Titolo originale | Marley |
Anno | 2012 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 144 minuti |
Regia di | Kevin Macdonald |
Attori | Bob Marley, Ziggy Marley, Jimmy Cliff, Rita Marley . |
Uscita | martedì 26 giugno 2012 |
Tag | Da vedere 2012 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,24 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 novembre 2017
Un documentario che racconta la vita, la musica e l'eredità lasciata da Bob Marley. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, In Italia al Box Office Marley ha incassato 177 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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La vita, le dichiarazioni, la musica, le donne, i figli, l'impegno e le contraddizioni del più grande e riconosciuto interprete della musica reggae giamaicana. Attraverso le dichiarazioni di quelle che, di momento in momento, sono state le persone a lui più vicine, Bob Marley viene descritto e raccontato da chi lo conosceva con pochissimi ancoraggi all'oggettività di dati, numeri o fatti documentati.
Quella che gira intorno a Bob Marley è una storia priva di misteri ma colma di bugie. Quelle dello stesso cantante (spesso incline a dichiarare ciò che gli era più comodo), quelle delle sue mogli (in lotta l'una con l'altra, vista la tendenza di Rastaman alla poligamia segreta) e quelle dei molti amici d'infanzia e adolescenziali (più inclini al mito che al racconto). Di tutti questi contributi eterogenei Kevin MacDonald fa l'uso migliore: ne trae un dipinto espressionista invece che impressionista. Non usa i singoli puntini per ricostruire una figura grande e precisa, ma ampie pennellate che sfalzano le prospettive e non coincidono necessariamente le une con le altre, ottime per comunicare sensazioni e sentimenti.
Il risultato è il feeling della fine degli anni '60 nella baraccopoli di Trench Town o quello degli anni '70 a Kingston, del Marley re del mondo del reggae ma anche del Marley fine politico, che accetta di diventare spalla dei Commodores (quando era all'apice della sua fama) per conquistare il mercato del pubblico afroamericano fino a quel momento sembrava indifferente al reggae, o che rifiuta di prendere il colore di uno dei due partiti giamaiacani che tanto lo hanno corteggiato.
Le due ore (piene ma anche lunghe) di Marley dividono il film in due parti distinte. La prima, centrata sulle discussioni con i parenti più anziani (tutti in vita!) e quella galleria di freak rastafariani che erano gli amici d'infanzia, è piena di un umorismo volontario e involontario che spiega più d'ogni altra cosa quale fosse il brodo culturale d'emarginazione in cui è cresciuto Bob Marley. La seconda, più centrata sul decennio di produzione di dischi, piena di dietro le quinte e aneddoti sul Marley ricco e famoso, svela il lato più cinico, egoista e competitivo di un uomo che ha avuto 11 figli da 7 mogli in circa 15 anni e voleva fermamente conquistare qualsiasi mercato discografico.
Per questo MacDonald, anche al netto di un documentario non perfetto, merita stima, perchè di fronte ad una delle più grandi icone di sempre non ha chinato il capo ma con rispetto ha indagato pensando al pubblico e non al protagonista.
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Progettato da Scorsese e passato per le mani di Jonathan Demme, il progetto di un lungo documentario sulla vita e sulla musica di Bob Marley è finito nelle mani dello scozzese Macdonald che, essendo un nome meno ingombrante, ha potuto mettersi al servizio della materia senza prevaricare e costruire così un film molto ben fatto capace di rivelare tanti angoli nascosti o dimenticati del [...] Vai alla recensione »
Della serie "cosa programmano al cinema in piena estate (sottotitolo: tanto non viene nessuno)" ecco un pregevole documentario (co-prodotto da uno dei suoi innumerevoli figli) sulla vita di Robert Nesta Marley. Lo stile è asciutto, quasi piatto, ma la forza dei fatti e del protagonista è tale da avvincere comunque il pubblico (sabato sera, 3 spettatori).
Reduce da due film di fiction (ottimo State of Play, meno The Eagle), lo scozzese Macdonald torna al documentario con Marley, 144 minuti dedicati alla vita del guru del reggae. Chi era quel mulatto nato da un inglese bianco di 60 anni e una ruspante giamaicana di 16? Il film segue la sua esistenza: l’infanzia in campagna, la gioventù nella baraccopoli di Kingston, il primo gruppo (The Wailers), l’unico [...] Vai alla recensione »
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