movies che andranno direttamente in fruizione homevideo. Robinson è invece stato incomprensibilmente baciato dalla fortuna ed ha esordito alla Quinzaine des Realizateurs di Cannes.
La prevedibilità del soggetto (appassionati e non capiranno da quasi subito come andrà a finire la vicenda) si associa alla convinzione che basti periodicamente agitare la macchina da presa e far urlare un personaggio, ormai vittima del virus, per tenere viva l'attenzione. Perché attori non di secondo piano come Liev Schreiber e Romola Garai abbiano accettato dei ruoli in questa produzione resta un mistero. Forse non è un caso che non abbiano accompagnato il film a Cannes. Debbono aver letto e interpretato un'altra sceneggiatura e poi visto il film montato. Che lo abbiano infettato gli zombie?
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Non pretendo di saper scrivere una recensione ma mi sento di commentare. Non sono affatto daccordo con il commento di Giancarlo Zappoli. Non mi piace l'accostamento con "Mission to Mars", che io farei al contrario. Il fumettone di De Palma (meglio... su cui De Palma ha messo solo il timbro per incassare un po' di soldi) non mi è piaciuto fin da quasi subito [...] Vai alla recensione »
Fra tutti i modestissimi films d'ambientazione marziana, in fin dei conti questo 'Last Days On Mars' potrebbe essere il migliore, perlomeno se si è disposti a rivedere per l'ennesima volta uno sci-fi in stile Alien (più Zombies). Certo la mancanza di originalità non è difetto di poco conto, tuttavia si deve riconoscere a R.Robinson l'onore delle armi: realizzazione professionale, ambientazione suggestiva, [...] Vai alla recensione »
Concordo pienamente con il commento di Washaki. Il film, per non definendolo certamente un capolavoro, è interessante e giocato bene sul filo del vedo-non vedo di alcune scene, ad esempio quelle durante la tempesta di sabbia. Il film non sfocia mai nel truculento e, per un film che tratta di "zombie", non è da poco, è sotanzialmente avvincente e godibile.
La Quinzaine des realisateurs rivela le sue sorprese più gustose giocando senza inibizioni al tavolo dei generi. Fra fantascienza e horror gotico fondamentalista, la sezione guidata da Edouard Waintrop continua a muoversi seguendo la linea inaugurata dalla precedente gestione di Olivier Pere. Last Days on Mars di Ruairi Robinson si riallaccia sin dalla prima inquadratura all'incompreso Mission To Mars [...] Vai alla recensione »
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