fedeleto
|
giovedì 7 febbraio 2013
|
vicky cristina allen barcellona
|
|
|
|
Barcellona,Vicky e Cristina,turiste americane,passano l'estate in questa bellissima citta'.Appena conoscono il particolare Juan Antonio,pittore con una ex moglie disturbata,per le due ragazze niente sara' piu' come prima.Vicky sta per sposarsi ma passa una notte d'amore con Juan e si interroga se voglia realmente sposarsi.Cristina invece ne e' attratta e arriva a fare anche un menage a trois con Juan e la sua strana ex moglie,ma dopo preferisce andarsene perche' non si trova soddisfatta.Woody Allen(crimini e misfatti,hannah e le sue sorelle) dopo il periodo londinese,si dirige a Barcellona,e firma una pellicola buona ma senza pretese.Ancora una volta il soggetto e la sceneggiatura e' solamente di Allen,e stavolta il regista americano tenta di creare un film dalle atmosfere Rohmeriane(specialmente del perido commedie e proverbi),e ne esce una pellicola parzialmente solo riuscita.
[+]
Barcellona,Vicky e Cristina,turiste americane,passano l'estate in questa bellissima citta'.Appena conoscono il particolare Juan Antonio,pittore con una ex moglie disturbata,per le due ragazze niente sara' piu' come prima.Vicky sta per sposarsi ma passa una notte d'amore con Juan e si interroga se voglia realmente sposarsi.Cristina invece ne e' attratta e arriva a fare anche un menage a trois con Juan e la sua strana ex moglie,ma dopo preferisce andarsene perche' non si trova soddisfatta.Woody Allen(crimini e misfatti,hannah e le sue sorelle) dopo il periodo londinese,si dirige a Barcellona,e firma una pellicola buona ma senza pretese.Ancora una volta il soggetto e la sceneggiatura e' solamente di Allen,e stavolta il regista americano tenta di creare un film dalle atmosfere Rohmeriane(specialmente del perido commedie e proverbi),e ne esce una pellicola parzialmente solo riuscita.Vicky e Cristina sono due ragazze turiste allla scoperta dell'Europa,e si avventurano in una terra straniera rimanendo affascinate da cio' che le circonda.Vicky e' una ragazza ormai con un matrimonio in arrivo,dunque per lei la vacanza e' solo un semplice riposo e attivita' di turismo,per Cristina dall'animo piu' romantico,la sua vacanza e' invece qualcosa che le possa cambiare la vita.Elle incontrano Juan,personaggio misterioso e affascinante,che le seduce con successo,ma e' suo il fascino oppure e' la terra straniera che dimensiona la sua seduzione?Allen non manca di stemperare il film con qualche scene anche divertente(nella scena della seduzione tra Cristina e Juan,la ragazza ha un ulcera.e nella scena seconda scena tra Vicky e Juan ci scappa l'ex moglie con la pistola),ma il tutto si concentra su tematiche poco chiare,il viaggio come cambiamento diventa gia' visto,e pertanto notato che il film si incentra parecchio anche con richiami all'arte ci si aspettava qualcosa che immortalasse l'esterno riflettuto all'interno dei protagonisti,in breve Allen si concentra poco sulla seduzione di Barcellona(non basta solo vedere gente che suona la chitarra e commuove),ma era deontologicamente necessario dipingere con la macchina da presa un quadro dal quale lo spettatore ne usciva affascinato e meravigliato,purtroppo non e' cosi,e Allen si sofferma sui caratteri dei protagonisti e sul menage a trois(ricorda molto da vicino Jules e Jim di Truffaut,con tanto di scampagnate con la bicicletta) e seppur sembra esserci l'influenza Rohmeriana non si grida al capolavoro.Buone comunque alcune scene(in primis la scena della camera oscura,simboleggia chiaramente l'inconscio e dunque i desideri nascosti),e Penolope Cruz si e' meritata l'oscar come migliore attrice non protagonista,peccato perche' anche la Johansson non era male.RImane comunque un buon film,ma Allen e' riuscito a fare ben altro.Ottima la fotografia di Aguirresarobe che rende la pellicola infuocata dal caldo spagnolo.Solo per gli amanti di Allen.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fedeleto »
[ - ] lascia un commento a fedeleto »
|
|
d'accordo? |
|
aldo marchioni
|
venerdì 15 aprile 2016
|
se questo è il miglior allen degli ultimi anni ...
|
|
|
|
.... chissà gli altri.
Io amavo Woody Allen, quando ero più giovane aspettavo ogni nuovo film, e lo andavo a vedere di solito il primo giorno: Prendi i Soldi e Scappa, Provaci Ancora Sam, Il dittatore di Bananas, e poi Manhattan e Annie Hall ... Ecco, quando penso a questi, e mi capita di vedere Vicky Cristina Barcelona (O To Rome with Love, o Fading Gigolo, o Blue Jasmine), mi cadono le braccia.
La rappresentazione che Allen da di Barcellona è, a dir poco, da cartolina: ma del tipo di cartolina che il turista medio americano si aspetta. Cosa vista anche in To Rome with Love (altro film che ho detestato con tutto il cuore).
I dialoghi sono imbarazzanti: ma chi è che fa dei discorsi così? A meno che non vogliano essere comici .
[+]
.... chissà gli altri.
Io amavo Woody Allen, quando ero più giovane aspettavo ogni nuovo film, e lo andavo a vedere di solito il primo giorno: Prendi i Soldi e Scappa, Provaci Ancora Sam, Il dittatore di Bananas, e poi Manhattan e Annie Hall ... Ecco, quando penso a questi, e mi capita di vedere Vicky Cristina Barcelona (O To Rome with Love, o Fading Gigolo, o Blue Jasmine), mi cadono le braccia.
La rappresentazione che Allen da di Barcellona è, a dir poco, da cartolina: ma del tipo di cartolina che il turista medio americano si aspetta. Cosa vista anche in To Rome with Love (altro film che ho detestato con tutto il cuore).
I dialoghi sono imbarazzanti: ma chi è che fa dei discorsi così? A meno che non vogliano essere comici ... mi risulta che il film dovrebbe essere anche divertente: sarà, magari avevo la luna storta, ma non ho mai nemmeno sorriso, figuriamoci ridere.
Perfino Javier Barden non sembra nemmeno lui, perfino fisicamente.
Solo quando Penelope Cruz compare in scena il film dà qualche segno di vita. Ma è decisamente troppo poco, e troppo tardi.
Insopportabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aldo marchioni »
[ - ] lascia un commento a aldo marchioni »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
domenica 8 gennaio 2017
|
vari motivi di interesse, come sempre, in woody
|
|
|
|
Ormai da tempo "solo"regista dei suoi film(che in realtà scrive per intero, dunque ne è autore in pieno)Woody Allen affronta in questo film del 2008 due temi o meglio, forse, due nuclei di significato(sèmi): il rapporto di un intellettuale statunitense(il tema ebraico qui è meno forte, per non dire"silenziato")con l'Europa del Sud, segnatamente la Spagna(pur se Barcelona, capitale catalana, sarebbe forse più Catalogna ma, a parte qualche accenno, segnatamente alla pittura catalana, Allen non entra in merito alla questione, del resto quasi ignota anche a molti Europei)e l'altra è l'amore o meglio gli amori, eterna questione non solo alleniana.
[+]
Ormai da tempo "solo"regista dei suoi film(che in realtà scrive per intero, dunque ne è autore in pieno)Woody Allen affronta in questo film del 2008 due temi o meglio, forse, due nuclei di significato(sèmi): il rapporto di un intellettuale statunitense(il tema ebraico qui è meno forte, per non dire"silenziato")con l'Europa del Sud, segnatamente la Spagna(pur se Barcelona, capitale catalana, sarebbe forse più Catalogna ma, a parte qualche accenno, segnatamente alla pittura catalana, Allen non entra in merito alla questione, del resto quasi ignota anche a molti Europei)e l'altra è l'amore o meglio gli amori, eterna questione non solo alleniana. Con uno stile narrativo fresco e privo di orpelli(fuori uso, ormai, i flash-back e certe zoomate come anche l'esclusività o quasi dei primi e primissimi piani del periodo esistenzialista-bergmaniano), con l'uso non ossessivo di un"narratore"-voce fuori campo Allen mostra come la fascinazione degli Statunitensi(ma abbiamo due Statunitensi: Vicky e Cristina)permanga ma sia più di tipo rapsodico-intellettuale-artistico e non duraturo, in specie quando interviene una presenza forte(l'irruzione dell'ex-moglie del pittore bramato); quanto all'eterna querelle dell'amore(nel senso latino: de amore et amoribus)la soluzione non c'è e le coppie, impegni matrimoniali a parte(ma non del tutto, certo)si formano, riformano, risfaldano, ricompongono e via di seguito(come indicato dalla recensione"ufficiale"meglio non svelare tutta la storia), non escludendo il ménage à trois, quando la più"avventurosa"delle due statunitensi va a vivere con il pittore, salvo il rientro in casa dell'ex-moglie dove, dopo grandi dissidi, "scoppierà", non tanto"l'amour", magari con la A ma appunto una relazione appunto a tre, senza che il"coming out"implichi necessariamente un cambiamento vero di orientamento sessuale. Frutto di chimismi-lo suggeriva già Goethe nelle"Affinità elettive", insomma, l'amore e/o quanto si intende(o scambia?)per esso, a quanto sembra sostenere qui Woody e magari in gran parte del caso e della"cultura", più che altro antropologicamente intesa, qui... Una scelta felice, in complesso, dopo il periodo più marcatamente"comico"e quello un po'frettolosamente definibile"bergmaniano". La levità, ormai, è sovrana. Javier Bardem e Penelope Cruz sono superlativi, mentre Scarlett Johansson, "alleniana"da anni, delude un po', come anche Rebecca Hall(l'amica"restia"). Film"spagnolo", appunto, ossia quasi l'aver messo più che"un piede"in Spagna o almeno a Barcelona..., con tutto quanto ciò comporta, per es.un sound-track più che mai made in Spain , tirandone fuori il jazz tanto amato da Woody... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
giovanni
|
sabato 19 dicembre 2020
|
sessismo ideologico?
|
|
|
|
Un Woody Allen buono, ma mi sarei aspettato di meglio.
E' un film ben confezionato nella forma, nel ritmo, nella recitazione, nella fotografia ... cioè negli aspetti formali.
Però l'idea di fondo, il fil rouge della storia è che gli uomini pensano solo a scopare come gatti sempre in calore, mentre le donne sono complicate: pure loro scopano volentieri, ma si contorcono in problematiche sentimentali oscillando tra rimpianti di amori perduti e desideri di esperienze erotiche fuori dagli schemi tradizionali. Sessismo ideologico?
Un Woody Allen ironico e leggero, forse un po' deluso e pessimista, ma comunque da vedere.
|
|
[+] lascia un commento a giovanni »
[ - ] lascia un commento a giovanni »
|
|
d'accordo? |
|
badaluk
|
sabato 28 febbraio 2009
|
la vita è cambiamento
|
|
|
|
La vita cambia e noi cambiamo con essa. Non ci si può fossilizzare o avere idee prenconcette; le esperienze vanno vissute anche se contradittorie con quello che abbiamo fatto il giorno prima. L'evoluzione è un movimento dialettico in cui tutto scorre. E come nel film c'è la possibilità che alla fine ritorneremo da dove siamo venuti.
|
|
[+] lascia un commento a badaluk »
[ - ] lascia un commento a badaluk »
|
|
d'accordo? |
|
paolodilautreamont
|
martedì 28 giugno 2011
|
le affinità elettive al tempo del colera
|
|
|
|
E' indubbiamente (con Match point) uno dei film più riusciti dell'ultimo Woody Allen. Una buona sintesi di questo ennesimo film europeo del regista newyorkese può essere compiuta per via letteraria. Citerò tre esempi, due dei quali luminosi e consigliabili agli assetati di bei romanzi: si tratta delle Affinità elettive di Goethe, e de La donna e il burattino di Pierre Louys. Aggiungerei a questi il saggio-romanzo di Roland Barthes Frammenti di un discorso amoroso... dopo di che il gioco appare scoperto: si tratta di un film sull'amore. Anzi: sull'amore instabile.
Un tema quindi universale, solo che in questo caso è bene ricordare che si tratta di amore sì, ma al "tempo del colera" (citando Marquez).
[+]
E' indubbiamente (con Match point) uno dei film più riusciti dell'ultimo Woody Allen. Una buona sintesi di questo ennesimo film europeo del regista newyorkese può essere compiuta per via letteraria. Citerò tre esempi, due dei quali luminosi e consigliabili agli assetati di bei romanzi: si tratta delle Affinità elettive di Goethe, e de La donna e il burattino di Pierre Louys. Aggiungerei a questi il saggio-romanzo di Roland Barthes Frammenti di un discorso amoroso... dopo di che il gioco appare scoperto: si tratta di un film sull'amore. Anzi: sull'amore instabile.
Un tema quindi universale, solo che in questo caso è bene ricordare che si tratta di amore sì, ma al "tempo del colera" (citando Marquez). Ovverossia si tratta di amore, ma in un tempo moderno: non la modernità fatta di violenza, morti, killer, polizia, ma piuttosto il tempo dorato dell'aristocrazia americana, caotica in Cristina/Scarlett e oscillante tra la passione e il pragmatismo in Vicky/Rebecca. Poi c'è il beau monde europeo, fatto di arte e follia controllata, giocata come se la vita sregolata fosse il capitale alternativo della gioventù dorata spagnola al pazzo gioco del business americano.
Non a caso è il colore oro a filtrare tutta la scenografia del film, e l'oro indica il mondo solare del Mediterraneo, ma indica anche uno stato di allegra spensieratezza, un mix di gioventù, ricchezza precrisi, ambienti e architetture densi di valore e valori.
In questo mondo non ci possono essere le delicatezze delle Affinità elettive di Goethe, dove il simbolo vela le passioni e il sesso appare solo come una quinta invisibile. Resiste invece lo schema de La donna e il burattino, un capolavoro del romanzo d'amore, solo che in questo caso tutti sono insieme burattino e femme fatale. Qui il sesso è la chiave per scardinare tutte le situazioni amorose standard e cristallizzate. La famiglia è completamente inesistente: appare soltanto un padre, ma solo per defenestrarne la figura. Woody anche qui si dimostra un antifreudiano molto freudiano, come sempre.
Bellissima e intensa Rebecca Hall.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolodilautreamont »
[ - ] lascia un commento a paolodilautreamont »
|
|
d'accordo? |
|
darkovic
|
sabato 2 settembre 2017
|
una pequeña joya
|
|
|
|
Un gioiellino.
Woody Allen ci riempie di calore e fascino spagnolo,impreziosito da un'ottima fotografia che ti scalda e ti non ti abbandona.
Affida a degli ottimi attori ,una sceneggiatura lineare e scevra da picchi emozionali.... e loro.....gli attori, all'altezza del compito....ci consegnano un bel film , in cui l'amore in tutte le sue sfaccettature, ci regala momenti di emozione ed anche di ironica comicita'.
Naturalmente gli ormai ''giganti'',cinematograficamente parlando, Javier Bardem e Penelope Cruz ,ci regalano come al solito,delle magistrali interpretazioni,(c'era bisogno di dirlo?) che impreziosiscono di fascino iberico il pacchetto regalo e ci consegnano un gioiellino da tenere e riammirare quando serve.
[+]
Un gioiellino.
Woody Allen ci riempie di calore e fascino spagnolo,impreziosito da un'ottima fotografia che ti scalda e ti non ti abbandona.
Affida a degli ottimi attori ,una sceneggiatura lineare e scevra da picchi emozionali.... e loro.....gli attori, all'altezza del compito....ci consegnano un bel film , in cui l'amore in tutte le sue sfaccettature, ci regala momenti di emozione ed anche di ironica comicita'.
Naturalmente gli ormai ''giganti'',cinematograficamente parlando, Javier Bardem e Penelope Cruz ,ci regalano come al solito,delle magistrali interpretazioni,(c'era bisogno di dirlo?) che impreziosiscono di fascino iberico il pacchetto regalo e ci consegnano un gioiellino da tenere e riammirare quando serve.
Anche l'ottima interpretazione di Rebecca Hall , conferma cosi ,dopo la buona prova in The Prestige , di avere le carte in regola per pensare in grande.
Ho cercato di dare la mia recensione senza farmi schiacciare dal peso della filmografia del grande iperproduttivo regista newyorkese, cercando di essere equilibrato e cercando di non paragonare o pensare ai suoi tanti capolavori .
[-]
|
|
[+] lascia un commento a darkovic »
[ - ] lascia un commento a darkovic »
|
|
d'accordo? |
|
marco petrini
|
mercoledì 25 novembre 2015
|
bellissimo!
|
|
|
|
Non sono obiettivo, lo riconosco: Woody è il mio regista preferito, ma questo lo ritengo uno dei suoi migliori film in assoluto: almeno al secondo posto (a pari merito con Io e Annie, Danny Rose lo metto al primo!). Perfetti gli interpreti, perfetta la trama, delizioso lo svolgersi degli avvenimenti; il film inizia disascalico (come consuetudine di Allen) ma prosegue in un coinvolgimento sempre più stretto ad una storia che intriga lo spettatore. La bellissima Scarlett recita meravigliosa in tutto il suo splendore. Javier notevole in una parte adatta. Una menzione a parte per Penelope: io non so se Woody sia riuscito a cucirgli la parte addosso, ma credo che questa sia la più bella interpretazione fatta da lei in assoluto! Dolce, fragile, spietata, pazza.
[+]
Non sono obiettivo, lo riconosco: Woody è il mio regista preferito, ma questo lo ritengo uno dei suoi migliori film in assoluto: almeno al secondo posto (a pari merito con Io e Annie, Danny Rose lo metto al primo!). Perfetti gli interpreti, perfetta la trama, delizioso lo svolgersi degli avvenimenti; il film inizia disascalico (come consuetudine di Allen) ma prosegue in un coinvolgimento sempre più stretto ad una storia che intriga lo spettatore. La bellissima Scarlett recita meravigliosa in tutto il suo splendore. Javier notevole in una parte adatta. Una menzione a parte per Penelope: io non so se Woody sia riuscito a cucirgli la parte addosso, ma credo che questa sia la più bella interpretazione fatta da lei in assoluto! Dolce, fragile, spietata, pazza.... tutte queste caratterizzazioni si susseguono in un crescendo meraviglioso, tanto che sembra che questa non sia recitazione, ma la vera Penelope..... Film da vedere e rivedere! Sceneggiatura, fotografia e musiche ai massimi livelli!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marco petrini »
[ - ] lascia un commento a marco petrini »
|
|
d'accordo? |
|
medz
|
mercoledì 22 ottobre 2008
|
allen ci ha fregato un altra volta
|
|
|
|
Cosa è successo? Bhe, in pratica Woody Allen, ultra settantenne newyorkese, si è trovato a fare uscire un altro dei minimo tre film che fa uscire ogni anno; probabilmente questa volta la sua creazione artistica è stata ispirata da un improvvisa tempesta ormonale che l'ha portato ad accumulare sul set giovani attori pregni di una non indifferente carica erotica, come già l'affezione improvvisa per Scarlett poteva fare preannunciare e come ha confermato l'ormai certo innamoramento per Penelope Cruz sul set proprio di quest'ultimo film. Ma cos'è questo film? Cosa è venuto fuori insomma? Ripeto che non posso trovare altre senso al film se non quello della tempesta ormonale (che poi nessuno nega che sia una motivazione trascurabile.
[+]
Cosa è successo? Bhe, in pratica Woody Allen, ultra settantenne newyorkese, si è trovato a fare uscire un altro dei minimo tre film che fa uscire ogni anno; probabilmente questa volta la sua creazione artistica è stata ispirata da un improvvisa tempesta ormonale che l'ha portato ad accumulare sul set giovani attori pregni di una non indifferente carica erotica, come già l'affezione improvvisa per Scarlett poteva fare preannunciare e come ha confermato l'ormai certo innamoramento per Penelope Cruz sul set proprio di quest'ultimo film. Ma cos'è questo film? Cosa è venuto fuori insomma? Ripeto che non posso trovare altre senso al film se non quello della tempesta ormonale (che poi nessuno nega che sia una motivazione trascurabile...); altro senso il film non ha. Ci sono quattro personaggi che si incontrano e scontrano seguendo dinamiche amorose condite da dialoghi noioisi scritti grazie alle frasi trovate nei baci Perugina e a qualche vacuo intellettualismo sull'amore senza nè capo nè cod, messo lì un po per riempire spazio in dialoghi che non ha più nessuna forza corrosiva, nessun ironia sottile o sfrontata, nessun dialogo che punge, insomma, come qualche volta Allen ha saputo fare (unico dialogo carino quello del primo incontro con Bardem); per il resto tutto è stancante, e non si capisce veramente dove voglia andare a parare. Certo, c'è l'elogio al 'maschio latino', all'estro artistico di un paese ricco di storia come lo è l'Europa contrapposto alla freddezza e allo 'stampino' che crea l'uomo americano; un elogio, insomma, alla passione di questa terra, piena di artisti folli, che pongono l'amore e la passione prima di tutto; ma tutto ciò è raccontato con uno stile 'silenzioso', uno stile distante, uno stile 'americano', uno stile che forse vuole essere ironico, forse vuole essere partecipe, non si capisce bene, ma che rovinata tutto con una assurda voce fuori campo che minimizza ancora di più il racconto già minimo ad una triste favoletta morale. E che dire poi della conclusione in cui rispunta un arma (tipica oramai dei suoi due ultimi film) messa in mano a un personaggio (quello di Penelope) che la sceneggiatura non è in grado di descrivere adeguatamente e di spiegare che cosa ci sia di così tanto speciale tra lei e Bardem. Un film tirato per i capelli, non c'è che dire, uno dei meno sentiti del regista, dopo l'orribile "Scoop" dove però almeno Allen regalava qualche momento di divertimento. Ma Allen in fondo ultimamente ha fatto ben poco di buono e (seppure i fan di Allen si scandalizzeranno di fronte a questa affermazione) anche l'adorato "Match point" è un tantino sopravvalutato.
Brevemente sugli attori: Scarlett divina, peccato sia diventata la musa di un regista così poco divino che non è in grado di conferirle un ruolo da sogno come quello che Nolan gli conferì in "The prestige"; Rebecca Hall è praticamente Allen al femminile e nell'imitarlo fa quello che può, ma risulta un po' fastidiosa; Bardem e Penelope sembrano due tigri in gabbia, due attori bravissimi imprigionati da due personaggi scritti malissimo. Ma in fondo lo stesso Allen ha sempre detto di stupirsi dei suoi successi al botteghino che lo portano a chiedersi come fa a fregarci ancora ogni volta. Bhe, se se lo chiede pure lui... che altro dire?
[-]
[+] d'accordo
(di feltrodiro@libero.it)
[ - ] d'accordo
[+] non penso
(di gneloo)
[ - ] non penso
[+] io e l'imprevedibilita'
(di antonello da messina)
[ - ] io e l'imprevedibilita'
[+] per antonello
(di marco marenzio)
[ - ] per antonello
|
|
[+] lascia un commento a medz »
[ - ] lascia un commento a medz »
|
|
d'accordo? |
|
vincenzo carboni
|
giovedì 25 dicembre 2008
|
qualcosa sta cambiando
|
|
|
|
Vengo trascinato da una amica al cinema. Non mi piace andare al cinema. Preferisco la classicità alle strenne dei tanto citati festival, quindi conservo in casa un piccolo santuario formato dalla mia vecchia TV a tubo, un divano nemmeno troppo comodo, e una serie di DVD che trasmetto nel mio personalissimo palinsesto. Vedere Allen poi mi dà l'impressione di incontrarmi con una persona interessante certo, ma che conosco già e da cui non mi aspetto più sorprese. Eppure... La storia di Vicky e Cristina mi commuove già dalle prime immagini, mi fa sorridere, mi fa essere indulgente con i personaggi e con i miei altrettanto goffi tentativi di cercare un senso dentro l'amore, dentro un potere cioè a cui attribuiamo la capacità di trasformare le cose e noi stessi.
[+]
Vengo trascinato da una amica al cinema. Non mi piace andare al cinema. Preferisco la classicità alle strenne dei tanto citati festival, quindi conservo in casa un piccolo santuario formato dalla mia vecchia TV a tubo, un divano nemmeno troppo comodo, e una serie di DVD che trasmetto nel mio personalissimo palinsesto. Vedere Allen poi mi dà l'impressione di incontrarmi con una persona interessante certo, ma che conosco già e da cui non mi aspetto più sorprese. Eppure... La storia di Vicky e Cristina mi commuove già dalle prime immagini, mi fa sorridere, mi fa essere indulgente con i personaggi e con i miei altrettanto goffi tentativi di cercare un senso dentro l'amore, dentro un potere cioè a cui attribuiamo la capacità di trasformare le cose e noi stessi. Questa fiducia, o -meglio- questa ‘fede’ mi fa sempre commuovere. Credo sia questa una delle poche aree di candore quasi fanciullesco che rimangono da vivere ad un uomo. Vicky -incerta e tormentata- è pronta a considerare la sofferenza come parte della gioia di vivere. Questa inevitabilità è spesso così poco ‘pensabile’, tanta è l’energia che mettiamo a ricacciare indietro il dolore derivante dall’amore. Cristina -certa di sè e delle cose che vuole- pianifica la propria vita separando ciò che è lecito da ciò che non lo è, tanto da pensare di poter sovrapporre questo piano della ragione a quello della propria esistenza. Crede cioè di poter fare diventare esperienza questo livello morale. Ma la storia non ha esperienza, la vita non ha esperienza, non dovrebbe averne. L’unica ‘esperienza’ possibile che facciamo è quella con noi stessi, e la scarsa conoscenza che ce ne viene -per paradosso- dovrebbe bastare a cacciarci nei guai con una protezione di noi stessi e dell’altro ogni volta più affinata. Il film di Allen è di fatto un film di formazione, la storia cioè di questa esperienza, di questa rete per noi e per l’altro, che si distrugge nell’attimo stesso in cui si crea e la cui esistenza può essere avvertita solo per fede. Barcellona è Josè Antonio, un uomo che può apparire d’impatto come un cliché esotico. Sua moglie ha avuto con lui un rapporto violento quasi fino all’omicidio, quindi Josè ha tutta l’aria di sapere cosa vuol dire soffrire ed amare, con un talento non da poco ad evitare una medietà tra questi opposti, anzi cadendoci dentro. E’ un’artista. L’arte come via di fuga? Come illusione di comprensione del vivere e morire (Paolo Conte: ‘Blue tangos’)? Questa illusione è il salvagente a cui aggrapparci. Allen la conosce bene tanto da utilizzare il cinema per sè come il lettino di uno psicanalista, come una lente per ingrandire i dettagli dei sentimenti, quelli sulla soglia, quelli che aspettano di essere vissuti e sono stanchi di fare anticamera. Vicky, Cristina e Josè aprono quella porta, ognuno secondo le proprie esitazioni, e la cosa curiosa è che l’infelicità che ne scaturisce non è a loro infelice. Lo sguardo delle due donne al ritorno negli USA sembra vedere il mondo rovesciato, in un modo che non permette più un riconoscimento. Niente è più come prima. Da quando ho visto il film ho ancora in bocca il sapore dolce-amaro di qualcosa di buono, come assaggiare un buon vino (o magari -visto che Allen è entrato in argomento- il sapore del bacio di una donna che si avverte a giorni di distanza, e che ti rimane addosso come un avvertimento: qualcosa forse sta cambiando...). Qualcosa sta cambiando, e nessuno può farci proprio niente.
[-]
[+] la realtà è dentro di noi
(di elisa)
[ - ] la realtà è dentro di noi
|
|
[+] lascia un commento a vincenzo carboni »
[ - ] lascia un commento a vincenzo carboni »
|
|
d'accordo? |
|
|