Massimo Natale dedica il film al pubblico giovanile.
di Marlen Vazzoler
Ieri durante la conferenza stampa della pellicola L'estate di Martino, il regista italiano Massimo Natale ha commentato la sue opera descrivendola "Un film per i giovani, fatto con i giovani e dedicato a loro. Domani la pellicola sarà presentata agli studenti e penso che lo accoglieranno bene: non abbiamo fatto un film politico anche se il contesto in cui ci muoviamo, quello delle stragi del 1980 (Ustica e Bologna) potrebbero indurre a pensarlo. Ma non è cosi. Abbiamo scelto di raccontare una favola dove però ci fosse un richiamo esplicito a quei due tragici eventi che fanno ormai parte del patrimonio storico d'Italia. Penso che i ragazzi accoglieranno bene il film anche se sono estranei a quelle vicende drammatiche. Sicuramente quello che li attirerà di più è la storia d'amore, il rapporto che Martino ha con il padre, un rapporto difficile frutto di un atteggiamento autoritario del genitore. Il padre è l'icona di quegli anni in quanto rappresenta l'operaio che è arrabbiato con gli americani, permeato proprio da un antiamericanismo diffusissimo in quel periodo in Italia".
Il film, tratto da "Luglio 80" di Giorgio Fabbri, è ambientato nell'estate di sangue del 1980, chiamata così per la presenza della strage di Ustica del 27 giugno e dell'attentato di Bologna del 2 agosto. L'estate di Martino racconta la storia di Martino (Luigi Ciardo), del capitano americano Clark (Treat Williams) e di Silvia (Matilde Maggio).